Alcune osservazioni sull’uccisione di Bin Laden.
La cosa che più mi ha colpito, è stata la reazione entusiasta dei giovani americani, che si sono riversati spontaneamente nelle strade, con le bandiere USA e scandendo appunto “iu es ei”. Ciò la dice lunga sullo spirito nazionale negli USA e sulla capacità di questo popolo di coltivare una vendetta “fredda”, festeggiando la rivincita sull’odiato nemico a distanza di ben dieci anni. Magari avrebbero fatto bene a conoscere qualche circostanza in più su quei fatti prima di questa esplosione incontrollata di entusiasmo popolare. Naturalmente, trovo tutto questo inquietante.
Come si può spiegare la decisione del governo USA, come risulta dalle dichiarazioni ufficiali, di disfarsi in mare così rapidamente del cadavere? La motivazione ufficiale è l’impossibilità di trovare un luogo dove piazzarlo perché possibile sede di pellegrinaggi. Nel mio piccolo, io un’idea la trovo subito, e non capisco perché alle menti geniali dell’amministrazione USA sia sfuggito: piazzarlo in una base militare USA, possibilmente su un’isola pressoché inaccessibile. Tanto per fare un esempio concreto, le isole Marshall credo sarebbero state del tutto idonee. Ciò avrebbe consentito di impedire i pellegrinaggi, e permettere a visitatori selezionati di potere accedere al cadavere e poterne documentarne l’identità.
Ora, vorrei evitare di fare un discorso sul complottismo, argomento che ho già affrontato in passato, ma sono profondamente convinto che la pretesa di costituire un sistema realmente democratico confligge evidentemente spesso con le esigenze del potere, e quindi sembra ovvio prevedere che i complotti esistano, che certi eventi debbano svolgersi dietro le quinte, dando in pasto a noi una versione falsa, seppure magari verosimile.
In ogni caso, chi è che suscita il sorgere di ipotesi complottiste, se non proprio gli USA stessi disfacendosi in maniera così istantanea dei resti di Bin Laden? Una possibile ipotesi complottista, evidentemente priva di riscontri di fatto, potrebbe essere non tanto che Bin Laden sia ancora vivo, ma che la sua uccisione sia avvenuta da tempo, e venga falsamente datata all’oggi.
Anche la sede del blitz ha qualcosa di inquietante: come è possibile che egli si trovasse in stretta prossimità alla sede dell’Accademia militare pakistana? Si dice che ciò sia dovuto a complicità ad altissimo livello nell’amministrazione pakistana. Naturalmente, tale ipotesi è del tutto verosimile, avrebbe una sua logica. Tuttavia, perché escludere che il Pakistan si sia solo prestato a una recita USA, quella costituita da un falso blitz, mentre al contrario Bin Laden era già stato ucciso, e viene tirato fuori adesso per motivare la scelta di attuare la exit-strategy dall’Afghanistan, al momento in cui gli USA hanno definitivamente maturato di imboccarla? Io sono cioè, sulla base soltanto di deduzioni credo logiche, per l’ipotesi della postdatazione.
Sarebbe infatti bene ricordare che la motivazione iniziale della missione in Afghanistan consisteva nella cattura di Bin Laden. Per giustificare il prolungamento della missione, era quindi necessario nascondere la sua eventuale cattura già avvenuta. Soltanto quando l’amministrazione aveva già deciso per l’exit-strategy, l’uccisione poteva essere esibita. A margine, vorrei anche ricordare che recentemente sono avvenute grandi avvicendamenti all’interno dell’amministrazione USA: non appare logico correlare questi due eventi, supponendo che Obama abbia scelto i collaboratori adatti per attuare la exit-strategy?
Veramente non so cosa pensare, caro Vincenzo. In questi anni ho sempre creduto che Bin Laden fosse già morto.
RispondiEliminaMa, come ho letto da qualche parte, qui la Storia assomiglia sempre più alla fantascienza.
Ciao e buona giornata,
Lara
Ma sì, anche così può essere la scelta furba e paziente degli americani di uscirsene da quella guerra. Che sia morto tre giorni o anni fa non cambia la sostanza delle cose: i complottisti della Cia dovevano eliminarlo, dopo averlo foraggiato e istruito, per il bel tipo aveva molte cose da dire, che adesso non dirà più. Gli americani sono i gendarmi del mondo, è bene non dimenticarlo.
RispondiEliminaGli States sono ancora i gendarmi del mondo?
RispondiEliminaEgill
@Lara
RispondiEliminaSe ci pensiamo, come spiegare che abbiano mostrato una foto contraffatta (l'hanno ammesso ufficialmente), se non perchè il cadavere doveva essere datato da tempo?
@Riverinflood
RispondiEliminaPerò bisognerebbe prima capire chi realmente comanda a questo mondo, perchè mi pare che Obama ne abbia dovuto ingoiare di rospi, e la grande finanza ha recentemente messo sotto accusa lo stesso bilancio USA. Come ho scritto più di una volta, gli USA come struttura statuale ci mettono certo il braccio, le forze armate più forti del mondo, ma la testa, il comando si è già da tempo trasferito nelle sale riservate delle grandi istituzioni finanziarie. Non cogliere questo aspetto peculiare dei nostri giorni, la messa in crisi cioè della sovranità nazionale, rischia di lasciarci con metodi di analisi non adeguati al presente stato delle cose.
@Egill
RispondiEliminaNon mi pare una definizione adeguata, come ho scritto in risposta a Riverinflood.
Io non so chi comanda a questo mondo, sicuramente la Cia e il Mossad interferiscono molto, gestendo anche le nostre opinioni e le nostre appartenenze ideologiche. Gli Usa hanno sempre dimostrato con i fatti di essere il gendarme del mondo, [vecchio slogan della sinistra di 20-30 anni fa]; io li ritengo ancora tali, anche se con qualche distinguo. A parte la Cina, verso la quale nutrono veri timori e non solo da un punto di vista economico, tutte le altre potenze occidentali, ivi compresa la Russia, si muovo solo dopo che si sono mossi gli americani.
RispondiEliminaI rospi che ha ingoiato Obama sono rospi che ben gli stanno, visto che lui è uno manovrato dalla grande finanza che è quello che muove i fili del mondo, che si relaziona con altri della finanza mondiale. Obama ha solo fatto con Bin Laden, che secondo me, era già morto da un bel pezzo, ciò che Sarlozy ha deciso di fare con Gheddafi. Obama, premio Nobel per la Pace, primo nero presidente, eccetera. Il Nobel perché gli si legittima la possibilità di giustificare gli intervento militari [magari dimenticandosi di Gaza], il colore della pelle perché dimostra che non è il colore della pelle che rende insensibili agli gnomi della grande finanza. Noi, piccoli uomini, in tutto questo, non siamo niente. Anche se vorremmo trasformare questo mondo in un mondo migliore [magari con una delle tante rivoluzioni che si sono spese e perse nella storia]. Ciao.
Non è adeguata a cosa?
RispondiEliminaEgill
a)Un presidente USA,che deve dimostrare al mondo
RispondiEliminache non è nero e mostra parenti bianchi-
b)" "USA che esibisce al mondo certificato di nascita per sancire che è stata
regolare la candidatura a Casa Bianca-
Non ha chiuso Guantanamo,come promesso-E poi Bin
Laden-
c)Tanto consenso per i poveri americani che credono e dunque sarà rieletto- Osama Bin Laden
addestrato dalla CIA ad un certo punto esaurita
la sua missione viene ucciso da chi?E' la nostra
mente che stanno uccidendo.E per concludere USA
hanno smesso da un pezzo di essere il gendarme del mondo-L'elezione di Obama ne è la prova- E la Francia che parte ha adesso-E la Russia silente-L'America non rappresenta ciò che era prima-Chi la nuova super potenza.Si manifesterà-
Egill
Anche in Italia c'è gente che manifesta a favore di Berlusconi, credo che a manifestare in america fossero più o meno lo stesso genere di persone, certo con tutti i distinguo, ma siamo lì
RispondiElimina