domenica 17 aprile 2011

IL GOLPE ISTITUZIONALE COME NUOVO ESITO DEI REGIMI DEMOCRATICI

Ma se il premier, invece di Berlusconi, fosse Provenzano, potrebbe sostenere qualcosa realmente differente da lui per difendersi dai rigori della legge? Qui, di fronte a platee, magari prezzolate, ma in ogni caso inebetite, un vecchio ormai preda delle sue ossessioni travestite da barzellette, sta celebrando la morte dello stato.
Basta quindi un unico potente più o meno psicotico, più o meno coinvolto in truffe varie, per mettere in crisi il sistema democratico? Certamente c'è di fronte il complesso di una classe dirigente inetta e collusa, prigioniera dei suoi meccanismi di autodifesa ed autoperpetuazione infinita, ma qualcosa che non va nella stessa struttura istituzionale dev'esserci.
Non credo di esagerare nel considerare quello che va costruendosi e che ieri ha trovato una sua accelerazione, un golpe condotto senza violare le regole formali: e questo è allora possibile? Come può un sistema istituzionale non possedere gli strumenti adeguati a garantire la propria difesa dal primo potente golpista che segue le regole formali?
Non si può a questo punto evitare di considerare il parlamento nella sua composizione attuale come un organismo non più democratico, senza legittimazione sostanziale a rappresentare la nazione. Possiamo almeno andare a nuove elezioni? Vorrà Napolitano sciogliere le camere oggi stesso senza più tergiversare?

15 commenti:

  1. Penso queste cose da un sacco di tempo, e tu hai trovato le parole perfette per esprimerle. E oggi questo delirio è ancora più evidente: come è possibile condannare i manifesti contro i magistrati e al contempo fare orecchie da mercante nei confronti del premier che esprime lo stesso concetto in forma, se possibile, ancora più violenta? Cosa deve ancora succedere?

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  2. Il punto è che se le scioglie e indice elezioni, ma senza poter impedire a "quel" soggetto di parteciparvi, "quel" soggetto le vincerà a mani basse, grazie a quei cretini inferiori telelobotomizzati che sono oggi, in stragrande maggioranza, gli italiani, un popolo che, tanto per dirne una, permette a "quel" soggetto di farsi forte della parola Famiglia. FAMIGLIA!!
    Il golpe, nel senso televisivo-piduistico, c'è già stato da un pezzo, e ormai a costui non servono neanche più ipocriti sotterfugi: può chiamare a raccolta la sua plebe imbecille dicendo apertamente il motivo per cui ha bisogno di loro!

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  3. Per fortuna gli strumenti adeguati in realtà ci sono, Presidenza della Repubblica, Corte Costituzionale. Se noti le leggi tipo Lodo Alfano non sono poi passate, dichiarate incostituzionali, ed è probabile che anche alcuni punti della prescrizione breve facciano la stessa fine. Il problema sono i tempi, lenti se rapportati alla situazione attuale in cui viviamo, in cui fatti di pochi mesi fa ci appaiono già sorpassati, e in cui il berlu affina le sue armi di propaganda, ripetendo mantra falsi o comunque a suo uso e consumo.
    E' una battaglia sfiancante, ma trovo difficile che B. ne esca vincitore senza violare le regole. Ci va pazienza, ma finirà nella polvere.

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  4. Rouge sei un ottimista come me-vorrei ricordare
    che il presidente della republica ad oggi occupa
    ruolo decorativo.Niente scontri istituzionali dice
    G.Napolitano,cosa dovrebbe significare in un momento come questo? Prendiamola allegramente in un posto preciso del corpo umano che l'educazione
    mi impedisce di segnalare?
    Egill

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  5. @Alessandro
    Il problema reale, come già dissi in un precedente post alcuni mesi fa, sono questi parlamentari, sempre pronti ad identificare il proprio ruolo come copertura palese delle esigenze del loro capo e padrone: a costoro, non riconosco alcuna dignità, e spero che un giorno possano pagare per il loro indegno comportamento, di fatto golpista, in quanto hanno del tutto dismesso il loro dovere di rappresentare il loro paese.
    Per parte mia, l'elenco di tali personaggi lo riterrò bene in evidenza per tempi più propizi.

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  6. @Zio Scriba
    Che ci sia un deficit di democrazia in questo paese da lungo tempo, lo penso anch'io, ed anzi credo che ciò sia stato creato da tutto il ceto politico, aldilà degli schieramenti: nel precedente post, dicevo appunto che la causa di tutto ciò che ci ritroviamo oggi va imputato a questa caduta complessiva della politica. Rimane il fatto che mai come oggi c'è un clima scopertamente golpista.
    Rimango comunque un po' più ottimista di te sull'esito di eventuali elezioni, la figura di Berlusconi si è un po' consumata, ha perso qualche punto percentuale di consenso. Tutti i sondaggi dicono che le due coalizioni opposte differiscono nei consensi di frazioni percentuali. D'altras parte, gli indecisi sono troppi perchè i consensi espressi possano davvero dirci qualcosa di preciso sull'esito possibile.

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  7. @Rouge
    Le cose non sono messe così bene come tu le descrivi. Ad esempio, un costituzionalista diceva che la legge sulla prescrizione breve potrà essere impugnata soltanto per la difformità di trattamento tra incensurati e recidivi. In caso di pronunciamento in questo senso della Consulta però, non verrebbe annullata la prescrizione breve per chi l'ha avuta dalla legge, ma si dovrà piuttosto generalizzarla a tutti, e quindi anche ai recidivi. In questo caso insomma, sembrerebbe non ci sia modo di annullare gli effetti della legge., e secondo me il tutto è stato organizzato dai legali del premier proprio intenzionalmente.

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  8. @Egill
    Non sono d'accordo che il ruolo di Capo dello Stato sia decorativo, il problema mi pare piuttosto la persona che attualmente lo ricopre, che nella sua vita ha sempre evitato di stare sopra le righe, ha sempre preferito collocarsi in seconda fila: la mossa vincente in una società come la nostra dove bisogna non urtare nessuno per potere avere successo.

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  9. Qui per adesso c'è un'unica cosa da fare. Cercare con tutte le nostre forze di far perdere a Berlusconi Milano, alle prossime amministrative. Poi voglio vedere.

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  10. Un commento veloce, anche se il tuo post meriterebbe invece il contrario, ma il tempo che ho a disposizione è davvero poco.
    Credo soprattutto che il problema dlle democrazie moderne sia la mancanza di partecipazione, quindi di controllo, da parte dei soggetti votanti, quindi di tutti.
    Altro limite nostro è che cambiamo spesso regole che apparentemente sembrano innoque e che invece fanno parte della fragile impalcatura degli stati democratici. Mi riferisco alla non possibilità di esprimere preferenze alle elezioni dando quindi la possibilità a pochi di scegliersi il parlamento, come infatti accade.
    ecco allora che i parlamentari diventano per forza di cose dei "neo-assunti" e pure precari, i quali farebbero qualsiasi cosa pur di mantenere il proprio posto.
    Piccole regole che cambiate che inficiano il senso della democrazia e permettono varchi a chiunque voglia destabilizzare una società democratica.
    A questo aggiungiamo che la nostra di democrazia era ancora incompiuta, nono stante una carta costituzionale degna del miglio paese democratico, ecco quindi come si spiega, in parte, il senso del tuo bel post.
    Ciao e complimenti
    Lorenzo

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  11. Scusa gli errori ortografici..e non solo, ma la fretta.....
    Lorenzo

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  12. Sgomenta per il fatto che Berlusconi continui impunemente , nel suo delirio quotidiano, ad attaccare, per distruggerle, le istituzioni del nostro Paese, mi chiedo perchè al punto in cui siamo, in un atto di estrema protesta, non solo i deputati dell'opposizione non si dimettano, ma anche lo stesso presidente Napolitano, se ha davvero a cuore le sorti dell'Italia, non faccia qualcosa di clamoroso o sciogliendo le Camere o dando lui stesso le dimissioni dopo aver detto con chiarezza al popolo che siamo in mano ad un dittatore! Così non si può più andare avanti, bisogna che chi ha un minimo di potere di farlo lo utilizzi per far capire agli italiani come stanno veramente le cose, e visto che Napolitano è stimato ed ha molto seguito, si prenda la responsabilità di salvare lui il nostro Paese!

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  13. @Alberto
    Credo anch'io che le amministrative di Milano assumono ormai un valore decisivo. Mi auguro soltanto che l'onda inverti la sua direzione, come questa città ha tante volte fatto in passato, e certo la popolarità della Moratti non mi sembra così in buona salute.

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  14. @Lorenzo
    La vergognosa legge elettorale che il centrosinistra non ha avuto la capacità ed evito di dire la voglia di cambiare quando poteva, gioca certo un ruolo importante, ma mi chiedo perchè tanti parlamentari che per il loro ruolo dirigente non avrebbero motivo di temere la non rielezione si comportino tanto da schiavi.
    La legge elettorale c'ha certo messo di suo, ma il problema purtroppo è di carattere generale, un problema culturale della società italiana temo.

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  15. Cara Ornella, brutti tempi, e crtedo che Napolitano "obtorto collo" qualcosa sarà costretto a fare: speriamo per il meglio :)

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