Tutto secondo copione, questo blocco di potere dominante nel nostro paese è già un regime dittatoriale in quanto ignora ogni obiezione di tipo formale.
La corte costituzionale compie un atto irresposnabile deligittimando tutto e tutti ed anche paradossalemnte sè stessa, e di conseguenza la sentenza che ha emesso, epperò con stile assertivo, e quindi rifiutandosi di argomentare quanto dichiara, mette i paletti alla propria stessa sentenza, quasi a dire: "Badate, scherzavamo quando dicevamo che la legge è incostituzionale, volevamo solo dire che vi imponiamo di cambiarla, evidentemente perchè non garba a chi ci ispira". Naturalmente, lo stesso Napolitano fa qualcosa di analogo, specificando, cioè dettando al parlamento, la direzione del cambiamento, sotto lo sguardo compiacente e perfino complice di stuoli di costituzionalisti pronti a contraddirsi il giorno dopo, e di tanta parte della stampa che ha energie sol,o per sdegnarsi degli atatcchi a qualcuno della loro congrega (e perchè mai, di grazia, i giornalisti dovrebbero essere esenti da critiche?).
Ciò che è avvenuto potrebbe essere paragonato a chi, allo scopo di
tinteggiare le pareti di una stanza, mettesse al centro della stanza uno
spruzzatore di vernice e dopo che la vernice è andata a imbrattare
tutta la stanza incluso il pavimento, pretendesse dai visitatori che
ignorassero le macchie che ci sono dappertutto, concentrandosi
esclusivamente sulle pareti tinteggiate.
Come dicevo in un post di poco tempo fa, delle regole non se ne frega nessuno, esse appaiono appena come una scusa per produrre le svolte che si vuole imprimere alle scelte politico-istituzionali della nazione. Le incoerenze, la carenza di logica complessiva non vengono considerate, il nostro purtroppo è un popolo che dimentica velocemente.
Spero di occuparmi qualche volta della comune considerazione per cui gli italiani vivono solo nel presente e per niente nel futuro. A me non pare proprio, ciò di cui si verifica l'assenza è invece del passato, ma di questo mi occuperò altrove.
Il punto è che il potere del capo dello stato è enorme, presiede il CSM e il consiglio supremo di difesa, conferisce il mandato a formare i governi, ha il potere di sciogliere le camere.
L'Assemblea costituente puntava ad un'autolimitazione dei poteri del capo dello stato, senza apparentemente prendere in considerazione l'ipotesi in cui ciò non fosse avvenuto. Anche la procedura di impeachment tanto agitata da Grillo, appare come un'arma spuntata, ha un valore solo simbolico, visto che il giudizio in proposito è affidato ad un organo che già dalla nomina dei suoi membri è profondamente intrecciato con gli altri organi costituzionali e così non ha quel carattere terzo che gli organi giudicanti dovrebbero avere.
Insomma, non c'è sapienza strategica in quanto si è fatto, solo l'arroganza di chi, avendo il potere effettivo, lo usa in dispregio ad ogni regola per ottenere i propri scopi più o meno leciti. Le primarie del PD di oggi metteranno un altro importantissimo tassello alla situazione politica, che potrebbe perfino scongiurare questo piano irresponsabile: vedremo!