La vicenda del disastro ambientale causato dalla fuoruscita del greggio dal pozzo della BP ha assunto ormai un significato emblematico dello sviluppo tecnologico quale è diventato ai nostri giorni. In poche parole, tutte le grandi menti che sono state a vario titolo coinvolte, sia i dirigenti tecnici della stessa ditta, che svariati consulenti esterni, alla fine, dopo il fallimento del tentativo di calare una cupola di copertura, hanno finito per arrendersi, e confessare candidamente che non sanno che fare per arrestare l’emorragia di greggio in corso. Insomma, l’immagine dell’umanità che viene fornita è quella che anche nel mio libro descrivevo, è quella dell’apprendista stregone. A somiglianza di questo, abbiamo a disposizione alcune conoscenze ed alcuni mezzi tecnici, che ci mettono in condizione di ottenere dei risultati. Si tratta però in definitiva di esperimenti, perché essendo solo apprendisti e non ancora maestri, ignoriamo tutte le conseguenze dei nostri atti. La BP sa bene come pompare greggio per i SUV di tutto il mondo, ma non è assolutamente in grado di affrontare un’emergenza. Il valore emblematico sta proprio in questo, nel fatto che siamo in grado di liberare delle forze della natura, ma in realtà non siamo in grado di controllarle adeguatamente.
Non sono mancati in questi giorni dei tipi tra i furbetti profittatori e i mentecatti che tentano di cogliere l’occasione al balzo. Per costoro, il rischio connesso al petrolio dovrebbe indurci a sposare il nucleare (sic!). Cioè, capite, questi da questo disastro ambientale, trovano un’argomentazione favorevole al nucleare, i cui rischi sono molto maggiori, e le cui conseguenze ambientali sappiamo per certo che non sono risolvibili. Mi riferisco al problema delle scorie, di cui in definitiva non sappiamo come liberarci, giacchè qualsiasi soluzione per il loro smaltimento è certamente provvisoria.
Io credo che oggi si imponga all’umanità un esercizio di umiltà, di smetterla infine di considerarci i padroni del mondo, come le religioni monoteiste ci fanno credere: Dio ha affidato all’uomo il mondo perchè lo governi. Non c’è alcun Dio, e se ci fosse, si guarderebbe bene dall’affidarlo a un essere in fondo così stupido come l’uomo è.
dobbiamo smettere di "abusare" di questo mondo, e come detto infinità di volte educare le generazioni future a rispettare l'ambiente
RispondiEliminaParole sante, Vincenzo!
RispondiEliminaE concordo soprattutto sul rovesciamento di Weltanschauung che ci si impone. Senza il quale ogni azione o cura risulterebbe solo un inutile palliativo.
Stupenda metafora (quella degli stregoni in questo medioevo moderno) e ancora più straordinaria conclusione! Non ho proprio altro da aggiungere...
RispondiEliminaChe schifo, il profitto innanzitutto anche se questo significa autodistruggersi. Per loro l'importante è arricchirsi ora, di ciò che rimarrà alle prossime generazioni non gliene può fregar di meno!
RispondiEliminaGrazie a tutti voi per il vostro conforto verso un punto di vista ancora oggi estremamente minoritario. Senza dubbio, come dice MD, c'è assoluta necessità di un rovesciamento di prospettive, di una nuova ideologia, dico io (testardamente?).
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