martedì 18 maggio 2010

SCENARI POLITICI OCCULTI

Ma cosa sta succedendo alla politica italiana? Se si guardasse senza retropensieri alle dichiarazioni rilasciate dai politici di ogni colore, li si dovrebbe definire impazziti senza alcuna possibilità di rinsavimento. Poiché però non risulta che ci sia stata alcuna influenza virale ad effetto neurotossico, allora ciò che conta dev’essere ciò che non si dice perché non si può o non conviene dire. Proprio le ultime notizie di stampa relative a ieri danno una misura di qualcosa di grosso che si va muovendo dietro le quinte delle dichiarazioni ufficiali, e questo, dopo anni di presunto vacillare di Berlusconi che per molti di noi, me compreso, doveva già stare fuori dalla politica, fa pensare che stavolta davvero ci siamo, che non ritratta di una piccola frattura rimarginabile mantenendo il quadro politico attuale. Cominciamo da Franceschini, quello che per intenderci fino a solo una settimana fa litigava con D’Alema opponendosi all’inciucio con l’UDC di Casini, ed ora, udite udite, per fronteggiare la crisi finanziaria internazionale (sic!) è disposto a governare perfino con Berlusconi. Sarebbe indiscreto chiedergli cosa sia cambiato così tanto nella finanza internazionale in questa settimana da giustificare addirittura il sedersi in CdM con l’avversario di sempre? Solo domenica Franceschini ancora scagliava un attacco allo stesso Berlusconi dicendo una cosa davvero incomprensibile, che se questi voleva le elezioni anticipate, allora, di fronte ad un atto così estremo, era giustificata una coalizione che fosse la più larga possibile. Ma dico, andare ad elezioni anticipate, per Franceschini corrisponderebbe a una specie di golpe? Mi pare una procedura normalissima nelle democrazie parlamentari, come le si può identificare come un’emergenza che richiede alleanze improbabili? Adesso pare che addirittura non disdegni un governo assieme a Berlusconi: qui, davvero cercare una logica, diventa un esercizio impossibile.

Altrettanto dicasi del tentativo di Berlusconi di allargare l’alleanza alla sua sinistra, sia attraverso l’inserimento di un ministro di quell’area centrista, sia di coinvolgere lo stesso UDC. Voglio dire, se uno ha una maggioranza parlamentare già schiacciante, chi mai gliela fa fare di mettersi in casa un partner di cui conosce la riottosità e la pericolosità? Dove sta la logica? Tanti giornalisti dicono che è per depotenziare Fini, ma qui sarebbe il contrario, sarebbe facile per Fini e Casini fare causa comune e davvero creare problemi giganteschi al governo. Se non si ammette che ci sono motivazioni occulte, si potrebbe dire che Berlusconi abbia perso la ragione.

Il punto centrale però rimane quello di capire chi ha messo in giro le liste di Anemone: è evidente a chi ragioni onestamente che per diffondere tale lista, si deve trattare di qualcuno che l’aveva a disposizione, e chi potrebbe averla a disposizione se non chi era più vicino alle persone lì nominate? Capire questo, è capire chi ha interesse a sconvolgere gli attuali equilibri politici, e potrebbe aiutare a capire quale sarebbe il progetto. La voce più accreditata, esplicitamente avanzata dalla Annunziata, è che sia Tremonti, e dietro di lui la Lega, ad avere scatenato questa offensiva. Certamente, come dice la Annunziata, il fatto che il fuoco si sia concentrato sulla protezione civile, non sembrerebbe casuale. Se la corruzione vale in Italia 60 miliardi l’anno, allora di cricche come quella agli onori della cronaca ce ne dovrebbero essere tantissime, e colpire proprio il settore più prossimo a Berlusconi, il suo feudo, la cerchia dei suoi fedelissimi, qualcosa dovrebbe significare. Ma cosa esattamente, è questo il punto. Partendo quindi dal presupposto ipotetico che l’iniziativa sia leghista, si possono formulare due distinte ipotesi. L’una è che Berlusconi non sia l’effettivo bersaglio dell’operazione: deve soffrire un po’, ma probabilmente il vero obiettivo sarebbe Gianni Letta. Effettivamente, se qualcuno ha interesse a distruggere l’enorme potere che Letta detiene, il premier deve necessariamente essere almeno sfiorato. La riservatezza ostentata dai leghisti in questi giorni a far fare il corso alla giustizia, sembra in questo contesto un modo astuto per non assumersi responsabilità, mantenere un’immagine di solidarietà al premier, in altre parole, colpire un unico bersaglio senza distruggere il bersaglio grosso che, come ho motivato in post precedenti, con tutta evidenza la Lega ha vantaggio a non danneggiare. In questa ipotesi, rimane ancora oscura la motivazione di quest’attacco così spietato ed anche, ovviamente così rischioso per chi lo lancia. Però qui la difficoltà sta nel fatto che noi, semplici osservatori, non conosciamo cosa transita giornalmente sulla scrivania di Gianni Letta. Un’ipotesi che mi appare sensata, potrebbe essere la partita sulle istituzioni bancarie e finanziarie. Se mettiamo assieme che Tremonti è il ministro dell’economia, che la Lega rivendica più poter nelle banche, che d’altra parte Letta ha rapporti strettissimi con banchieri quali un Geronzi sempre più in sella malgrado tutte le vicende poco chiare in cui è stato implicato, allora potrebbe ben darsi che sia una questione di “argent”, di potere finanziario. Ciò spiegherebbe la richiesta d’aiuto a Casini, notoriamente abbastanza vicino a quegli ambienti che ruptano attorno a Geronzi. Come si collochi poi il PD in tutto questo, davvero non so, ma anch’essi potrebbero far parte di una cordata finanziaria.

La seconda ipotesi è molto più grave, sarebbe che la Lega abbia scelto la secessione, come del resto recita tuttora il primo articolo del suo statuto. Immaginiamo dunque che la situazione finanziaria internazionale, i conti stessi fatti da Tremonti, impediscano di fatto di fare il federalismo fiscale. Si potrebbe ipotizzare che la Lega, stretta dalle circostanze obiettive non possa procedere a quella iniziativa che rappresenta in un certo senso il suo stesso motivo di esistere. Potrebbe allora essere tentata di ribaltare lo stesso tavolo su cui sta giocando, e ciò passerebbe attraverso la messa in crisi di quei circoli riservati che potrebbero costituire un ostacolo decisivo a un piano separatista. Cito questa ipotesi che potrebbe costituire fantapolitica proprio perché è difficile riconoscere segni di un chiaro e razionale disegno politico nelle attuali circostanze.

1 commento:

  1. Carissimo,io ho la sensazione che dopo la separazione in casa di Berlusconi e Fini, il quale chiaramente ha fatto capire a Berlusconi che i parametri politici della Lega mal si univano a quelli della Destra di cui lui nel Pld dovrebbe essere rappresentante, gli equilibri si siano rotti e il Capo del Governo cerchi aiuti a destra e sinistra per mantenere il suo mandato.
    E' evidente che l'influenza della Lega, forte anche dopo le amministrative , sia il conto che si deve pagare a livello politico per avere stabilità sia parlamentare che governativa, solo che solo adesso la maggioranza si è resa conto che la Lega non fa politica ma populismo, che è distruttiva per il paese e non costruttiva, che è un autogoal civile senza possibilità di redenzione, e mi riferisco alla loro xenofobia, omofobia, mancanza di senso dello Stato e di concetto di Patria, eversione nei confronti delle Istituzioni centrali ( Roma ladrona! dicevano ...), meritocrazia basata sulla militanza( e quindi sulla lealtà al partito a prescindere) e non sulla cultura politica critica ( vedi elezione del cadetto di casa Bossi), territorialità feudale e chiusa e tutto il peggio di quel Nord che è stato fulcro positivo della nazione per anni.Stanno distruggendo il bello del Nord.
    Il vero problema sono loro e Berlusconi e Fini se ne stanno accorgendo adesso.
    Franceschini? Gongola e fa capire che se vogliono una mano la devono pagare cara.
    La lista di fatti e misfatti? Lo sputtanamento è da sempre un'azione di storno e di ricatto ed è evidente il ricatto dove sta, e sta in alto: muoia Sansone con tutti i Filistei.
    Beh, io sto a guardare come lupo mangia lupo, ma io mi auguro che tra un boccone e l'altro prima o poi qualcuno giri la testa e si renda conto dello scempio che stanno facendo; nel frattempo gli italiani toccheranno il fondo,specie adesso che dobbiamo aiutare la Gracia e le tasse che lo ricorderanno, con tutti i problemi che abbiamo noi...
    Spero sempre nell'era dell'Acquario.
    Un carissimo saluto, è sempre una grande consolazione leggerti e sapere che l'l'Italia è fatta anche di gente come te, per fortuna.

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