Chi ancora pochi giorni fa sosteneva che lo scontro tra Renzi e UE 
fosse fittizio, ora è sistemato. Spero che adesso anche costoro si siano
 convinti del loro madornale errore. 
Ciò che sta succedendo è che 
alcuni paesi UE si stanno organizzando per creare la loro zona Schengen,
 una Schengen in versione ridotta. Si parla di bilanci, ma in questo 
momento la questione reale è questa. 
Si tratta come è evidente di una questione dirompente in particolare sotto due differenti punti di vista...
 
Un primo aspetto riguarda l'aspetto apparentemente simbolico, ma che 
tuttavia ha effetti molto concreti, quello di definire un nucleo più 
europeo del resto dei paesi UE, quelli che vengono lasciati fuori. In 
questo modo, si crea surrettiziamente un'alleanza di ferro che si 
candida oggettivamente a governare l'intera UE, lasciando un ruolo 
marginale ai paesi che restano fuori da questa mini-zona Schengen. 
L'Italia che pure è stato uno dei paesi fondatori del MEC, che ha quindi
 partecipato attivamente all'intera costruzione europea sin dall'inizio 
(ricordiamo che il trattato di costituzione del MEC è stato stipulato a 
Messina), che inoltre rappresenta il terzo paese per dimensione e per 
importanza economica dell'intera UE, si troverebbe quindi clamorosamente
 declassata, come si trattasse dell'ultima arrivata. 
Il secondo 
aspetto ha a che fare col problema delle migrazioni, un tema che come 
sappiamo è estremamente caldo e in linea di principio irrisolvibile. 
Grecia ed italia, per la loro collocazione geografica, si trovano ad 
essere in prima linea, in quanto sono questi due i quasi esclusivi paesi
 di prima destinazione dei migranti, da quando le migrazioni non partono
 più dall'Africa nord-occidentale, per concentrarsi più ad oriente dove 
ci sono i teatri di guerra, ed anche dove si è aggiunto un flusso di 
provenienza asiatica, fin dal lontano Afghanistan. 
Finora, l'Italia
 ha potuto affrontare questo problema da "finto tonto", mostrandosi 
ospitale anche verso i cosiddetti migranti per motivi economici, ma in 
realtà fidando sulle preferenze dei migranti che in regime di Schengen, 
allontanandosi dai centri di identificazione, si dirigevano verso i 
valichi di confine, raggiungendo così agevolmente gli altri paesi della 
UE. Facevamo, come si dice con un'espressione volgare, i froci col culo 
degli altri, ospitali quel poco che bastava perchè i migranti 
volontariamente si allontanassero dall'Italia. 
Immaginiamo adesso 
cosa succederebbe se al confine con la Francia e con l'Austria venisse 
ripristinato il confine vero e proprio. I controlli di frontiera 
avrebbero la conseguenza di far respingere i migranti alle frontiere, e 
costoro si troverebbero intrappolati loro malgrado in Italia: pensate 
che se ne tornerebbero a casa loro? Non lo credo proprio, presto, ci 
troveremmo una concentrazione di migranti così alta, che sorgerebbero 
enormi problemi di ordine pubblico. 
Renzi può fare lo smargiasso, 
dicendo che mentre i burocrati del punto percentuale fanno i loro 
calcoli, noi salviamo vite umane, ma se si realizzasse davvero questa 
mini-Schengen, avremmo problemi enormi che fino ad oggi non abbiamo 
sperimentato perchè i migranti scappavano via dall'Italia prima ancora 
di arrivarci. 
Inizia quindi adesso l'età adulta, in cui i problemi 
vengono valutati per quello che sono, nella crudezza del loro impatto, 
chiudendo l'epoca della facile ospitalità fittizia, del chiudere gli 
occhi di fronte alal falsa ospitalità, alla delega ad altri paesi a fare
 le schifezze che volevano, pur di allontanare da noi i migranti e 
l'ingrato compito di contenerne il flusso. 
Pensare che un paese come
 l'Italia, con una disoccupazione giovanile galoppante che ormai supera 
nettamente la metà dei giovani, possa accogliere masse di gente che 
cerca un lavoro e che deve trovare un lavoro come mezzo minimale di 
integrazione, è una follia allo stato puro. Ciò che molti anche qui su 
fb non colgono è che il punto non sta trovare risorse per farli 
sopravvivere. Con fatica, un piatto ed un letto si può trovare a molte 
persone ancora, ma temo che non ci si renda conto dell'impatto sociale 
del loro arrivo. Stiamo parlando di persone nel pieno del loro vigore 
vitale: come si può pensare di confinarli in un alloggio nutrendoli e 
lasciandoli in ozio totale? E come è possibile anche soltanto immaginare
 di dargli un lavoro se non siamo in grado ormai da quasi un decennio di
 darlo ai nostri figli? 
Mi sembra l'atteggiamento di mettere la 
polvere sotto il tappeto, o di ammassare carte in un cassetto pensando 
così di avere letto quei fogli, dimenticando che i nodi verranno 
comunque al pettine. 
Credo insomma che sia l'ora di prepararci 
ad affrontare la fine dell'unione europea. Aggiungo che come temevo ci 
stiamo arrivando nel peggiore dei modi, con una polemica Farncia-Italia 
che ha raggiunto livelli mai sentiti prima d'ora probabilmente dalla fine
 della guerra. Dobbiamo quindi attrezzarci nel migliore dei modi per 
ripristinare la nostra sovranità e ridare senso al termine 
"cittadinanza", che definisce un dentro ed un fuori. I doveri verso ogni
 uomo rimangono immutati, ma deve essere chiaro che chi gode della 
cittadinanza, deve ricevere una speciale protezione.
 
 
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