giovedì 2 giugno 2011

E STAMPIAMOLI BEN CHIARI QUESTI QUATTRO GIGANTESCHI SI' !

Bene, a seguito della decisione della Cassazione, anche il quesito sul nucleare viene ammesso al referendum.
Penso che sia importante che dalle urne escano quattro fantastici sì, e a questo punto ci credo anche. Certamente, la sfida più difficile è costituita dal raggiungimento del quorum, ma la stessa proposizione di tutti e quattro i referendum tende ad incrementare la partecipazione al voto.
L'esito positivo dei referendum è per molti aspetti ben più importante delle recenti amministrative, in quanto qui gli elettori possono direttamente esprimere la loro opinione sulle questioni coinvolte.
Come si sa, i referendum sono quattro, ma due di questi riguardano entrambi l'acqua, così le questioni che sollevano sono in realtà tre.
QAuello sul legittimo impedimento ha sicuramente un valore più simbolico che reale, in quanto, a seguito della decisione della Corte Costituzionale, quel provvedimento era stato depotenziato, come abbiamo visto quando Berlusconi ha dovuto comunque presrentarsi alle udienze, almeno in taluni casi.
Per quanto riguarda il nucleare, chi mi legge con maggiore attenzione, sa già che io non credo che neanche il governo volesse davvero scegliere il nucleare, cioè dvvero portare a termine la costruzione delle centrali. A me, è sembrato più un modo di distribuire risorse pubbliche ad amici e parenti tramite le spese connesse alla fase preliminare: motivo certo più che sufficiente per bloccare questo spreco di denaro pubblico subito.
Le questioni che più mi coinvolgono sono quelle connesse all'acqua. Ancora fino ieri, dovevo sentire queste penose argomentazioni basate sulla distinzioone tra natura pubblica dell'acqua, e gestione del servizio dlla sua distribuzione.
Se pure tale distinzione è concettualmente corretta, essa si dimostra nei fatti fallace quando si consideri che dalla natura di risorsa pubblica e quindi collettiva dell'acqua, ne deve necessariamente discendere che la sua distribuzione corrisponde all'effettiva realizzazione del diritto all'acqua. Se l'acqua è sin dall'inizio mia, se ne dovrebbe dedurre che la sua distribuzione non può configurarsi come un'attività economica classica, che quindi preveda anche un margine di profitto, ma soltanto la maniera di dare attuazione al mio diritto.
Aggiungerò che, nella concreta attuazione, la pretesa maggiore efficienza del privato non si è quasi mai verificata, che le tariffe sono aumentate e la qualità del servizio peggiorata. Ancora più grave è l'ovvia conseguenza della minore cura nella manutenzione degli acquedotti, il vero punto fondamentale per garantirci anche nel futuro risorse idriche sufficienti. Che il privato investa il meno possibile, è abbastanza ovvio, perchè egli, da una maggiore perdita degli impianti sarà portato alla soluzione per lui più vantaggiosa, aumento delle tariffe e diminuizione nel volume d'acqua distribuita. In altre parole, qui il conflitto tra interesse comune e interesse privato è massimo, è in qualche modo intrinseco, e ciò con tutta evidenza dovrebbe convincere a sottrarre tali attività economiche ai privati.
La cosa curiosa è che ormai il no alla maggior parte dei quesiti è rimasto senza padrone.
Lo sfilarsi del PDL dal quesito sul nucleare appare abbastanza patetico, anche perchè del tutto intempestivo e quindi non credibile.
Sarebbe però anche utile ricordare che il PD è stato forse il partito più impegnato nel sostenere la privatizzazione nella gestione dell'acqua: come faccia questo stesso partito senza essersi mai sconfessato esplicitamente, a volere assumere la guida del sì a provvedimenti che ha attivamente sostenuto ancora fino a pochi mesi fa? Io ed altri non abbiamo una memoria così labile, a suo termpo anche di questo si dovrà parlare.

4 commenti:

  1. era mio.

    Cartabaggiana
    estatesammartino.splinder.com

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  2. Vota SI per dire no! Dai che ce la facciamo! :-D

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  3. il centro sinistra (ulivo-pd) privatizza meglio, e fa sembrare che invece si assume l'onere di scelte di profonda responsabilità per il bene del paese

    Da

    un pò palloso inserire i commenti su blogspot

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