Ieri, sul quotidiano "La stampa", due distinti articoli si sono occupati della manifestazione di domani, sostenendo tesi opposte. La Loewenthal, da perfetta liberale, è contraria alla manifestazione perchè in sostanza non crede alla dimensione sociale dell'etica. Quindi, evviva la diversità, che ci siano madri di famiglia, lavoratrici, imprenditrici, ed anche prostitute: ognuno scelga come comportarsi, perchè ogni morale individuale è ugualmente valida, come ogni colore della maglietta che indossiamo è ugualmente degno di essere indossato.
Atteggimento opposto di Gramellini, che invece sostiene la manifestazione: bisogna sfatare la tesi che passa nel mondo dell'informazione, che questi protagonisti di quanto passa per le TV corrispondano alla realtà. A questo fine, bisogna scendere in piazza a dare un'immagine concreta di quella che è la vera realtà, di come siano fatte e di cosa pensino davvero le donne in carne ed ossa.
Seppure sicuramente più vicino alla tesi di Gramellini e in favore della manifestazione, dissento sul suo ottimismo, che cioè si tratti di un problema confinato a un gruppo ristrettissimo di donne, e così noto al grande pubblico solo per motivi mediatici. Se così fosse, se non temessimo un contagio, allora non ci sarebbe quel bisogno così impellente di manifestare.
Quello che io percepisco è una situazione più complessa, e le ragazze che vedo attorno a me, e che certo non si concederebbero per denaro, pure tendono ad un uso strumentale del proprio corpo, anche se solo a livello di immagine. Un bel corpo è usato come un'arma pubblica, e ciò avviene in parte anche da parte di maschi. Si ostenta le proprie bellezze, non nel modo mirato che la conquista di un partner prevede, oppure per l'accesso a specifiche professioni che richiedano un corpo particolarmente ben fatto (attrice, modella), ma erga omnes, e ponendosi così in un atteggiamento a metà tra superiorità e ammiccamento. A me pare un modo, certo più soft, di spendere sul mercato certe fattezze che dovrebbero invece essere spese a livello privato.
Mi soffermo così tanto su un aspetto che riconosco marginale ed in sè non così pericoloso, perchè nello stesso tempo ne riconosco un'affinità ideologica con le olgettine.
Dissento invece totalmente dalla Loewenthal e con lei con tutti i liberali che, ignorando la dimensione sociale della morale, riconoscono come peccati solo i reati. Ecco, le due cose non coincidono e non devono coincidere. Ritengo giusto che la prostituzione non venga considerata reato come mille altri comportamenti che pure ritengo invece censurabili. Non solo quindi rivendico il diritto di avere una mia specifica opinione morale, ma voglio che queste mie opinioni assumano un ruolo sociale, perchè alla fine ciò che conta è soltanto l'etica collettiva, e questa esiste sempre ove esista una società. Seppure nessuno potrebbe proporre che emettere peti in pubblico venga sanzionato penalmente, ciononostante l'etica collettiva ci impedisce ugualmente simili comportamenti. Vorrebbero questi liberali che prevalesse il peto libero (in libero stato)?
NonUnaDiMeno
22 minuti fa
Fra qualche ora io e molte mie amiche scenderemo in piazza, sappi che siamo tutte 60enni, alcune delle quali hanno votato per Berlusconi,e lo facciamo con entusiasmo in difesa soprattutto delle nuove generazioni, in difesa non solo della dignità delle donne, in difesa dell'Italia intera! Spero di cuore che il nostro urlo di disgusto per come il berlusconismo sta riducendo la nostra società arrivi forte e chiaro!
RispondiEliminaPermettimi infine di dirti il mio parere circa l'aspetto esteriore delle donne. Io sono una di quelle che cura il proprio aspetto, ammetto anche d'essere vanitosa, mi piace avere un aspetto gradevole, lo faccio innanzitutto per me ma anche per chi mi circonda. Ti dirò che chi mi ha spinto più di tutti a farlo è stato proprio mio figlio che, da bambino di pochi anni, mi invitava a mettermi il rossetto anche quando stavo in casa! Ed ancor oggi gongola quando, presentandomi a qualcuno, gli fanno i complimenti per avere una "bella mamma". Perciò, curare il proprio aspetto non vuol dire per tutte voler vendere la propria merce, o anche solo strumentalizzare il proprio corpo per fini secondari, ripeto io lo considero soprattutto una forma di rispetto verso se stessi e verso chi ci deve stare accanto, in famiglia e nell'ambito lavorativo. E questo vale anche per gli uomini! Presentarsi a lavoro, uomini o donne, vestiti in modo sciatto, se non addirittura puzzando da caproni, ritengo sia per l'appunto una grave mancanza di rispetto!
cari vincenzo e ornella, già sul blog di ornella ne abbiamo scritto, e conosciamo più o meno le nostre posizioni.
RispondiEliminaperò auguro ad ornella "buona manifestazione", visto che si farà e comunque c'è anche il mio, di disgusto; mantenengo però la mia posizione di scetticismo su come è nata e su come sia già stata strumentalizzata.
ne ho discusso a lungo, in questi giorni, con amiche ed amici. devo dire che ho trovato una certa varietà di opinioni, pur essendo tutti nel campo "antiberlusconiano".
alcuni esempi, per cercare di spiegare perché la manifestazione non mi convince (sottolineando ancora una volta che non critico i partecipanti genuini, cui mi associo "in teoria").
mettiamo che la finocchiaro organizzi una manifestazione antimafia in sicilia. si parteciperebbe o no? si andrebbe solo perché si è "antisilvio", no?, visto che anche il pd siciliano è alleato dei mafiosi.
mettiamo una manifestazione sindacale organizzata dai padroni. che si fa, si va o no? no di certo, diremmo. eppure è accaduto da poco, a mirafiori: una parte del sindacato, che dovrebbe difendere i lavoratori, li ha portati in piazza contro se stessi.
prendiamo la vicenda marrazzo. non ho visto manifestazioni di sdegno per come "la politica" tratta i transessuali o le prostitute. anzi, fra i commenti del "mio mondo", il mondo della c.d. "sinistra", ho sentito di persona e letto tanti commenti sessisti e omofobi. e, inoltre, una trans è pure morta.
altro esempio: le nostre zie\mamme scese in piazze per il divorzio, l'aborto, per far sentire forte la voce del cambiamento. avevano un obiettivo, quelle manifestazioni, ed erano "condivise".
questa non mi convince non certo perché ho dei dubbi sulla bontà delle manifestanti, ci mancherebbe!, ma perché è organizzata da forze politico-mediatiche cui della donna non frega nulla, e quindi ne fa nuovamente, per l'ennesima volta, un uso strumentale.
insomma: è una manifestazione contro silvio o "per le donne"? nel primo caso, insomma, stiamo parlando di un mafioso, uno dei maggiori criminali della storia italiana del dopoguerra.. cioè, io non vedrei senso delle proporzioni.
si vuol chiedere a silvio di smetterla di fare il porco? beh, è chiaramente inutile. si vuole far presente all'opinione pubblica che silvio è un porco? l'opinione pubblica lo sa.
si vuole rivendicare quale diritto? a non essere più minacciate per strada, ad avere pari dignità sul lavoro, ecc.? sono d'accordo!
ma allora, in questo caso, silvio che c'entra? forse che il maschilismo non è assolutamente trasversale?
anni fa ho aiutati alcuni ragazzi di un centro sociale antimafia calabrese alla realizzazione di un cd contro il ponte sullo stretto.
il ponte sullo stretto è una follia. mi lessi tutti i documenti, ognuno poi si prese l'impegno di scrivere su un particolare aspetto, ecc.
alla fine, molti degli altri "temi" vennero trattati in chiave antisilvio. io pure ero antisilvio, ma il punto è: vogliamo fare un cd che illustri come il ponte sia una sciocchezza, una porcata immane, convincendo più persone possibile, o no?
se sì, cosa c'entra silvio? il ponte è "trasversale", e il c.d. centrosinistra si è opposto, negli anni, talvolta, solo nei periodi in cui c'era silvio al governo. negli altri casi, il progetto del ponte non è mai stato cassato, al più si è stesa una cortina fumogena su di esso per illudere il proprio elettorato, altre volte si è proprio dichiarato di volerlo fare.
ecco perché sono scettico su questa manifestazione.
un abbraccio ad entrambi, e comunque.. forza ornella! alla fine, visto che la manifestazione si fa, che almeno si ottenga qualcosa :D
E' sconfortante vedere che nel 2011 si senta la necessità di lanciare iniziative come queste.
RispondiEliminaCurioso poi è il fatto che le donne debbano manifestare per farsi rispettare dagli uomini, le stesse donne che crescono ed educano questi maschi (forse dobbiamo distinguere gli uomini dai maschi).
Possibile che in tutti questi anni non ci sia stata la possibilità di avvicinare realmente questi due universi?
Ma forse sono andando fuori tema....i rapporti tra gli esseri umani sono una cosa complessa che va oltre l'attualità del nostro paese.
ps: ah, riguardo il cd no ponte: aiutai i ragazzi fino alla fine, ma ritirai la mia firma. non certo perché non ero contro silvio o contro il ponte, ma perché in quel modo non si sarebbe ottenuto quanto voluto, sotto nessun aspetto. (ed inoltre, un dossier, un report, lo si scrive bene, eh!, con cifre e numeri verificati, e lì devo dire che un po' sono mancati.. ma credo sia dovuto alla diversa formazione scolastico\universitaria)
RispondiElimina@Ornella
RispondiEliminaMa difatti non mi riferivo al piacere disinteressato di piacere agli altri. Parlasvo di qualcosa forse di sfuggente, della consapevolezza di avere un bel corpo, e di utilizzarlo per ottenerne vantaggi in maniera indifferenziata. Insomma, sensazione di piacere agli altri non come fine a sè stesso, ma al contrario come dato di partenza, so di piacere e lo uso per ottenerne vantaggi. Io credo che tra le giovani sia un atteggiamento abbastanza diffuso, e d'altrta parte indirettamente confermato dalla loro tolleranza per le olgettine, come ampiamente documentato dalle indagini statistiche condotte.
@Caigo
RispondiEliminaPersonalmente, credo che nella manifestazione di oggi non ci possa essere granchè che riguardi il rapporto tra i sessi, sarebbe stravagante credere che ci sia una maggioranza di uomini che si comporti coem Berlusconi. Dirò anzi che ogi le donne dovrebbero confrontarsi con altre donne, ma mi pare che non abbiano voglia.
Io vedo una grande confusione tra le donne, perfino tra le stesse organizzatrici.
@vento piumoso
RispondiEliminaSe ho capito bene, tutte le tue riserve sono legate a chi organizza, e alla scarsa chiarezza negli obiettivi.
Sul primo punto, non posso convenire, a me importa poco chi organizza. Sul secondo invece, anche se sono d'accordo che gli obiettivi sono fumosi e la confusione sotto il cielo tanta (confermata tra l'altro dalle interviste fatte dalla Annunziata, davvero non condivisibili), eppure credo sia importante rispondere ai messaggi che provengono da Berlusconi, che considero una vera e propria offensiva culturale. Le recenti vicende di Arcore infatti costituiscono solo un tassello di una visione dei rapporti tra i sessi, esse vengono dopo le barzellette, le battute di pessimo gusto fatte alla Bindi, l'esternazione ostentata al massimo grado di vedere la donna innazitutto come oggetto sessuale. Ciò è inaccettabile, e non può essere subito in silenzio, e lo è soprattutto per le donne, non perchè sia stata colpita la loro dignità, che in verità solo esse stesse potrebbero mettere in pericolo, ma proprio come una lesione del loro sacro diritto di essere giudicate per ciò che sono in grado di fare ed indipendentemente dal loro aspetto fisico.
Proprio perchè la dignità delle donne può essere messa a rischio solo da donne, io non posso condividere l'atteggiamento di neutralità verso le olgettine, che invece andrebbero considerate come le vere nemiche del loro genere.
Questo chiamarsi fuori che tante e tanti manifestano è per me sbagliato perchè dare una risposta forte a una precisa offensiva culturale la ritengo una priorità, anche in presenza di una indubbia confusione di fondo.
Ma è proprio contro questo concetto inculcato nelle giovani d'oggi dal berlusconismo che io oggi sono scesa in piazza! Quello che sia lecito utilizzare la propria avvenenza, senza preoccuparsi d'avere competenze per poter accedere a ruoli in ambito lavorativo, qualsiasi esso sia, è il messaggio che in tutti questi anni è passato attraverso il modus operandi di Silvio Berlusconi. Ho appena finito di seguire in diretta TV, commossa alle lacrime, le manifestazioni di Roma e Milano ed oggi, come non mai, sono orgogliosa d'essere donna, perchè proprio da noi donne è partito finalmente un valido, trasversale, splendido moto di ribellione al berlusconismo. Ciao!
RispondiEliminavisto le adesioni in molte città e non solo italiane e visto l'afflusso di persone, poco importa come sono state organizzate queste manifestazioni: la voglia di dire BASTA era comune, parlavo stamattina con mio fratello che vive in germania, ero lì e appena arrivata a roma sono andata in piazza e mi diceva che ormai siamo una barzelletta per loro, anche lì non è che i telegiornali si occupino di notizie meno "frivole" di noi, ma i ministri si dimettono per scandali di dimensioni minori!!!
RispondiEliminanella mianifestazione di roma c'erano anche quelli del gruppo maschile-plurale, Stefano ha parlato dal palco per ribadire il concetto che molti maschi si interrogano e cercano di trovare nuovi linguaggi o nuovi modi di rapportarsi con le loro compagne, figlie, madri..etcc...etcc. perchè di certo non considerano le donne solo un corpo da usare o da abusare