sabato 2 agosto 2014

IL LUNGO PROFONDO SONNO DELL'OCCIDENTE

Italiani, europei ed occidentali in genere, sembrano vivere in un mondo incantato, incapaci di rendersi conto della realtà in cui sono immersi...

Ad esempio, malgrado i miei sforzi, vedo che l'argomento riguardante i tragici sviluppi della situazione in Ucraina non suscita alcun interesse.
Si potrebbe credere che ciò derivi dall'impresentabilità di Putin, e quindi dalla difficoltà di criticare sino in fondo le scelte occidentali su quello scenario per timore di risultare sbilanciati verso amicizie in sè abbastanza infrequentabili. Faccio tuttavia presente che questa crisi per le potenze che coinvolge e per la continuazione dell'attività militare in corso risulta la più grave almeno da trentanni a questa parte.
In verità, questa disattenzione non deriva da questioni di questo tipo, ma si tratta di un sonno generale che ha colpito queste nazioni, lasciando in definitiva che un ristretto gruppo di potere possa fare quello che vuole senza dovere rispondere al proprio polo in nazioni formalmente democratiche.
Consideriamo a questo scopo la situazione in medio-oriente. Il conflitto tra Israele ed Hamas gode di una grande attenzione sulla scena mediatica, molto più degli eventi in ucraina (a mio parere, mi pare si tratti di un fatto paradossale soprattutto per noi europei che stiamo sperimentando dopo tanti anni un nuovo conflitto armato nel cuore dell'europa). Eppure, vi chiedo chi di voi sa che gli USA hanno aperto le porte di due loro arsenali ad Israele che era rimasto a corto di un tipo particolare di proiettili, ed in sostanza gli USA giocano un ruolo attivo di partecipazione allo sterminio di civili a Gaza. Credo che pochi di voi ne siano informati, perchè i nostri giornali e le nostre TV sono in tutt'altre faccende affaccendati per occuparsi di questi fatti.
La cosa va ancora oltre. Su fb, sono intervenuto su una discussione in corso proprio su questo conflitto, e che aveva finito per occuparsi dell'eventualità che gli stati occidentali potessero imporre sanzioni ad Israele. Ebbene, non ho ricevuto neanche uno straccio di replica, il mio intervento ha finito per portare alla conclusione della discussione.
La cosa è ben strana, perchè si voleva lì capire lo schieramento che gli USA avevano asunto su questo conflitto. Il fornire proprio nel corso dlelo stesso conflitto aramenti a una delle aprti, non può che configurare un aperto schierasi da quella parte, e quindi era una risposta abbastanza netta in questa direzione, ma chi lì partecipava al dibattito aveva già concluso, apaprentemente volendo deliberatamente ignorare questi fatti.

Meglio dormire insomma, questa è la situazione in cui vivamo: che speranze abbiamo di far finire questo esproprio dlele nostre risorse economiche da parte del sistema bancario in via di fallimento? Evidentemente nessuna, le banche lo sanno molto bene. 
E l'alba è ancora tanto lontana...

4 commenti:

  1. Sulla tragedia dei massacri compiuti dagli israeliani (un fatto) non si parla solo perchè in Italia dicono governa la sinistra (la chiamano così). Ci fosse un governo diverso in piazza e sui giornali ci sarebbero i soliti filo-qualcosa a fingere di lagnarsi (fingere dato che in realtà, come è oggi visibile, non gli frega nulla). Hanno colto un momento storico preciso, in cui la telestampa serva può scrivere di altro per tenere occupati gli ultimi affezionati (in Italia intorno al 40% ma non sono aggiornato).
    In quanto all'esproprio, è il solito ritornello: io son troppo piccolo, non conto nulla, ho un sacco d'impegni, deve occuparsene chi di dovere e poi, appunto, devo anche dormire. Chissà che quando mi sveglio trovo tutto a posto. Del resto, non è andata sempre così fino ad oggi?

    RispondiElimina
  2. Ma il punto Aldo, è che sarebbe bene che la gente capisse che non si può permettere di fregarsene, che ognuno di noi suo malgrado è coinvolto sino al collo. E questo vale per il medio-oriente, ma vale ancora di più per l'Ucraina, dove si tocca il massimo di distrazione masochistica degli occidentali.

    RispondiElimina
  3. Vero. E' il punto. Tuttavia i risultati degli sforzi per aiutare a comprendere si vedono. Cosa si potrebbe fare che non sia già stato fatto?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si dovrebbe capovolgere il pensiero dominante, e questo richiede la costituzione di un partito di militanti che abbiano la voglia e la capacità di esprimere una egemonia nei luoghi dove vivono, e che quindi siano riconosciuti come esponenti politici di riferimento.
      Sono convinto che ci siano elaborazioni di un nuovo tipo di pensiero che vadano ulteriormente approfondite e messe a punto, come sono egualmente convinto che la gente abbia tanta voglia di lottare contro questa situazione, e che ciò che manchi sia proprio questa fascia di militanti che abbiano voglia di confrontarsi con nuove teorie e si sentano parte di questo progetto politico collettivo.

      Elimina