Se ho capito bene (in caso contrario correggetemi pure), gli Stati Uniti, assieme alla raccomandazione del tutto condivisibile ad essere tempestivi, cosa ancora rimprovera all'Europa (leggi Germania)?
Rimprovera di non contribuire a megttere ordine sui mercati. Insiste insomma nella strategia già adottata ormai quasi quattro anni fa da Bush proprio alla fine del suo mandato: per affrontare il problema della eccessiva liquidità immessa irresponsabilmente dalle grandi banche soprattutto anglosassoni (USA e Gran Bretagna), non trova di meglio che inondare con banconote il mercato.
Dice bene il ministro delle finanze tedesco che una terapia che si basi su crescenti dosi di veleno, non èuna terapia credibile.
Ora, non è che Obama, Federal Reserve e FMI non capiscano anche loro che sotituire la massa accumulata di titoli con denaro non possa costituire una vera terapia, ma come già dicevo, se l'obiettivo è tirare a campare il più possibile, allora inondare di denaro i mercati come ormai anche la BCE pare rassegnata a fare, sia un modo per allontanare il momento della resa dei conti.
Il mio timore è che questo genere di cure, oltre a spostare temporalmente i problemi, contemporaneamente li aggravi, e che quindi quando galleggeremo su una massa di denaro immane, quando non sarà più possibile rinviare la soluzione perchè nessuna misura riesce neanche più a determinare rinvii, allora le ipotesi di conflitti bellici non saranno così ipotetiche.
Seguivo ieri "L'infedele", e sono rimasto colpito dalla mancanza di senso della responsabilità dei partecipanti.
A proposito dell'euro, Mucchetti ad esempio poneva la questione dell'euro in maniera del tutto inadeguata. Inpolitica, quando si fa un tentativo, non ci si può certo fidare del detto "provar non nuoce", perchè il crollo dell'euro, la fine del progetto di unione monetaria non è che riuporti indietro le situazioni, lascia invece le nazioni con risentimenti reciproci, Che la Merkel dica che se cade l'euro cade l'europa è gravissimo, che anche la grande informazione, i commentatori convengano su questo aspetto, e nessuno si renda conto che se fallisce l'europa, crescono enormemente i pericoli di gravi scontri intereuropei costituisce un'ulteriore elemento di preoccupazione.
Plastica ovunque
9 minuti fa
Mi piace molto questo sito, è così importante sapere di più su questo argomento, keep it up e, naturalmente, ogni volta che ho tempo mi piace verificare di nuovo
RispondiElimina