lunedì 15 febbraio 2010

RUBRICA SETTIMAALE DI POLITICA INTERNA. N. 26

La consueta rubrica settimanale quest’oggi la dedico a due aspetti specifici dell’affare “protezione civile”, scontando un po’ di mal di pancia dei miei lettori.

Il primo aspetto riguarda quest’accanimento a sapere se ci fossero condom usati nella sala dove Bertolaso si era incontrato con la brasiliana Monica. Posso dire che non lo capisco? Posso dire che il punto non mi pare consista nello stabilire se si trattasse di prestazioni sessuali o fisioterapiche? E’ vero o no, e pare che nessuno voglia metterlo in dubbio che il responsabile stesso della protezione civile ha utilizzato gratuitamente per scopi personali personale e strutture di proprietà di uno che con la suddetta protezione civile c’ha fatto affari a bizzeffe? E non si configura allora il reato di concussione, o più semplicemente di rapporti opachi tra pubblico funzionario e fornitore di servizi? Insomma, io non riesco proprio a capire che differenza faccia la gravità dell’accaduto il riconoscere l’esatta natura delle prestazioni fornite. Mi pare una cosa di pruderie, di curiosità morbosetta che non mi appassiona neanche un poco. Rimane il fatto apparentemente incontrovertibile che un intero centro benessere è stato chiuso e messo interamente a disposizione del Bertolaso, che svariate persone si sono recate appositamente lì in quel giorno per garantirne l’apertura, la presenza della Monica, e successivamente la chiusura, facendo attenzione ad eliminare ogni prova della presenza di Bertolaso: c’è qualcuno a cui ciò non basta? Bisogna sapere se ha anche scopato, e magari quanti orgasmi abbia avuto? Se qualcuno mi spiega la rilevanza degli eventuali aspetti di natura sessuale, gliene sarò sinceramente grato.


L’altra cosa che mi ha colpito è stata la manifestazione che gli aquilani hanno improvvisato ieri nel loro centro storico. Non dico certo che non mi abbia fatto piacere. Non posso però nel contempo non chiedermi perché essi abbiano atteso di sapere delle risate e della evidente soddisfazione di alcuni dirigenti della protezione civile per tornare a tentare di riappropriarsi della propria città. Si indignano giustamente delle risate che fanno certo inorridire, ma nel merito degli interventi eseguiti e soprattutto di quelli non eseguiti fino a qualche giorno fa non avevano nulla da dire? Alessando Tauro nel suo blog ed anche altri hanno seguito sistematicamente gli eventi de L’Aquila, documentandone gli aspetti controversi e le menzogne del governo che si autocelebra, quando invece proprio la filosofia complessiva dell’intervento appare completamente da rigettare. Bisognava lì distinguere il vero e proprio intervento di emergenza con la rapida messa a disposizione di alloggi provvisori, naturalmente prefabbricati, e l’intervento di ripristino che non può non avvenire che esattamente lì dove il centro abitato de L’Aquila si trova e si è sempre trovato, scontandone tempi più lunghi. Si è invece operato, riuscendo a disinformare la gran parte degli Italiani, ignorando il problema della ricostruzione, e inventandosi una serie di siti abitativi permanenti. Ecco, io rimprovero agli aquilani di non avere difeso sufficientemente la loro città, ed anche la mente confusa di troppi Italiani, così come era compito di tutti gli Italiani di difendere loro, gli Aquilani, imponendo al signor B. l’intervento doveroso e non quello erroneo. Mi fa piacere che finalmente si sono svegliati, mostrando che manifestare si può, che quando c’è la ferma volontà, ci si riesce a farsi sentire ed apparire perfino sulla grande stampa nazionale. Spero soltanto che questa manifestazione costituisca solo il primo passo verso la rivendicazione di una vera ricostruzione de L’Aquila.

10 commenti:

  1. Concordo con le tue due conclusioni caro Vincenzo e inoltre non riesco a capacitarmi perchè erano così pochi a manifestare. Forse c'è grande rassegnazione.

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  2. Innanzitutto, carissimo Vincenzo, grazie di cuore per la gradevolissima citazione. Grazie grazie davvero!

    Sulla questione dell'Aquila, come ben sai, potrei iniziare a parlare per ore senza finire più. Pertanto mi limito a dire che di manifestazioni, iniziative e proteste contro l'azione della Protezione Civile, nella città dell'Aquila, ce ne sono state parecchie.
    In buona parte sono state relegate nell'ambito della cronaca locale. Ma in moltissimi casi, hanno avuto partecipazioni davvero molto esigue.
    Il che le rende, di fatto, manifestazioni inesistenti.

    La mancanza di volontà di reagire manca. Forse perché è assai diffusa la mentalità per cui lo Stato, le istituzioni, quasi non sono tenute a farsi in quattro per il bene della cittadinanza.
    O forse perché, in altri casi, la stanchezza e la volontà di fingere di stare bene travalica ogni altra esigenza.
    Non so davvero...

    Sulla prima questione del tuo articolo, l'affare "massaggi/prestazioni sessuali" ti dico solo che ho letto questo tuo articolo adesso, pochi minuti dopo aver terminato di pubblicare il mio.
    Per cui, appena ti capiterà di leggere ciò che ho scritto, potrai immaginare quanto io sia rimasto piacevolmente colpito dal leggere il tuo pensiero!

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  3. Caro Vincenzo sul primo punto che esponi sono in disaccordo con te. Mi spiego. Non si tratta di pruderie, almeno per come la vedo io, ma di come sarebbe il caso di parlare una buona volta di come vengono trattate e considerate le donne da una certa cultura dominante. Trovo inquietante che il corpo della donna sia assimilato ad un benefit o considerato del tutto assimilabile al contante. In questo senso trovo importante determinare se Bertolaso abbia usufruito di un benefit vero e proprio, cioè abbia usato gratuitamente dei servizi o se questi servizi fossero incarnati da una donna oggetto/bestia. (Resta fermo il fatto che in entrambi i casi il superman è un corrotto.)

    Per quel che riguarda L'Aquila e la sua gente, credo abbia influito la paura, la stanchezza, la rassegnazione, lo shock e pure la mancata rappresentazione di realtà diverse che appunto ci sono state scientemente nascoste.

    ciao, silvano.

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  4. @Inka
    Sì, sono rassegnati, ma rimane il problema di capire perchè, come funziona il meccanismo della rassegnazione. Credo che il circo mediatico faccia la sua parte anche nella propria più intima sfera di consapevolezza personale.

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  5. @Alessandro
    Secondo me, perfino essi si sono convinti, anche in contraddizione alla propria personale esperienza, che il governo è stato bravissimo e che è stato fatto tutto il necessario. Ho paura che, in questo clima di rassegnazione generale, anche le responsabilità penali, relative alla costruzione degli edifici sarà difficileche giungano alle dovute punizioni dei responsabili.

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  6. @Silvano
    Si può certo disquisire su quanto sia importante nel quadro della moralità personale, un certo comportamento sessuale. Ciò su cui dissento è che questo giudizio morale sia l'elemento più importante. Quello che vedo è che i titoli dei giornali sono monopollizati da questi aspetti, trascurando inevitabilmente gli aspetti più propriamente concernenti il proprio ruolo di pubblico funzionario, e la necessaria distinzione di ruoli tra chi fornisce un servizio e chi da' la commessa.

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  7. Vincenzo, forse ho frainteso dando per acquisito che la commistione ed un grande potere senza alcun controllo sono per definizione criminogeni. Pensando al livello delle persone forse ci hai visto dentro meglio tu. In effetti il mio è il ragionamento di un'elite...certo che se la normalità è elitataria siamo messi molto ma molto male.

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  8. Carissimo punt primo: sapere bene bene cosa è successo in que centro massaggi è solo per curiosità didattica, così uno sa come deve fare per "rilassarsi" dopo una dura giornata di lavoro ( altrui)
    Secondo: hai ragione, non mi speigo neanche io la manifestazione "postuma" ma si sa in Italia pochi parlano e molto fanno finta di ascoltarepoi se le cose vanno bene e si risolvono tutti a fare festa.
    Un abbraccio affettuoso e grazie delle tue disamnine anche divertenti e gradevilissime alle lettura ( e insegnamneto of course)

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  9. @Silvano
    Purtroppo, non vi è alcun dubbio che siamo davvero messi malissimo, direi. Mi pare che bisogna porgere le notizie, direi col cucchiaimo, e non è detto che veranno assimilate...purtroppo.

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  10. @Luce
    Scusa la battuta, spero non troppo volgare, ma se uno si rilassa troppo, certe attività manco le può svolgere :-D
    Eppoi, ti vorrei ringraziare per i tuoi commenti così incoraggianti per me :)

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