martedì 31 maggio 2011

STESSA POLITICA NEL DOPO-BERLUSCONI

Innanzitutto, alcune note di analisi delle votazioni, la diagnosi cioè della situazione.

Checchè ne dicano i diretti interessati, per tutta la maggioranza parlamentare di destra, si è trattato di una frana vera e propria.

Anche se costoro si aggrappano al risultato di due settimane fa, l’unico che riguardi specificamente le singole liste elettorali, è evidente a tutti che in queste due settimane è cambiato tutto: non è che i risultati dei ballottaggi siano rimasti sulla scia dei risultati del 15 -16 maggio, quella che appariva come un’erosione di consensi nel centrodestra, oggi si è trasformata in una frana, e quindi i voti attribuiti alle liste sono già oggi vecchi, non sufficientemente aggiornati.

E’ una frana, a mio parere, destinata ad ampliarsi, soprattutto al sud dove, fatta eccezione per il clamoroso caso di Napoli, questa frana non si vede ancora, ma conosco bene i miei polli, qui al sud l’ossequio a chi ha successo è enorme, e state certi che il sud seguirà, confermerà non appena ne avrà occasione questo andamento.

La ragione di tutto ciò d’altra parte è del tutto comprensibile: Berlusconi ha fatto del suo successo la sua carta vincente, è l’uomo destinato a compiere miracoli, ha costruito un impero finanziario, ha fatto sorgere dal nulla un partito che ha poi rifondato, si da’ l’aria di un grande macho, e insomma la gente è abbastanza credulona dal cadere nel tranello ed attribuirgli capacità taumaturgiche.

Non basta che le sue promesse vadano sistematicamente deluse, che egli menta come atteggiamento sistematico, gli hanno creduto perché l’uomo ama identificarsi con i potenti, sta nella natura umana, bisogna farsene una ragione.

Una sola cosa non può però fare, smettere di compiere miracoli, e il suo clamoroso ed indiscutibile insuccesso elettorale gli toglie ogni fascino, Berlusconi, checché ne dicano numerosi commentatori politici, è un uomo politicamente finito.

Qualunque tentativo di paragone con situazioni passate è assolutamente fuori luogo, il fondo della botte è stato raschiato, come dimostra il fatto che da re Mida che trasformava in oro tutto ciò che toccava, si è trasformato in creatore di sterco, lì dove interviene, distrugge consensi invece di crearli.

Era ora che ci liberassimo di tale mediocre personaggio, di questo anziano signore con ossessioni di ogni tipo, di questo patetico buffone: come sorte personale, credo che l’esilio dorato da qualche parte sia il destino per cui dovrebbe optare.

Arriviamo così al dopo-Berlusconi, e come ci appare questo dopo-Berlusconi?

Mi pare che a questo punto, l’anomalia italiana sia bella e finita, siamo un perfetto paese europeo. Non ci facciamo mancare il nostro bravo partito xenofobo (la Lega, ovviamente), come tutti i paesi europei che si rispettino, non ci manca il nostro bravo partito post-socialdemocratico, il PD naturalmente, con il suo mediocre ceto politico inciucione ed inconcludente, si farà in modi ancora ignoti un bel classico partito popolare, cioè di destra moderata, magari sotto la guida di quel furbastro di Casini. Che dire, l’entusiasmo trasuda dalle mie parole, vero?

Almeno un risultato l’avremo comunque ottenuto: invece di guardare all’Europa come il modello sognato e quindi da perseguire, potremo finalmente smettere di occuparci di buffoni e dei loro penosi circoli, e vedere finalmente la miseria politica estrema di questa Europa, la vedremo presto anche qui da noi, con le facce esteticamente gradevoli del Bersani di turno, a perseguire politiche neoliberiste, ma invece di vestire la faccia presuntuosa e saccente di Tremonti che pretende di averci salvato da non so che cosa, avremo il Visco di turno che farà la stessa identica politica economica, ma con la faccia severa e solidale del medico che ci somministra la medicina ahimè necessaria per la nostra sopravvivenza.

Il punto è proprio questo, il mondo è davvero piccolo ai nostri giorni, e i circoli del potere non conoscono confini nazionali, la politica oggi è una soltanto perché la ferrea e totalizzante ideologia in cui siamo immersi non ammette politiche differenti.

Rimane da chiarire quali dinamiche si potranno avviare nelle prossime settimane, ne riparleremo presto.

10 commenti:

  1. Non mi hai assolutamente deluso: post meraviglioso! Come sempre d'altronde! Io tengo molto più alla tua opinione che a quella dei più esimi giornalisti, o esperti di politica. Ecco perchè non vedevo l'ora di leggerti. Ed ora aspetto il seguito...:-D

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  2. Vincenzo, eravamo in una situazione stagnante e sembrava che non ci fosse possibilità di respirare.
    Il resto, si sa, non sarà all'acqua di rose ugualmente, ma cito qualche parole da 1984 di Orwell:
    P"erfino in un periodo di decadenza quale quello attuale, l'uomo medio si trova in condizioni materiali migliori rispetto a qualche secolo fa, ma nessun incremento del benessere, nessun addolcimento dei costumi, nessuna riforma o rivoluzione hanno minimamente favorito l'uguaglianza fra gli uomini. Dal punto di vista dei Bassi, ogni mutamento storico ha prodotto solo un cambiamento per quanto riguarda il nome dei loro padroni."
    Se mi è dato di non vedere dovunque quel vecchio padrone, per me è già una vittoria.
    Ciao Vincenzo!
    Lara

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  3. Quello che verrà dopo non lo sappiamo. Ma sappiamo fianalmente che un dopo esiste.

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  4. Dalle orrende buffonate ci siamo liberati-
    E' il caso di stappare champagne -
    Io mi limiterei a una gassosa,molto più economica
    e prudente e starei a gurdare-
    Egill

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  5. @Ornella
    Sempre troppo buona con me :)

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  6. @Lara
    Sì, tentavo di aggiungere nel post che, oltre a liberarci da un vecchio padrone come dici tu, togliamo molti alibi a chi dovrebbe sostituirsi a lui.

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  7. @Alberto
    Non sappiamo tutto, ma qualcosa sappiamo, credo :)

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  8. @egil
    Ecco, il brindisi con gassosa mi pare perfetto :)

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  9. @MP
    Andarsene credo che gli convenga, rischia davvero il carcere.

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  10. fermo restando che voto a sinistra, che mi sta bene un cambio della guardia, ma l'unico ad aver vinto pare purtroppo soltanto il sistema.

    il PD costituirebbe l'alternativa? chi, D'Alema, Fassino, Vendola, Bindi e Bersani sarebbero homines novi?

    e poi diciamolo, B. non ha inventato nulla: si è solo servito - maldestramente - del peggio di quanti prima di lui hanno creato abusato.

    senza dimenticare che i suoi avversari - la cordata de l'Espresso - utilizzano i suoi stessi strumenti di offesa e di propaganda,anche più sottilmente culturali;

    un paio di natiche te le trovi sbattute in prima pagina da Chi come da Repubblica;

    e non scordiamo neppure che delle malefatte di un Prodi o un Ciampi o di un Draghi ne scottiamo ancora oggi le nefande conseguenze, a distanza di anni;

    Cartabaggiana
    estatesammartino.splinder.com

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