martedì 2 febbraio 2016

L'ETA' ADULTA DELL'ITALIA FUORI DALLA UE

Chi ancora pochi giorni fa sosteneva che lo scontro tra Renzi e UE fosse fittizio, ora è sistemato. Spero che adesso anche costoro si siano convinti del loro madornale errore.

Ciò che sta succedendo è che alcuni paesi UE si stanno organizzando per creare la loro zona Schengen, una Schengen in versione ridotta. Si parla di bilanci, ma in questo momento la questione reale è questa. 

Si tratta come è evidente di una questione dirompente in particolare sotto due differenti punti di vista...

Un primo aspetto riguarda l'aspetto apparentemente simbolico, ma che tuttavia ha effetti molto concreti, quello di definire un nucleo più europeo del resto dei paesi UE, quelli che vengono lasciati fuori. In questo modo, si crea surrettiziamente un'alleanza di ferro che si candida oggettivamente a governare l'intera UE, lasciando un ruolo marginale ai paesi che restano fuori da questa mini-zona Schengen.

L'Italia che pure è stato uno dei paesi fondatori del MEC, che ha quindi partecipato attivamente all'intera costruzione europea sin dall'inizio (ricordiamo che il trattato di costituzione del MEC è stato stipulato a Messina), che inoltre rappresenta il terzo paese per dimensione e per importanza economica dell'intera UE, si troverebbe quindi clamorosamente declassata, come si trattasse dell'ultima arrivata. 

Il secondo aspetto ha a che fare col problema delle migrazioni, un tema che come sappiamo è estremamente caldo e in linea di principio irrisolvibile.
Grecia ed italia, per la loro collocazione geografica, si trovano ad essere in prima linea, in quanto sono questi due i quasi esclusivi paesi di prima destinazione dei migranti, da quando le migrazioni non partono più dall'Africa nord-occidentale, per concentrarsi più ad oriente dove ci sono i teatri di guerra, ed anche dove si è aggiunto un flusso di provenienza asiatica, fin dal lontano Afghanistan.

Finora, l'Italia ha potuto affrontare questo problema da "finto tonto", mostrandosi ospitale anche verso i cosiddetti migranti per motivi economici, ma in realtà fidando sulle preferenze dei migranti che in regime di Schengen, allontanandosi dai centri di identificazione, si dirigevano verso i valichi di confine, raggiungendo così agevolmente gli altri paesi della UE. Facevamo, come si dice con un'espressione volgare, i froci col culo degli altri, ospitali quel poco che bastava perchè i migranti volontariamente si allontanassero dall'Italia. 

Immaginiamo adesso cosa succederebbe se al confine con la Francia e con l'Austria venisse ripristinato il confine vero e proprio. I controlli di frontiera avrebbero la conseguenza di far respingere i migranti alle frontiere, e costoro si troverebbero intrappolati loro malgrado in Italia: pensate che se ne tornerebbero a casa loro? Non lo credo proprio, presto, ci troveremmo una concentrazione di migranti così alta, che sorgerebbero enormi problemi di ordine pubblico.
Renzi può fare lo smargiasso, dicendo che mentre i burocrati del punto percentuale fanno i loro calcoli, noi salviamo vite umane, ma se si realizzasse davvero questa mini-Schengen, avremmo problemi enormi che fino ad oggi non abbiamo sperimentato perchè i migranti scappavano via dall'Italia prima ancora di arrivarci.

Inizia quindi adesso l'età adulta, in cui i problemi vengono valutati per quello che sono, nella crudezza del loro impatto, chiudendo l'epoca della facile ospitalità fittizia, del chiudere gli occhi di fronte alal falsa ospitalità, alla delega ad altri paesi a fare le schifezze che volevano, pur di allontanare da noi i migranti e l'ingrato compito di contenerne il flusso.

Pensare che un paese come l'Italia, con una disoccupazione giovanile galoppante che ormai supera nettamente la metà dei giovani, possa accogliere masse di gente che cerca un lavoro e che deve trovare un lavoro come mezzo minimale di integrazione, è una follia allo stato puro. Ciò che molti anche qui su fb non colgono è che il punto non sta trovare risorse per farli sopravvivere. Con fatica, un piatto ed un letto si può trovare a molte persone ancora, ma temo che non ci si renda conto dell'impatto sociale del loro arrivo. Stiamo parlando di persone nel pieno del loro vigore vitale: come si può pensare di confinarli in un alloggio nutrendoli e lasciandoli in ozio totale? E come è possibile anche soltanto immaginare di dargli un lavoro se non siamo in grado ormai da quasi un decennio di darlo ai nostri figli?
Mi sembra l'atteggiamento di mettere la polvere sotto il tappeto, o di ammassare carte in un cassetto pensando così di avere letto quei fogli, dimenticando che i nodi verranno comunque al pettine. 

Credo insomma che sia l'ora di prepararci ad affrontare la fine dell'unione europea. Aggiungo che come temevo ci stiamo arrivando nel peggiore dei modi, con una polemica Farncia-Italia che ha raggiunto livelli mai sentiti prima d'ora probabilmente dalla fine della guerra. Dobbiamo quindi attrezzarci nel migliore dei modi per ripristinare la nostra sovranità e ridare senso al termine "cittadinanza", che definisce un dentro ed un fuori. I doveri verso ogni uomo rimangono immutati, ma deve essere chiaro che chi gode della cittadinanza, deve ricevere una speciale protezione.

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