mercoledì 8 giugno 2011

PUZZA DI MENZOGNE SULLA VICENDA DEL BATTERIO KILLER

Devo confessarlo: a questo punto, dopo numerosi giorni dal momento in cui si sono manifestati i primi casi di infezione, mi sento preso in giro dalle notizie che vengono messe in giro.

La prima questione che vorrei sollevare è: perché cercare questo batterio nei prodotti ortofrutticoli.

Si è iniziato col cetriolo spagnolo, ma senza che nella stessa Spagna si fossero manifestati casi, si è proseguito con i germogli di soia, stavolta prodotti nella stessa Germania: la tesi è che questo batterio si sia trasferito dai suoi terreni di coltura, tipicamente il letame, a questi alimenti, una semplice contaminazione.

Ebbene, logica vorrebbe che questo tipo di contaminazione possa occasionalmente avvenire in tutti i momenti, magari con una preferenza stagionale in coincidenza con la stagione calda. Come mai stiamo solo oggi a fronteggiare ciò che appare già come un primo consistente focolaio di infezione?

Insomma, o in Germania le autorità preposte si rivelano improvvisamente come totalmente sprovvedute, con tesi che non reggerebbero neanche parlandone con un bambino, oppure queste stessa autorità ci nascondono qualcosa.

Se io fossi l’ispettore che tenta di risolvere il caso secondo una logica poliziesca, io partirei dai dati certi, e sicuramente non da ipotesi fantasiose.

In questa faccenda, l’unica cosa certa è che tutto parte dalla città di Amburgo, perché lì si sono manifestati i primi casi. Non sembrerebbe ovvio in prima battuta cercare lì l’origine del batterio?

E dove in Amburgo andrebbe cercato il batterio? Non certo nei mercati ortofrutticoli, ma io, guarda un po’, cercherei nei laboratori di genetica e di biologia molecolare.

A premessa, ricorderò per chi magari non lo sapesse che la famiglia di batteri di cui si parla, la Escherichia Coli, è diffusissima, e nella forma non dannosa alberga costantemente nel nostro intestino.

La cosa però che mi pare più interessante è che la gran parte degli esperimenti di ingegneria genetica si compiono proprio su questo batterio. Non sono un genetista e non so perché si sia scelto proprio questo batterio, ma, quando si vuole operare delle modificazioni genetiche, si lavora proprio su questo batterio, ciò è facilmente riscontrabile consultando la letteratura pertinente.

Ho letto di genetisti che sostengono che questo batterio, nella variante tossica, è ben conosciuto: si è potuto verificare che questo batterio rilascia in effetti la stessa tossina del tipo già descritto. Ma il punto è che classificare il batterio solo sulla base del tipo di tossina rilasciata, sembra in questo caso inadeguato. La domanda è la stessa che ponevo inizialmente: perché se tale batterio può tranquillamente sopravvivere su substrati comunissimi come il letame, casi di contaminazione non sono così comuni? L’unica risposta sensata sembra quella che nel loro DNA c’è qualcosa di differente, e che quindi questo batterio è di un tipo nuovo, qualcosa che in letteratura non è stato ancora descritto.

E’ un’ipotesi così fantascientifica, così da complottista come mi si classificherebbe, che una tale variante genetica sia presumibilmente uscita da un laboratorio in cui si operano manipolazioni genetiche?

E la seconda domanda che porrei alle autorità tedesche è: ma quanti mai saranno tali laboratori nella città di Amburgo che non permetta di accertare dove questo batterio è stato costruito?

Per tutte queste considerazioni, sento una forte puzza di menzogne su tutta questa faccenda.

12 commenti:

  1. concordo perfettamente con te, guarda caso ogni tanto escono fuori queste epidemie, che siano dei test,come sempre portati avanti sulla nostra pelle???? non voglio essere allarmista ma come non pensare ad un' eventuale guerra batteriologica?

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  2. Davvero inquietante! Comunque la Germania sta facendo una figura di pupù, tanto per restare nel tema. Ornella

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  3. Qualcuno diceva che a pensar male spesso s'indovina...
    Non credo si tratti di qualche "esperimento" sfuggito al controllo perché in questo caso il contagio si sarebbe diffuso prima di tutto tra gli addetti ai lavori.
    Di sicuro c'è qualcosa che non quadra, io lavoro a contatto con l'E-coli praticamente tutti i giorni e ne io ne qualche mio collega ha mai avuto problemi.
    Mistero....

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  4. @Zefirina
    Credo più ad un errore, cosa più che possibile in un laboratorio di genetica, l'errore è sempre possibile nei comportamenti umani.

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  5. @Ornella
    Secondo me, hanno istruzioni tassative di non coinvolgere gli enti di ricerca eventualmente implicati.

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  6. @Caigo
    Su un altro blog, si parlava di possibile mutazione spontanea, magari sotto pressione evolutiva per la pervasiva presenza di antibiotici.
    Però, non sembra che se questa mutazione che io sospetto si sia verificata dia luogo a resistenza agli antibiotici, il problema dicono è quello che l'antibiotico che pure in tempi ragionevoli sterminerebbe il batterio nell'organismo, non può essere usato perchè stimola la secrezione di tossina.
    Io comunque sono un chimico e non un genetista, sicuramente tu ne capisci molto più di me sull'argomento.

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  7. È verosimile questa tua ipotesi. Siamo manipolati a livello planetario. Ho sempre piu certezze.

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  8. Neppure io sono un genetista, si cerca solo di usare la logica che in natura è una delle poche certezze che non tradiscono.
    E questo contribuisce ad alimentare il mistero.
    Vuoi scommettere che questa storia si spegnerà un po' alla volta senza che venga trovata una risposta degna di questo nome?
    Ci resteranno solo i morti.

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  9. Un batterio è sempre un batterio da qualunque
    parte provenga-Inquinante-
    Egill

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  10. Si, la storia è inquietante, perchè mi sa di batterio sguggito a qualche esperimento genetico, ma credo che non lo sapremo mai, a meno che non sia una mutazione naturale "indotta" da qualche altro agente inquinante, che so, come una radiazione o un elemento chimico.
    Io non sono una biologa ma credo che ci siamo casi anche in natura , una natura violentata ovviamente che portino delle mutazioni.
    Fatto sta che si muore e non credo neanche io che ci diranno tutta la verità...che brutto mondo!
    Un caro saluto

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  11. Conoscendo la (presunta)precisione teutonica,mi pare strana tutta la vicenda.Parlare senza avere niente di certo in mano,non è come scambiare quattro chiacchiere al bar.
    Intanto hanno azoppato un comparto dell'economia,l'agricoltura,che ancora tira un po ovunque.
    Speriamo che trovino qualche plausibile giustificazione,cercandola nei posti giusti.
    Volevo lasciare un commento sull'ultimo post ma non riesco ad entrare.Sono d'accordo,risolviamo i problemi uno alla volta.
    Ciao

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  12. di sicuro non se ne parla più come di tutte le catastrofi che ci dovevano spazzare via negli anni.

    rockeaffini.blogspot.com

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