mercoledì 21 ottobre 2009

AGITAZIONE NEL PDL

Avrei voluto postare ieri sugli avvenimenti di avantieri, che mi sono sembrati molto significativi sulla situazione che si va sviluppando all’interno del PDL e della maggioranza. Il primo fatto è quello che occupa da due giorni le prime pagine dei quotidiani, riguardante la dichiarazione di Tremonti sul posto fisso. L’altro è costituito da una notizia che ho sentito al GR3 di avantieri pomeriggio di una dichiarazione di Gianni Letta che, pur senza minimamente citare il signor B., per i suoi contenuti non può che apparire critica nei suoi confronti. Ho tentato ieri di rintracciare questa notizia sul web: niente, introvabile. Ciò getta una luce sinistra sulla capacità del sistema informativo di oscurare selettivamente l’informazione.

Se diamo per confermate queste due notizie, ma anche in base alla sola dichiarazione di Tremonti, mi sembra si possa facilmente affermare che le acque all’interno del PDL si stiano in qualche modo muovendo.

Se fosse confermato che Letta abbia rilasciato dichiarazioni esplicite su temi di grande interesse politico, questa di per sé costituirebbe una importantissima notizia, data la natura del personaggio. La sua consueta e proverbiale riservatezza, e la sua estrema prudenza farebbero apparire un suo uscire allo scoperto come un atto addirittura clamoroso per la sua rarità, e che quindi non potrebbe non assumere un enorme significato simbolico, un segnale lanciato a chi di dovere, una specie di invito verso un nuovo equilibrio di poteri nell’altrimenti immobile trama di potere italiana.

Lasciamo ora da parte Letta, visto che questa notizia appare molto vaga ed alquanto incerta addirittura.

Vediamo l’altra notizia che sicura invece è. Si tratta della dichiarazione di Tremonti.

Ieri ho letto qualcosa andando per blogs, e mi pare che il modo in cui viene affrontata la questione sia inadeguato. Difatti, si entra nel merito della dichiarazione che, per la sua genericità, non implica alcun atto politico, né alcuna conseguenza normativa, e quindi nessun effetto concreto. Dovrebbe essere a tutti chiaro che si tratta solo di un atto simbolico, e pertanto da spendere nel campo degli equilibri parlamentari e partitici.

Analogamente, seguendo stamane la rassegna stampa su Radio 3, non riesco a capire la logica con cui la stampa affronta la questione. In pratica, i giornalisti tentano di capire quali siano le conseguenze della dichiarazione. Il punto essenziale mi pare piuttosto il motivo per cui Tremonti ha fatto questa dichiarazione. Senza affrontare questo aspetto, non si potrà neanche prevederne gli sviluppi, giacchè gli interlocutori di Tremonti colgono quell’aspetto simbolico, e rispetto ad esso si posizioneranno.

La dichiarazione sul posto fisso ha a mio parere il significato simbolico di smarcamento dal signor B. e quindi è come se Tremonti si ponesse all’interno del PDL come un’alternativa all’attuale leader, similmente direi a quanto avvenuto con Fini alcune settimane fa, seppure con modalità del tutto differenti. Tant’è, che il signor B., proprio per neutralizzare questo smarcamento, si è affrettato a condividere questa dichiarazione, così generica da non generare in sé effetti pratici, in tal modo depotenziando la presa di distanza di Tremonti. E’ anche ovvio che questa necessità di inseguire Tremonti, abbia irritato il signor B., che potrebbe licenziare il ministro, ma ciò acuirebbe, da una parte i malumori nel PDL, dall’altra, visti i rapporti strettissimi che intercorrono tra Tremonti e la Lega, igli stessi rapporti tra PDL e Lega all’interno della maggioranza.

Se quindi sommassimo assieme gli atti politici di Fini, di Tremonti e quello eventuale di Gianni Letta, avremmo un bel po’ di agitazione all’interno del PDL, una condizione propizia, anche se tutt’altro che scontata, per un ridimensionamento del signor B. Siamo finalmente alla svolta che tanti di noi attendono impazientemente da troppo tempo? Vedremo, ma segnali univoci di un’accelerazione si avvertono chiaramente.

18 commenti:

  1. May your words come true!

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  2. È scontato per tutti che il posto fisso viene preferito alla flessibilità e quindi al precariato che da 10 anni è padrone del sistema. Infatti è una dichiarazione / affermazione talmente ovvia che è l’ennesima frase buttata li, in un momento e in un contesto che non centra nulla per distogliere la stampa, i media e la popolazione dai problemi veri, che come sempre vengono sommersi e NON risolti.

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  3. I malumori nel PDL si percepiscono, ma la struttura padronale del Signo B. dell'intero schieramento politico temo che non porterà a grandi conseguenze, purtroppo... in tutto questo, ovviamente, spero di sbagliarmi

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  4. Ma io da quando uscirono le famose foto della villa con le ragazze(perchè è scontato che sia stata una manovra tutta interna) ho avvertito che dall'interno vogliono far fuori BERLUSCONI. Questi sono altri segnali evidenti che tu hai colto benissimo.

    Sarei curioso di trovare le dichiarazioni di Letta, perchè secondo me lui è tra i papabili..e cominciamo ad aver paura Vincenzo.

    Nel frattempo io spero che Berlusconi capitoli il più presto possibile

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  5. Quoto l'Incarcerato sulla paura di cui scrive.... Detto questo, é chiaro che oramai la tensione nelle file del PDL é palpabile. Le conseguenze? Ancora presto per dirlo secondo me e per fare una previsione probabile.

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  6. io penso invece che mr B stia cercando di creare una nuova DC, scippando l'idea a Casini-Rutelli, imbarcando ideali statalisti come nella vecchia tradizione e smarcandosi un po' dalle estremità...il problema però è il peso della Lega, ancora troppo grande per lui, e non penso sia disposto a rinunciarci a l Nord, ma il caso Galan è indice di una colica più che di un mal di pancia ormai... !

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  7. L'abbiamo detto più volte che Mr. B. è alla fine e che ha i giorni contati, se non lui almeno il berlusconismo. Poi guardiamo la tv e Mr. B. ci appare in tutte le salse all'apparenza eterno. Non ci dobbiamo secondo me più di tanto preoccupare che le nostre speranze non siano fondate, bisogna solo pazientare un po' chè la politica e la realtà non hanno tempi televisivi.
    Mr. B. è finito, potrà fare ancora qualche danno, ma è finito. La bocciatura del lodo Alfano è stato un colpo da ko, per quanto all'apparenza sia (non a caso nei tempi televisivi) un fatto già superato , ma così non è. Le grandi manovre sono in atto, basta guardare che movimento c'è a livello di fondazioni (quella di D'Alema, quella di Fini, l'isituto Aspen di Tremonti).
    Certo il risultato finale dipenderà anche dalla capacità dei manovratori dei due schieramenti. Fino a pochi mesi fa si muoveva solo Fini, adesso anche Tremonti e D'Alema.
    Aggiungi che il paese reale è in ginocchio (ma sul serio non è un modo di dire) anche se lo stesso ancora non se ne è accorto, e a questo punto non è difficile prevedere un Governo di unità Nazionale.
    Dicevo che il paese reale è allo sfascio e, per fare un esempio, anche in Veneto (il mitico nordest) la situazione economica è drammatica anche se viene tenuta sottotraccia. Per quando il disastro non potrà più essere nascosto allora probabilemnte vedremo la nuova fase politica post Mr. B. sotto forma di governo di unità nazionale.
    Saranno lacrime e sangue per tutti, anche per quelli che Mr. B. non l'hanno mai votato.
    ciao.

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  8. Io ho già fatto tre scommesse, cento euro l'una, che il signor B. Prima di Natale ruzzola giù.

    Riguardo al posto fisso. Tremonti Voleva dire che i figli degli operai rimarranno operai e i figli dei notai saranno notai. Come al solito i giornalisti hanno frainteso.

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  9. @Ornella
    Facciamo gli auguri l'un l'altra :)

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  10. @Bruno
    La pensiamo allo stesso modo, i lavoratori costituiscono l'ultimo dei loro oggetti d'interesse.

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  11. @Giudaballerino
    Effettivamente, dopo che il signor B. ha superato indenne tante e tante volte, fa diventare pessimisti, ma passo dopo passo, la sua caduta si sta concretizzando: vedremo...

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  12. @Inka
    Devo dire che Letta lo vedo più a svolgere un ruolo fondamentale dietro le quinte, ma non si sa mai. La sua dichiarazione sembra sparita nel nulla: nessuno di voi l'ha sentita oltre me? Comincio a dubitare della mia memoria...

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  13. @Daniele
    Stiamo tutti in standby :)

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  14. @fabio
    Non posso essere d'accordo con te. Per il signor B., un ambiente come la DC sarebbe incompatibile. Egli ha bisogno di essere padrone del suo partito: qualunque altra condizione non sarebbe da parte sua accettabile.

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  15. @Silvano
    Sul dopo signor B., non mi saprei pronunciare. Ho l'impressione che sarà difficile per i politici non farsi sfuggire la situazione di mano. L'unica cosa certa è, come citi tu, la crisi economica galoppante.

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  16. @Alberto
    Che tu possa vincere le scommesse.
    Bella la tua interpretazione delle parole di Tremonti: anche abbastanza realistica direi :)

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  17. sembra un traguardo irraggiungibile, ma le turbolenze ci sono tutte; speriamo che perda la rotta, e si salvi chi può!

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  18. Mah...che ci siano i segnali chiari di voler "far fuori" B.(fammi scrivere tra virgolette, per far intendere che è retorico...visto mai denunciano anche me insieme agli utenti di facebook!Eheheh), è assodato.Il punto è che certamente non avverrà in tempi prossimi.E quando avverrà aramai il nostro Paese sarà talmente tanto devastato (se non lo è già) da non saper più come intervenire.

    Credo anche, però, che molti degli argomenti utilizzati come segnali siano in parte stati sfruttati per distrarci da problemi concreti.Questi ci stanno depistando, così come le false notizie!
    Inoltre molte dichiarazioni, vedi quella di Tremonti, mi pare solo un ammasso di parole e zero fatti!Parole sfruttate solo per intenti personali, dissociativi (in un certo senso) dal premier.
    Dove voglio andare a parare?
    Voglio andare a parare al fatto che a molti di noi giovani non ce ne può fregare di meno delle ca**ate che lor Signori vanno blaterando!
    Ci importa invece che si tolgano dalle scatole tutti o che comincino a vedere cosa diavolo fare!!!Perchè siamo stufi di essere precari, di avere paura del futuro e di sbatterci per pochi soldi in nero!E potrei continuare.Ho il dente parecchio avvelenato.

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