Per quanto sia a mia conoscenza, la stampa non ha dedicato l'attenzione dovuta alle modalità concrete con cui USA ed alleati (ma Putin si è subito adeguato) hanno formulato le sanzioni economiche.
Una volta, all'intero stato che la cosiddetta comunità internazionale considerava colpevole di atti contrari al diritto internazionale, venivano applicate misure di embargo, e quindi tutti ne risultavano colpiti, proprio nella loro qualità di cittadini di quella nazione.
Questo a quanto pare rappresenta il passato. Oggi, invece di colpire indiscriminatamente i russi, cosa ti va a pensare quel genio di Obama (diciamo meglio, quelli che gli dettano cosa dire)? Colpire specificamente alcune persone, note per la loro influenza sulla politica del loro paese, sostanzialmente dei ricconi...
Vorrei fare riflettere su questa innovazione che mi pare confermare la tendenza ormai avanzata verso la sostanziale vanificazione delle sovranità nazionali.
Sembra quindi che un gruppo di soggetti dell'establishment finanziario globale se la prendano con i loro colleghi della nazione disobbediente, utilizzando le capacità esecutive che gli stati tuttora mantengono.
Se questa descrizione corrisponde alla realtà, allora se ne dovrebbero trarre delle conclusioni nel senso in cui dicevo prima.
Il mondo quindi oggi sarebbe diviso prima che tra nazioni differenti, tra i padroni del mondo, un gruppo evidentemente internazionale e tra tutti gli altri, riconosciuti essenzialmente come consumatori.
Se quindi il gruppo egemone, di marca USA, persegue l'annessione dell'Ucraina all'occidente per aprire nuovi mercati che garantiscano la crescita perpetua di cui il capitalismo necessita per sopravvivere, e Putin si oppone, allora la colpa va attribuita al drappello di ricconi di marca russa, ed è quindi con costoro che se la prendono.
Agli altri cittadini russi, non solo non viene riconosciuta alcuna responsabiltià perchè privi di qualsiasi potere decisionale, ma non li si vuole coinvolgere perchè essi costituiscono parte significativa del gregge globale dei consumatori, che per svolgere al meglio il loro ruolo non vanno in alcun modo coinvolti in misure di embargo.
Rimanendo nella metafora del gregge, se mi serve il latte delle pecore del gregge del rivale, non è che avveleno le sue pecore, me la prendo solo col pastore.
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