lunedì 14 febbraio 2011

L'OSCENA RICETTA DI SCALFARI

L’articolo di Scalfari di ieri è davvero sotto il livello di decenza, uno scritto per niente condivisibile, tranne nella prima parte, nella sostanza delle argomentazioni, ma anche scritto in uno stile proprio brutto da un uomo che ha sempre brillato invece nella capacità di esprimersi.

Cominciamo dalla frase in cui il giornalista tenta di rispondere a Vendola, un vero capolavoro. E’ una frase che riassume l’atteggiamento di tanta parte dell’Italia, inclusa in particolare l’area PD, a cui possiamo ascrivere (d’ufficio) anche lo stesso Scalfari. Vendola dunque ricordava come l’ipotesi di andare subito alle elezioni era stata introdotta nell’opposizione da tempo, ed aveva, prima di essere sposata, per lunghissimi mesi trovato un’opposizione ferma, direi implacabile, da parte di quasi tutto lo schieramento parlamentare d’opposizione (con l’eccezione, invero, di Di Pietro), ed appoggiata anche da certa stampa e da Repubblica in particolare, un quotidiano che non ha mai nascosto di volere svolgere un ruolo di leadership politica sul centrosinistra e soprattutto sul PD.

La risposta di Scalfari è (riporto testualmente) “ho scritto proprio così perché allora il contesto politico ed economico a mio avviso consigliava questa soluzione ed in questa chiave si aspettava il voto parlamentare del 14 dicembre. Ma proprio quel voto, con i suoi tre voti di differenza in favore del governo ottenuti sappiamo come, cambiò radicalmente il contesto”.

Si potrebbe ragionevolmente affermare che, anche in caso del prevalere della mozione di sfiducia, lo sbocco verso un governo di tutti era tutt’altro che scontato. Aggiungerei anzi che semmai sarebbe stato un regalo a Tremonti che avrebbe potuto ricevere l’appoggio esterno del FLI e dell’UDC, relegando ancora una volta il PD all’opposizione. Questo avvicinamento di tutte le opposizioni è presumibilmente frutto di quella sconfitta, e l’aver vinto quel giorno li avrebbe piuttosto allontanato.

Ma il punto è un altro, è il costume, questo sì tutto italico, di sfuggire alle proprie responsabilità: in Italia nessuna commette errori, e se qualcosa non va per il giusto verso è sempre il frutto delle circostanze.

D’Alema non ha perso in Puglia, perché la vittoria di Vendola è dovuta alla presentazione della Poli Bertone: fatto falso in sé, perché sommare i voti dei due oppositori è un’operazione errata, ma comunque significativo dell’abilità dei potenti d’Italia a uscirne sempre in piedi.

Anche Veltroni è stato vittima del fuoco amico, e se l’avessero lasciato lavorare, allora sì che le cose sarebbero andate per il loro verso.

E invece io dico che sarebbe un gran cosa se Scalfari, Bersani, D’Alema e tanti altri ammettessero con franchezza i loro errori. Questa vicenda di questo governo di tutti che doveva cambiare le regole, poi pensare all’emergenza economica, poi anche al conflitto d’interessi, ha fatto perdere tempo e risorse preziose all’opposizione, ne ha minato a lungo la credibilità, e solo lo stato apertamente patologico della psiche di Berlusconi permette oggi di guardare ancora con speranza al futuro.

Scalfari invece che fa? Dopo essersi frettolosamente autoassolto, detta la nuova strategia all’opposizione: un altro capolavoro di arroganza dell’area finanziaria che egli rappresenta, senza trovare o forse neanche cercare di dissimulare l’inconsistenza delle argomentazioni portate a supporto.

L’editorialista non si limita ad indicare genericamente obiettivi e linee da seguire, ma specifica tempi e modi dell’operazione, un vero diktat posto alle forze politiche da chi non ne avrebbe alcuna autorità.

Qui, io mi limiterò a riassumere l’aspetto centrale, rinviando allo stesso articolo per i particolari. Dopo avere indicato apoditticamente i promotori dell’operazione, PD ed UDC, e forse anche FLI ed API (in sostanza dopo avere. preliminarmente e senza argomentazione alcuna, escluso Di Pietro e Vendola dal novero dei promotori), egli individua questi stessi promotori come gli unici meritevoli di formare il governo, ma, nel contempo, udite udite, intimando a questi promotori di non escludere nessuno dalla maggioranza che dovrebbe sostenere questo governo. Insomma Vendola e Di Pietro coraggio, a fare i portaacqua siete sempre i benvenuti!

Io mi chiedo adesso perché un uomo che ha raggiunto numerosi traguardi nella sua vita, che ha anche raggiunto una ragguardevole età mantenendo inalterate le sue facoltà mentali, si presti ad operazioni così scopertamente furbesche e in definitiva meschine, perché utilizzi la sua penna per indicare operazioni evidentemente di parte senza neanche tentare di fornire una veste di decenza argomentativa.

Insomma, tempi pessimi. Nello stesso tempo in cui nuove forme di opposizione si manifestano nella società e nelle piazze, i soliti noti continuano a voler dettare le loro volontà, a volere mantenere le solite poltrone, a volere garantire i soliti interessi. Per questo, sono sempre più convinto che liberarsi di Berlusconi sia vano, se a lui non si accompagnano trombette e tromboni che ci martellano i timpani sia dalle comode poltrone dei giornali che dai sontuosi scranni del parlamento: vadano tutti a casa, hanno fallito sino ad appena due mesi fa, ma sono sempre pronti a fallire di nuovo e soprattutto a fare fallire noi tutti.

7 commenti:

  1. Sto seguendo con interesse le tue riflessioni di questi giorni e, devo dire, anche se sono stata da sempre un'ammiratrice di Scalfari, questa volta ha deluso anche me: ormai l'arteriosclerosi sta colpendo anche lui:)
    P:S: non capisco perchè, per inviare un commento, adesso bisogna ogni volta riscrivere nome e url
    Paola D

    RispondiElimina
  2. La risposta l'ha data lei professore,nell'ultima
    parte del suo scritto.Ho letto l'articolo e devo
    dire che mi trovo daccordo con Scalfari.Esiste
    un quacolsa di genetico non sono fenomeni nè il
    "duce" ne il "cavaliere".Troppo poco spazio per
    spiegare cosa negli italiani porta alla crezione
    di figure e periodi storici nei quali per lunghi
    anni ci si lamenta della propria creazione.Noi
    siamo Doctor Frankenstein e loro Le Creature.

    RispondiElimina
  3. Ho potuto assistere all'intervista a Grillo ad
    AnnoZero.E sono daccordo sul Tutti a Casa.Adesso
    Berlusconi è in caduta libera e divorato come
    Penteo dalle sue Baccanti.

    RispondiElimina
  4. @Paola
    Grazie dell'attenzione.
    Sulle modalità di inserimento dei commenti, non saprei cosa dirti, non ne so niente.
    Per favore, fatemi sapere se succede anche ad altri.

    RispondiElimina
  5. @Egill
    Preliminarmente, sarebbe possibile darci del tu? Grazie.
    Probabilmente per la sinteticità del commento, mi sfugge come tu sia d'accordo con Scalfari e contemporaneamente con almeno una parte delle cose che ho scritto.

    RispondiElimina
  6. il pd con bersani che tende la mano alla lega ha toccato il fondo...
    un saluto

    RispondiElimina
  7. Certamente il tu va benissimo .Grazie.Sono daccordo con la tua critica all'articolo anche
    stilisticamente.Condividevo la citazione su Kant.Sul "qualcosa di genetico" che vuole un Capo.E che, (non tutti)ci fà creare Dittatori.
    La legge naturale di J.Locke ha attecchito in parte nel nuovo mondo.Nella vecchia Europa e in Italia in patricolare,zero assoluto.Bisogna riconoscere che Hobbs aveva ragione il Leviathan .Perchè l'umanità è incapace senza questo mostro di governarsi.l'Italia ne è un esmpio.La portata dell'articolo di Scalfari è difficile da cogliere.Una contraddizione unica.

    RispondiElimina