lunedì 8 febbraio 2010

RUBRICA SETTIMANALE DI POLITICA INTERNA. N. 25

Sta succedendo qualcosa di importante nella politica italiana, che al momento non abbiamo elementi sufficienti per decifrare. Lo scenario è dei più inquietanti, da una parte le polemiche sembrano essersi alquanto placate, e dall’altra si assiste come a un ricollocamento dei partiti. E’ come, per dirlo in metafora, se alcune persone si siano insultate violentemente per ore su posizioni apparentemente inconciliabili, avvinghiate ognuno alla propria sedia, ed improvvisamente, si alzano rilassati e tutti concertatamene spostano le loro sedie, collocandole in posizioni differenti. Vorrei capirci qualcosa, ma i fatti in sé non danno informazioni davvero utili. Leggo con assiduità la stampa, ma anche da quel versante, tanto per cambiare, non ci sono elementi chiarificatori.

Partiamo da destra. Che fine ha fatto Fini? Perché non esterna più? Cosa è cambiato nel suo partito delle cose che non gli andavano?

E Casini ha mi pare finito il suo protagonismo, si sono astenuti sul legittimo impedimento, hanno confermato alcune alleanze col PDL in talune regioni, normale trantran direi.

Saltiamo all’estrema sinistra. Dove è finito il massimalismo di RC? Mi pare che stiano tentando di chiudere accordi ovunque per le regionali: non sarebbe allora stato meglio farlo per tempo, e senza le devastanti polemiche proprio con coloro che a loro sono più prossimi? Se sono antagonisti, coerentemente stiano soli, se invece si vuole andare ad ipotesi federative, a che serve farsi la guerra in casa?

E Vendola, dopo il grande successo nelle primarie pugliesi, avrà poi deciso cosa vuole fare da grande, o invece vede come unico obiettivo essere riconfermato governatore? Temo che non abbia davvero compreso l’enorme responsabilità che gli deriva dai consensi ricevuti: si dia da fare!

Sul PD, c’è poco da aggiungere, un carrozzone che arranca perdendo pezzi, senza apparente guida e direzione. Non ricordo chi diceva che il PD non ha fatto niente di male: ecco, si richiederebbe che facesse qualcosa di buono, o è chiedere troppo?

Non posso, e l’ho volutamente lasciato per ultimo, non occuparmi dell’IDV, e di questa sottospecie di congresso che ha celebrato nei giorni scorsi.

Lo chiamo sottospecie, perché si è chiuso alla maniera dei congressi del PDL, con la nomina del gran capo per acclamazione. Mi chiedo, ma che prassi è questa? Era così difficile distribuire le schede, e verificare se magari ci fossero delle schede bianche?

E veniamo alla questione De Luca. Io qua non disquisisco sul personaggio, che magari sarà anche la persona migliore di questo mondo, vittima di attacchi ingiustificati della magistratura. Ma allora mi chiedo? Ma che modo è di fare politica di dare la propria adesione entusiastica (per acclamazione anche questa ?!), quando fino al giorno prima se ne è detto peste e corna? Questi, nel migliore dei casi, sono dei dilettanti incompetenti, altro che professionalità politica…

Propendo però per un’ipotesi ben differente, e ben più grave, che stia intervenendo qualcosa di incomprensibile, qualcosa di occulto.

I fatti ci sono stati, e non credo alle coincidenze. Vediamo, prima la foto di Di Pietro con Contrada, poi l’incontro tutto tarallucci e vino con Bersani, e infine la convergenza su De Luca. Siamo quindi in presenza di fatti che Di Pietro non è riuscito a spiegare esaurientemente, seguiti da una svolta politica precisa. Questa si sostanzia in un avvicinamento subitaneo al PD, fino al giorno prima visto come un partito che non faceva opposizione. La svolta è sbalorditiva, perché tutto faceva pensare che l’IDV volesse lavorare al disfacimento del PD per cannabilizzarne successivamente pezzi consistenti. Il PD seguita a lavorare per il proprio disfacimento, e molti, me incluso, credevamo che per il PD il processo di disfacimento fosse ad uno stadio avanzato. Che ti fanno tutti quanti? L’UDC si riavvicina alla destra, l’IDV si omogeneizza, qui i conti non tornano, e allora i dubbi che ci sia qualcosa di occulto sotto diventano più che leciti, direi persino doverosi.

Siamo allora certi che la svolta politica non abbia nulla a che fare con la nota foto? Mi fermo qui, perché non sono in grado di formulare un’ipotesi concreta.

8 commenti:

  1. Io non arrivo (ancora) ad ipotizzare scenari di manovre oscure dietro la calata di braghe di Di Pietro. Ma certo è che la conclusione del c.d. Congresso mi ha lasciato l'amaro in bocca: confesso che, da qualche turno elettorale, sto votando IdV... Ti segnalo soltanto la "lettera aperta" del Tonino nazionale al popolo della rete, dal quale gli sono arrivate più che vibrate proteste: è qui. Non mi ha convinto per nulla e, come si dice, excusatio non petita...

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  2. Che strano, ma ancora una volta mi ritrovo a condividere al 100% l'intero blocco di considerazioni espresse! Tutte quante.

    Mi riservo di spezzare una lancia a favore di Di Pietro sulla questione delle "foto" (che finora, salvo aggiornamenti futuri, restano uno scoop basato su poco o nulla). Ma per il resto la figura fatta dall'IDV questo fine settimana è stata tremenda.

    Nessuna modifica allo Statuto, elezione per acclamazione e applausi fragorosi al comizio dell'ospite privilegiato Vincenzo De Luca, lo stesso reputato una iattura e una condanna alla sconfitta fino a 2 giorni prima.
    Partiti con meno della metà dei voti dell'IDV (radicali, SEL, Rifondazione) hanno meccanismi di scelta interni perfettamente democratici. E uno di essi ha appena un anno di vita.

    L'IDV ha compiuto 12 anni. Ed usa i sistemi di elezione per acclamazione. Con uno sfidante praticamente scelto nel mucchio (opinione soggettivissima questa) in ritiro davanti alla linea del traguardo.

    Se è il nuovo corso questo...

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  3. Non posso che darti ragione su tutto; E questo mi preoccupa perché lo scenario che si scorge all'orizzonte é davvero inquietante.

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  4. @BC
    Per me, Di Pietro ha preso una china inarrestabile, non credo che i consensi aumenterano, anzi sono propenso a credere che diminuiranno e non di poco, la sua credibilità è severamente scemata, mi pare di un'evidenza lampante. La cosa è così ovvia, che escludo che un furbastro come lui possa non essersene reso conto
    Ciò a sua volta mi pone l'interrogativo di chi gliel'ha fatta fare. Il dubbio che sia sotto ricatto è d'obbligo.

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  5. @Alessandro
    Trovo interessanti le dichiarazioni rilasciate da De Magistris che richiama esplicitamente un rapporto privilegiato con Vendola. Mi pare che non ci resta che sperare in questo ipotizzabile accordo, che al momento mi pare l'unica via di possibile rinascita di una sinistra degna di questo nome in Italia.

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  6. @Daniele
    Come dico ad Alessandro, i consensi su vendola e eDe Magistris potrebbero essere un punto di nuova partenza.

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  7. Addossare il motivo di questi cambiamenti alla nota foto mi sembra un po' azzardato. Restano questi fatti oggettivi che elenchi, che nessuno può negare e che apparentemente sembrano avere un filo che li tiri a destra.

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  8. @Alberto
    Non sono particolarmente affezionato alla questione della foto, ma non posso non registrare questa strana coincidenza.

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