Mi chiedo cosa mai deve accadere, quale situazione potrebbe determinare il ritiro di USA e suoi alleati dall’Afghanistan. In questi ultimi giorni, si sono verificati una serie di eventi che avrebbero dovuto causare una vera e propria ribellione dell’opinione pubblica verso questa guerra. Mi riferisco in particolare alla pubblicizzazione di documenti prodotti da chi opera sul teatro di guerra e rivolti ai comandi militari, che forse come dicono alcuni non aggiungono nulla di così nuovo rispetto a ciò che si sapeva, ma ne costituiscono comunque una conferma ufficiale. Mi riferisco anche all’ennesimo attentato a danno dei nostri militari, per cui si spendono le solite trite espressioni di cordoglio di circostanza, Nel contempo però, il governo si affretta a dichiarare che queste morti non devono influire in alcun modo sulle decisioni del nostro paese riguardo appunto alla partecipazione a questa ormai decennale guerra, che sempre più appare come impossibilitata ad avere uno sbocco positivo. Quante vite devono essere sacrificate perché l’occidente voglia porre fine a questo sterminio che coinvolge sempre più popolazione civile inerme? Mi chiedo se è possibile che governi sedicenti democratici possano tacere sulle reali motivazioni della presenza delle proprie truppe in un paese così distante ed infido. Siamo andati in Afghanistan, tanto per rinfrescarci la memoria, per catturare Bin Laden, con l’intento di compiere una missione fulminea, roba insomma di sei mesi, e siamo impantanati da quasi un decennio senza che nessuno si sia peritato di darci una motivazione alternativa di questo prolungamento delle operazioni militari. Ormai, è evidente che non è rimasta alcuna strategia alternativa a una corruzione generalizzata per convincere i talebani a smettere di combattere. Si potrà mai considerare una vittoria la fine degli attentati ottenuta comprandosi i contendenti? Ed allora, da Obama giù giù fino ai nostri governanti ormai privi di qualsiasi parvenza di autorevolezza, che compito pensano che questa presenza militare debba svolgere in Afghanistan? Sono sempre più convinto che non esiste ormai alcuna giustificazione, neanche in base ad esigenze di strategia militare, che ormai i governi nazionali, non importa quanto sia potente la nazione coinvolta, si siano sottomessi, apparentemente senza capacità di reagire, agli ordini di una cupola affaristico-mafiosa che chiede sempre più soldi, e che quindi ha bisogno di questa guerra assurda per giustificare gli ingentissimi investimenti in armamenti. C’è qualcosa di totalmente immorale in questa guerra forse come mai nella storia dell’umanità si sia mai precedentemente verificato. C’è anche una negazione delle sovranità nazionali, della negazione quindi contemporaneamente del diritto dei popoli di far valere le proprie opinioni. Nel mondo omologante dei mass media internazionali non c’è più spazio perché la capacità individuale di argomentare le proprie tesi e quindi di convincere gli altri produca effetti sulle scelte collettive, essendo ormai in balia di centri di comando potentissimi che non possono tollerare alcuna limitazione della loro determinante influenza.
sabato 31 luglio 2010
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Decisamente non lo so...
RispondiEliminaD'altronde sono appena tornato dalle vacanze
Buona domenica!
mirco
Mi meraviglia il laconico commento di mirko.
RispondiEliminaMa forse vuole dire ironicamente che è questo che pensa la maggioanza degli italiani!
Io penso che l'Italia sia "costretta" a mandare i suoi uomini, anche se ne farebbe volentieri a meno, perchè gli U.S.A. pretendono dai paesi del patto Atlantico un loro contributo, anche per dimostrare che la loro guerra è giusta e condivisa. L'Italia, poi, più di tutti gli altri paesi occidentali ha un eterno debito di riconoscenza nei confronti dell'America che ha reso possibile la sua liberazione dal Fascismo. Ecco perchè anche i governi di sinistra, chiedendo che non venisse fatta troppa pubblicità a riguardo, hanno acconsentito alle richeste americane.
RispondiEliminaVincenzo, aspetto con ansia una tua disamina circa gli avvenimenti di questi ultimi giorni. Come andrà a finire secondo te?
@Paola
RispondiEliminaMi sembra che il commento di Mirko sia una conferma della tesi del post: non si può formulare nessuna giustificazione che sia pubblicizzabile.
@Ornella
RispondiEliminaIo penso che perfino gli USA, intesi come autorità nazionale ufficiale, siano in balia di decisioni prese altrove, fosse anche da cittadini USA, ma fuori dal circolo istituzionale.
Come vedi, ho postato sulla politica interna :)