giovedì 20 ottobre 2011

NOMINA VERTICE BANCA D'ITALIA, OVVERO COME DARE IL PEGGIO DI SE'

Oggi propongo un giochino, prendendo spunto dalla vicenda della nomina del nuovo Governatore della Banca d’Italia.

Il giochino è stabilire chi si sta comportando peggio nella vicenda (di meglio è ovviamente impossibile parlarne, tutti i protagonisti si sono impegnati con grande successo a dare il peggio di sé).

Intanto chi sono i protagonisti?

Berlusconi naturalmente, Sarkozy, Bini Smaghi, Tremonti e Bossi. Forse, qualcuno ha omesso di intervenire in maniera adeguatamente incisiva (parlo di Napolitano), ma qui lo terrei fuori, tanto gli altri lo surclassano.

Partiamo da Bossi che aveva solo una cosa degna da fare, tacere, visto che sull’argomento non ha competenza alcuna. Ebbene, per questo figuro, per questo vecchio che non vuole mollare finchè non avrà curato gli interessi familiari, il criterio dovrebbe essere il luogo di nascita. Per lui, Grilli è il più adatto perché, udite udite, è nato a Milano: qui siamo proprio al delirio totale!

Segue Tremonti, che, anch’egli, non dovrebbe avere voce alcuna in capitolo, ed invece è impegnato strenuamente a difendere un suo stretto collaboratore: dopo Milanese, dubito dei collaboratori di Tremonti a prescindere! Eppoi, la motivazione, che la Banca d’Italia sia una dependance del Ministero dell’economia: a parte tutto, se fosse Grilli il nuovo governatore, egli sarebbe in ottimi rapporti col ministro dell’economia pro-tempore, ma perché dovrebbe esserlo con un nuovo ministro?

Abbiamo poi Bini Smaghi che evidentemente non disdegna di sgomitare a tutta forza. Non so come e chi l’abbia designato nel direttorio della BCE, ma che tizietto è se minaccia di non dimettersi se non lo nominano governatore? Pensate che solida struttura morale, come potremmo mai fidarci di simili personaggi?

Anche Sarkozy non scherza in quanto a sensibilità istituzionale. Si potrà discutere del regolamento in cui il Presidente della BCE finisce con lo svolgere un doppio ruolo: da una parte una che dev’essere super partes, quella di Presidente, dall’altra rappresentare iul proprio paese nel direttorio, una stupidata in cui sono caduti i fini progettatori della struttura dell’Unione Europea. In ogni caso, Sarkozy non può neanche lui sgomitare scompostamente, gli interessi della Francia troveranno espressione comunque nella BCE, anzi mi pare che di questi tempi solo la Francia e la Germania sembrano avere voce in un capitolo che riguarderebbe un gruppo di paesi ben più numeroso. Così, eghli attenta palesemente all’autonomia dei mebri del direttorio della BCE, nel momento in cui urla a Bini Smaghi di sloggiare. Se ne rende conto? Secondo me, sì, ma questi governanti moderni non hanno il senso istituzionale che sarebbe loro richiesto.

Infine Berlusconi che riassume in sé ogni tipo di contrapposizione, di conflitti con risvolti istituzionali. Questo vecchio è riuscito a mettersi ed a metterci in un pasticcio tremendo, rinviando agli ultimi giorni la scelta del nuovo governatore. Se era orientato a nominare Saccomanni, che gode della stima e del consenso interno ala Banca d’Italia e, suppongo, anche di quella di Napolitano, Berlusconi avrebbe dovuto fare esattamente il contrario di quanto ha fatto, e cioè fare la nomina precocemente. Ciò avrebbe lasciato l’0onere di trovare una via d’uscita agli altri attori, e in queste condizioni Bini Smaghi alla fine si sarebbe dimesso anche garantendogli una nomina meno impegnativa e prestigiosa.

Insomma, votate pure il protagonista peggiore della vicenda, c’è solo l’imbarazzo della scelta.

2 commenti:

  1. Il berlu, senza dubbio. Si sta divertendo un mondo a tenere il Paese sotto scacco. Starà pensando che prima di andarsene deve trascinarci tutti quanto più in basso possibile

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  2. Manco a dirlo: BERLUSCONI! Pur di liberarsi di Draghi ( temuto quale possibile candidato premier in caso di governo tecnico), Berlusconi per ottenere il consenso della Francia ha promesso a Sarkozy che Bini Smaghi avrebbe dato le dimissioni ( ovviamente a Bini Smaghi per convincerlo a dare le dimissioni aveva promesso la nomina a governatore), il tutto fatto con la solita arroganza del "ghe pensi mi", in base alla quale ritiene che anche gli affari di Stato vadano trattati come quelli delle sue aziende. Ma aveva fatto male i conti, perchè gli si son messi di traverso per l'appunto Bossi e Tremonti, ma soprattutto la Banca d'Italia ( spalleggiata da Napolitano) che molto probabilmente avrebbe dato un parere negativo alla nomina di un "esterno", creando un incidente istituzionale di non poco conto. E secondo me Napolitano deve averglielo detto chiaramente, ecco perchè poi si è arrivati alla nomina di Visco. E a proposito di Visco, godo da morire al pensiero che sia napoletano d.o.c., alla faccia di Bossi! :-D
    Ciao, Ornella
    P.S. Ci scommetti che pur di non incontrare Sarkozy, che lo cazzierà a dovere, e la Merkel, che se le si presenta davanti lo sputa in faccia, Berlusconi troverà qualche scusa per non andare agli incontri internazionali della prossima settimana?

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