martedì 14 aprile 2009

L'IMPUTATO BERTOLASO

E dagli addosso a Santoro! Io, che non amo certo Santoro, che senza dubbio tende a fare il ducetto nel suo programma, vorrei però che da Fini in giù si rispetti la regola che ogni critica dev’essere circostanziata e adeguatamente motivata: senza queste condizioni preliminari minime, la critica diventa accusa gratuita e quindi tendenzialmente calunniosa.
Adesso, farò il “Santoro” della situazione e criticherò io sua eminenza Bertolaso l’intoccabile. Prima però mi tocca ricordare ai distratti che la protezione civile non è, come qualcuno potrebbe credere, un’organizzazione il cui scopo si esaurisca nell’affrontare le emergenze e le catastrofi: la protezione civile ha una funzione essenzialmente preventiva, deve garantire che la gestione del territorio sia adeguata a che le occasioni di emergenza siano minimizzate, e che i danni causati da eventuali inevitabili catastrofi siano minimi.
La protezione civile, che naturalmente vediamo all’opera solo in tali terribili evenienze, in realtà è un’organizzazione stabile che lavora, o dovrebbe lavorare con continuità. Per capire quindi se lavora bene, dovremmo verificare se il territorio del nostro paese non è esposto, per cause dipendenti dall’attività antropica, a situazioni di emergenza. Non voglio esprimere un giudizio complessivo, visto che non ho né la competenza, né dati sufficienti, ma sarebbe bene che qualcuno, magari come organismo collettivo, con competenze multidisciplinari, prima o poi lo facesse: organizzare contro-organismi con funzioni di controllo, tra l’altro sarebbe un compito specifico di qualunque opposizione seria. Registro soltanto che basta un evento precipitativi un po’ più consistente della media perché si verifichino frane e smottamenti di ogni tipo.
Qui invece, mi occuperò specificamente del terremoto de L’Aquila.
Prima domanda: c’erano motivi obiettivi per ritenere possibile o forse perfino probabile che si verificasse un sisma con danni così gravi? Mi pare di sì, e non credo che neanche il team de “Il Giornale” avrebbe il coraggio di contestarlo. La questione di Giuliani preferisco tenerla fuori, perché, indipendentemente dalle sue previsioni, uno sciame sismico che si protrae per un periodo così lungo costituisce già da sé un segnale che le autorità interessate non avrebbero dovuto ignorare. Su Giuliani, vorrei solo aggiungere che Bertolaso, se fosse una persona seria, non solo dovrebbe ritirare la denuncia, ma dovrebbe chiedere scusa. Qui, nessuna autorità scientifica può contestare che Giuliani è andato più vicino a quanto poi accaduto di quanto ci abbia azzeccato Bertolaso: questo è un fatto, il resto, anche moltissime chiacchere sui blogs, sono solo parole in libertà.
Dico che non aggiungo nulla di più su Giuliani, e quindi neanche che L’Aquila andasse evacuata: se non avevamo l’ora e il luogo esatto, non sono in grado di stabilire quali iniziative di questo tipo potessero essere intraprese.
Riassumendo, non accuso Bertolaso di non avere evacuato la città, questo che lo stabilisca chi ha maggiore competenza e conoscenza dei fatti di me.
Rimane però la questione che Santoro sollevava, e cioè del perché non siano state approntate quelle misure preliminari non così complesse come l’evacuazione, ma la semplice messa a punto degli spazi da destinare alle tendopoli, del perché alla popolazione non siano state date istruzioni su cosa fare in caso di una scossa più forte, insomma tutto ciò che avrebbe richiesto un impegno minimo, e avrebbe probabilmente salvato qualche vita in più. A queste obiezioni, che, essendo supportate da prove certe non possono essere contestate, si risponde dicendo che però le operazioni post, quelle per affrontare un’emergenza già in atto, sono state condotte benissimo: strano modo di dialogare, io parlo di A e tu mi rispondi parlando di B.
Se in questo nostro strano paese avessimo una classe dirigente che fosse in grado di parlare e di considerare i fatti per quelli che sono, invece di sfuggire, rifugiandosi su aspetti che più ci fanno comodo, allora sì che questa sarebbe una classe dirigente degna di questo nome.

22 commenti:

  1. Faccio un commento breve solo perché è inutile che ripeta quanto tu hai esposto in maniera esaustiva: sono completamente d'accordo con te. Mi chiedo solo quanti e quali affari ci siano in ballo in questo nostro Stato che noi neppure sospettiamo, quali interessi, connivenze, soldi che fanno marciare le nostre esistenze sul filo del rasoio solo per dare stabilità a un gruppetto di ricchi mafiosi.

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  2. Hai centrato il punto : piani di evacuazione e prevenzione. Sulla prevenzione , si sa , si stanno spargendo fiumi di parole, ma il succo è che in italia esistono decreti con mille e mille proroghe per la messa a punto di edifici a norma di quelle leggi che ci sono e ci sono sempre state in un paese così a rischio naturale, non è che non esistano...ma si sa che la emergenza ad oltranza è molto più lucrosa che una messa in regola definitiva. Per quanto riguarda piani di evacuazione, esistono solo per gli edifici pubblici mentre per l'evacuazione di case private non è approntato nulla e si è mai vista una prova di evacuazione di questo genere finora. Mi sono letta quasi tutto il sito della prot. Civile, e di evacuazione di intere popolazioni non si parla, solo di prevenzione.Su Santoro non mi pronuncio perchè non l'ho visto, e comunque è quella di ogni volta che la dx si incazzi con la trasmissione. Meglio .

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  3. Cos'altro aggiungere? Sono d'accordissimo.

    Ciao Vincenzo,
    Lara

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  4. D'accordo sulle linee generali del tuo ragionamento. Lo scontro (inutile per i terremotati, ma in fin dei conti per tutti, compresi i protagonisti) sta nel decidere a quale regime questo terremoto debba sottostare. Perché, comunque, è dventato un terremoto di regime, e ciò nuoce a tutti, con i terremotati in primis.

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  5. Paole sante, Vincenzo. Concordo assolutamente che andava fatta prevenzione prima, predisponendo dei precisi piani su come istruire le persone nel caso l'evento sisma si fosse manifestato.
    Riguardo alle risposte della classe dirigente, mi viene in mente una vignetta di P.V. che ho postato il 27 marzo...
    Saluti!

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  6. Finalmente! Sembra una cosa semplice: la cosa centrale si racchiudeva nella Pianificazione, ma come dici tu...

    "strano modo di dialogare, io parlo di A e tu mi rispondi parlando di B."
    Hai fatto centro. Proprio questo succede da anni nel dibattito pubblico. E'una strategia che la potente task force arcoriana ha messo in atto e mi sembra abbia contaminato il "ragionare" del cittadino-spettatore. Lo stesso sta succedendo nella polemica in atto su Santoro:

    Si ripete con dosi massicce che Santoro ha offeso i volontari della protezione civile e speculato sui morti e basta. Non si argomenta, non si fanno esempi, non si danno spiegazioni delle proprie critiche, si ripete la stessa affermazione in continuazione affinchè sia ripetuta senza permettere il “ragionamento”. L’ho riscontrato troppe volte in discussioni varie, tu dici, ad esempio, sull ponte sullo stretto sembra che architetti giapponesi e non solo hanno dimostrato che è pericoloso realizzarlo per le condizioni del territorio ecc. e la risposta è : “è che tu sei contro berlusconi, allora diciamo no a tutto e siamo l’ultimo paese del mondo e allora a Napoli l’immondizia bassolino che ha fatto? se non era per Berlusconi...allora mi viene la voglia che il ponte lo facciano così mi ci vado a buttare!

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  7. il punto è proprio la classe dirigente: ma c'è stata, in italia, una classe dirigente che non abbia fatto acqua da tutte le parti, qualche volta?
    un saluto

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  8. Ragionamento lineare che sottoscrivo...nulla da aggiungere...

    Buona serata!

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  9. @Luz
    La commistione di tipo mafioso è purtroppo complessa: tiene assieme un po' tutti i poteri, da quelli politic a quelli economici, ma anche gli altri poteri, di certo, non si tirano indietro. E' questa complessità che rende questi poteri più forti.

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  10. @Aleph
    Prevenzione è un termine piuttosto vasto, e nella fattispecie include qualunque operazione che preceda gli eventi calamitosi. Lasciando adesso perdere l'aspetto più importante, ma anche quello che coinvolge più competenze e più difficile da gestire (costruire secondo criteri antisismici e controllare periodicamente lo stato degli edifici), rimane comunque il problema dell'educazione a tali eventi, comprese le eservcitazioni di evacuazione e quindi la definizione delle zone di raccolta. D'altra parte, tali zone devono essere permanentemente organizzate, nel senso che dev'essere agevole raggiungerle, e allacci di ogni tipo devono essere predisposti per tempo. Mi pare che almeno per questi due aspetti, la protezione civile non si sia dimostarata all'altezza.

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  11. @Lara
    Grazie per avermi voluto confermare il tuo consenso.

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  12. @Riverinflood
    Se ho capito bene, tu dici che c'è in corso unna politicizzazione del terremoto, e che questo possa nuocere alle stesse vittime: se nopn ho frainteso, mi pare del tutto condivisibile

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  13. @Angelo azzurro
    Essì, sono d'accordo: ricordo quella gustosissima vignetta, che ho pure commentato, e che mi pare illustri perfettamente ciò che lamento nel mio post.

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  14. @Marus
    Il punto è che per osservatori e cittadini disattenti, questa tattica paga. Ricordo che hanno dalla loro parte tanta più potenza comunicativa tramite TV e giornali, che i loro messaggi diventano martellanti, e per tante, troppe persone, l'unico messaggio informativo davvero ricevuto.

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  15. @maria rosa rossini
    Come te, anch'io credo che alla fine lì è il problema e da lì si debba ripartire, siamo in completo accordo.

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  16. @ilpoeta
    Grazie della visita e del consenso!

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  17. Vorrei solo ribadire ciò che ho scritto in un'altro commento. L'accusa di faziosità nei confronti di Annozero è semplicemente un'arma di distrazione di massa. Il nervo rimasto scoperto è stato dall'inizio della trasmissione dove neanche troppo velatamente si parlava di ricostruzione

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  18. @loris
    Grazie per avere specificato quest'aspetto, che io avevo trascurato, perchè il mio post è centrato sulle responsabilità della protezione civile. Credo anche io che, come tu dici nei tuoi ultimi post, il vuoto mentale abbondi nell'aria che genericamente indichiamo come sinistra. Questa condizione però, a sua volta, pone il problema di che significhi essere un dirigente politico... senza capacità di elaborazione e proposta.

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  19. Leggervi tutti è rasserenante per la mia mente. Guardatevi intorno mentre fate la spesa, mentre andate a prendere i vostri figli, mentre vi sdraiate su un prato in un giorno festivo. Queste uomini, donne, famiglie intorno davvero hanno mai visto una puntata di anno zero? Qualcuno conosce l'operato della protezione civile? Qualcuno si interessa di politica e società? E' su queste persone che agisce la nostra classe dirigente. Se si continua a ripetere loro che Santoro attacca la protezione civile, che in questo momento è vissuta con un angelo sceso in terra, questi uomini, queste donne, alla terza, quarta martellata, forse prima, cederanno. Più mi confronto con gli altri più mi deprimo. Meno male che c'è il mondo virtuale, insieme siamo una potenza, purtroppo siamo sparsi sul territorio e visti individualmente, anche se guerreggiamo, se ci difendiamo, se motiviamo, ammettiamolo, agli occhi dei più siamo visti come dei reazionari, dei pazzi, dei perdenti. Oggi non sono positiva, fatemi cambiare idea, ve ne sarei grata

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  20. @olioesale
    Oggi sono proprio alterato da questa guerra alla verità riguardo al terremoto che viene portata avanti dall'attuale maggioranza.
    Qui, in questo misero paese, si è deciso che le argomentazioni sono superflue, anzi sono proprio dannose, basta urlare più forte degli altri. E' altresì chiaro che se possiedi tre TV e ne condizioni come premier altre tre, senza considerare vari quotidiani e settimanali, ne hai di megafoni per urlare a tuo piacimento. Ti confesso che io credo alle avanguardie, e cioè che gruppi minoritari possano portare avanti progetti politici assolutamente impopolari nell'attualità, coltivandoli accuratamente per un futuro sperabilmente non troppo lontano. Bisogna però mantenere la mente lucida, e farlo collettivamente aiuta molto.

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  21. @Gio
    Siccome ho scritto tanto sull'altro tuo commento, ti dico solo ciao, sperando che me lo perdoni.

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  22. Sono completamente d'accordo con i contenuti del post, per cui non aggiungo altro. Solo una cosa:

    "strano modo di dialogare, io parlo di A e tu mi rispondi parlando di B."

    Purtroppo questa tattica è molto efficace e ottiene consensi, anche perché la maggior parte delle persone ragiona in base a schemi prefissati e rigidi: o di qua o di là, o a destra o a sinistra. Ecco che allora una parte di italiani sarà ora felicissima degli attacchi a Santoro, a prescindere dai reali contenuti della sua trasmissione.
    Preciso che io non sono una fan di Santoro; tuttavia, in questo caso specifico, mi sembra che ci sia un accanimento finalizzato ad altri scopi.

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