Prendendo spunto da quanto letto su un blog sull’influenza esercitata dalla TV, vorrei puntualizzare un aspetto.
Da parte di alcuni si dice, credo con una certa dose di ragione, che il risultato delle elezioni, storicamente, non sembra granchè influenzato dalla TV.
Bisogna però intendersi. Le elezioni non avvengono nel vuoto assoluto, chi va a votare non è un alieno, appena sbarcato sul nostro pianeta da chissà quale galassia.
Una certa alternanza in questi ultimi 15 anni c’è effettivamente stata, e questo potrebbe apparentemente confermare la tesi dell’ininfluenza della TV.
Ciò però non affronta il problema centrale: la capacità tremenda che ha la TV di influenzare i nostri comportamenti. Non so chi di voi si ricorda la canzone di Gaber “Si può” (non so se questo sia il titolo), ma davvero sintetizza il meccanismo micidiale con cui la TV agisce, confermandoci nei nostri peggiori comportamenti. Prima credevamo che fosse proibito urlare contro gli altri, ma se lo fanno in TV…
Io credo davvero che esista ormai il tipo di persona tvm, cioè TV-modificato, incapace direi di vivere, cioè di essere protagonista della propria stessa vita: piuttosto si vegeta, emulando i vari personaggi che passano sullo schermo.
A quel punto, il gioco è bello e fatto: votare berlusconi (ma anche PD direi ormai) è una conseguenza spontanea dell’essere un tvm.
NonUnaDiMeno
56 minuti fa
io non voglio essere una tvm. ho per fortuna ancora delle difese addosso, spero che reggano. C'è anche da dire che guardo veramente poca tv
RispondiEliminaSecondo me, fai bene. Anch'io, del resto, più di qualche film e annozero non vedo. Contro coloro che sostengono che, essendo soltanto un mezzo, la TV può anche essere utilizzata positivamente, io sostengo il contrario: che la TV è un male di per sè, perchè ti passivizza.
RispondiEliminaDel resto, anche una mitragliatrice è un mezzo, ma, visto che si può usare solo per uccidere, è un mezzo da evitare: se conosci la TV, la eviti!
Anche noi di 'Italiani Imbecilli' la pensiamo così. Non capiamo il senso del tuo ultimo commento da noi. E' evidente che la tv plasmi le coscienze (da Pasolini a Popper, c'è tutta una saggistica in merito). Se provi a cliccare sulla linguetta 'tv e regime', nel nostro blog, vedrai la convergenza di opinioni.
RispondiEliminaCarissimi,
RispondiEliminami trovo costretto a dedurre di non avere la capacità di fare intendere quando scrivo ironicamente...
Peccato che non ci siano le faccette allora...
Comunque, bruttissimo colpo...
glog interessante
RispondiEliminase vuoi fare uno scambio link col mio fammelo sapere
http://pianetatempolibero.blogspot.com
ciao Michele
Non è tanto la ripetizione del messaggio televisivo che induce a un voto piuttosto che a un altro, è la manipolazione della realtà, per omissione, per amplificazione...
RispondiEliminaPer fare un esempio nei due giorni in cui sono avvenuti due stupri ad opera di immigrati, ne sono avvenuti esattamente 23 ad opera di italiani...non ne ha parlato nessuno...
Non c'è dubbio che c'è una obiettiva manipolazione dell'informazione, come nell'esempio pertinente che riporti.
RispondiEliminaIo però mi riferivo piuttosto a un fenomeno di condizionamento "di base", che mi sembra ancora più pericoloso, più subdolo, atraverso i meccanismi dell'identificazione nei personaggi che appaiono, e nella loro emulazione. La realtà non è più quella in cui ci imbattiamo uscendo da casa, nelle strade e per botteghe, non sono le persone che possiamo toccare. Queste persone, come parte della nostra vita, considerata generalmente misera, vengono immediatamente e incosciamente confrontate con ciò che ci appare come una realtà superiore, perchè in qualche misura certificata dall'autorità stessa del mezzo televisivo. Ciò ha l'effetto di trasformare la nostra vita in una non vita, perchè viene meno il nostro personale racconto, la nostra memoria intesa come processo di autoidentificazione: io come individuo unico e irripetibile. Quest'aspetto è detto molto bene anche da zefirina, una dei miei followers, in un suo recente post.