giovedì 7 aprile 2011

CHE BRUTTA LA PRIMA PAGINA DEL MANIFESTO DI OGGI!

Devo dire che la prima pagina de “Il Manifesto” di stamani non mi è affatto piaciuta. Mi pare mescoli impropriamente elementi che sarebbe stato saggio, ma forse anche corretto, tenere ben separati.

I tragici eventi delle prime ore di ieri con l’inabissarsi dell’imbarcazione coi numerosi profughi libici sono stati mescolati con la nota e pornografica frase di Bossi, e fin qui questo accostamento ci stava, lo trovo appropriato, con l’espressione “effetti collaterali”.

Badate, io trovo giusto stigmatizzare in sé l’espressione “effetti collaterali”, cioè il tentativo da parte di chi è intervenuto in Libia di depotenziare le conseguenze tragiche della guerra che si protrae in quelle terre.

No, la mia obiezione riguarda l’applicazione di questa espressione. Se i redattori di questo quotidiano avessero accostato questa espressione all’immagine dei civili trucidati dalle incursioni aeree, allora tale accostamento sarebbe stato perfettamente appropriato, del tutto giustificato. Qui però, l’accostamento viene fatto, e secondo me in maniera scorretta, con il naufragio.

Cosa in sostanza sottintende questo accostamento? Che questi poveri profughi avessero affrontato questa pericolosa traversata a causa delle incursioni aeree. Su questo occorre allora riflettere per fare un po’ di chiarezza. Davvero crediamo che senza l’intervento occidentale non ci sarebbero stati tentativi disperati di fuga da quel paese? Secondo me, questa è una tesi errata. Vorrei ricordare che prima ancora che il primo bombardiere francese si sollevasse verso i cieli della Libia, si registrava già un esodo di dimensioni immani verso i confini tunisini, ed anche lì si erano verificate le prime morti di profughi.

C’è in sostanza a mio parere il solito equivoco di fondo: la guerra in Libia preesisteva all’intervento aereo, e quelli tra noi che ritengono questa situazione, per quanto tragica, comunque migliore di un non intervento, non lo fanno certo perché sono così stupidi da non comprendere i vili interessi occidentali nella vicenda, ma perché riconoscono che i morti per eventi bellici c’erano già prima. Se come io percepisco gli eventi, ai morti per l’intervento di ricostituzione della sua autorità da parte di Gheddafi si sono sostituiti i morti per i bombardamenti da parte dei “volenterosi”, non rimane che giudicare i fatti sulla base di ciò che potrà venire fuori da questi tragici eventi, se si apriranno prospettive nuove in un mondo dominato da un gruppo affaristico-mafioso che mette a rischio la stessa sopravvivenza dell’umanità.

Pertanto, riportare con tanta evidenza un accostamento improprio tra esodo dei libici ed “effetti collaterali”, con l’aggravante così di confondere l’opinione leghista con quella di Sarkozy, come se si trattasse della stessa opinione, è un’operazione scorretta e che va stigmatizzata.

Da "Il Manifesto" potrebbro anche rispondere che l'espressione "effetti collaterali" si riferisse soltanto alle parole di Bossi, ma anche in questo caso la confusione sarebbe stata inevitabile per come finora l'espressione è stata utilizzata.

5 commenti:

  1. oppure "effetti" degli accordi...
    ma comunque, solo dopo l'inizio della guerra hanno cominciato ad esserci morti massicce in mare; ne sono stati ritrovati alcuni, partiti due settimane fa, crivellati di colpi: anche loro erano somali ed eritrei, partiti da Tripoli... era a questi che si riferiva il signor B quando diceva che scappavano dalle galere? (quelle costruite dalla stessa Italia, dopo gli accordi con Gheddafi)
    da qualsiasi parte la si guardi, è la dimostrazione che sono degli assassini, tutti quanti!

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  2. Morti in mare, oppure in chi sa quali galere, oppure nelle zone desertiche del confine con la Tunisia: comunque morti nell'indifferenza del mondo.

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  3. Diciamo una cposa però, che comunque la situazione libica ha aumentato il flusso, perchè scappano tutti da tutto, forse in questo caso si può parlare di effetti collaterali, questo è quello che io capisco dal titolo ovviamente.
    Un caro saluto

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  4. @Luce
    Carissima, ma è proprio questo che non condivido, che cioè i profughi siano stati causati dall'intervento della NATO. I fatti mostrano che ben prima di questo intervento i profughi c'erano già, anche se allora si muovevano via terra, come documentato dall'esodo verso il confine tunisino. Via mare li riscontriamo solo ora perchè si tratta di uno spostamento più complicato da realizzare, ma che si dava per scontato che dovesse prima o poi iniziare a verificarsi, già per il fatto stesso dei conflitti interni alla stessa Libia.

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  5. Ho capito meglio il tuo pensiero e mi trovi d'accordo, ma come tutte le migrazioni esse sono strumentalizzate da chi le usa a scopo propagandistico, e questo è di tutti i partiti, nessuno escluso.
    Un cordialissimo saluto sempre.

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