Mi chiedo oggi chi comandi negli USA, e in particolare chi ne determini la politica estera.
Certamente non è Obama che, dopo il caso di Reagan che era un attore che faceva il presidente, è all'opposto un presidente che fa l'attore, il frontman di chi comanda davvero...
Rimane così il mistero di chi sia così pirla da non indovinarne una. Vanno in Iraq, dove li prendono a sberle, lasciando un paese in mano ai terroristi, Vanno in Afganisthan da dove si preparano a scappare a gambe levate, con l'effetto paradossale di avere destabilizzato il Pakisthan confinante, invece di stabilizzare il primo.
Per non parlare dell'America latina, da sempre considerata il loro cortile di casa, e che mirabilmente sono riusciti ad aggregare contro di loro.
Per non parlare del medio oriente, dall'Egitto e dalla confinante Libia , alla Siria, e perfino in Israele la loro influenza si è fortemente ridimensionata.
In Siria, lo scacco è stato plateale, visto che l'odiato Puttin è riuscito ad imporre un accordo da lui caldeggiato e promosso, dove gli USA sono tornati clamorosamente sulle decisioni già prese.
In questo gravissimo processo di declino della loro influenza, non si capisce perchè si siano lasciati imbarcare in un'operazione che appare francamente assurda in Ucraina.
Ciò che davvero non si riesce a capire è quale fosse lo scopo di quest'appoggio così palese agli oppositori al governo democraticamente eletto, fino ad armare gruppi di neonazisti antisemiti che hanno ucciso molti poliziotti, subendo perdite ben più modeste.
La tesi che tutto è avvenuto senza intervento degli USA e dei suoi alleati polacchi, lettoni ed estoni è assurda: chi ha armato le mani dei manifestanti, manifestanti chiaramente organizzati, militarizzati, tanto da provocare tante vittime nella polizia che li fronteggiava, situazione impossibile nel caso di semplici spontanei manifestanti.
C'è qualcuno che possa credere che Putin se ne sarebbe potuto rimanere inerme a guardare i propri confini in mano al peggio del fascismo europeo, anche considernao l'orografia dlela zona che non pone ostacoli naturali tra Kiev e la stessa Mosca?
Poteva onestamente Putin rinunciare alla Crimea, cioè allo sbocco sul Mar nero, il che significa il mediterraneo?
Mi chiedo chi nell'organismo che elabora le strategie USA avrebbe potuto credere che Putin non reagisse.
La tesi più razionale sarebbe che tutto è stato fatto appositamente per provocare Putin ed andare ad un conflitto USA-Russia, ma questa tesi è palesemente assurda, dopo le batoste prese in giro per il mondo, nessuno può credere che gli USA abbiano voglia alcuna di impegnarsi in ulteriori scenari (e che scenari!) .
Si torna così alla domanda di prima: perchè infiammare la situazione? Con tutta la buona volontà, non riesco proprio a darmi una risposta razionale.
Fatto sta che la Russia è già riuscita a dannettersi la Crimea senza colpo ferire, cosa del resto ovvia, considerando che la Crimea è russa da quando fu conquistata ai turchi, e fu Krusciov che, all'interno dell'URSS, decise di attribuirla all'Ucraina che tuttavia allora costituiva un'unica entità statale con la Russia. Lì, tutti si sentono russi e davvero sarebbe stato ben sorprendente che le cose potessero andare diversamente.
La tesi che indire un referendum in Crimea sia illegale è proprio stravagante. Di grazia, ma di legale cosa c'è in questo momento in Ucraina, a seguito della cacciata del governo democraticamente eletto per un moto di piazza (in realtà organizzato dagli USA)? Come si può onestamente invocare una legalità che è stata già apertamente violata?
Adesso, dopo le cazzate fatte dall'occidente, mi sembrerebbe che sia il caso di riportare un po' di democrazia in ucraina, restituendo al popolo la scelta sul paese in cui riconoscersi.
Escludiamo da subito l'ipotesi che si possa svolgere un unico referendum in tutta l'Ucraina. E' stato ormai verificato aldilà di ogni possibile dubbio che vi è all'intenro di questo paese una netta spaccatura che corre grosso modo lungo un meridiano che divide in due il paese. Ad occidente, vogliono andare in Europa (sapessero cosa li attende...), ad oriente si riconoscono nella Russia. Lasciamo che si svolgano referendum regionali, e diamo per scontato che a seguito di tali referendum si avranno due separate entità statali.
Tutto questo non è ovvio? A chi serve fare una inutile propaganda quando la situazione deve necessariamente arrivare a questo tipo di sbocco?
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