Non era questo il post che avrei voluto scrivere oggi, ma sono stato sgradevolmente colpito da come la stampa titola sugli avvenimenti di ieri in ambito europeo.
Quindi, secondo “La Repubblica”, l’Europa ha lanciato un ultimatum a Berlusconi? Interessante questa versione, che sarebbe bene approfondire.
Innanzitutto, in che senso sarebbe Berlusconi il soggetto che subisce l’ultimatum: si ipotizzano punizioni corporali, o danni patrimoniali a suo carico personale? O cospirano per ucciderlo, non so sarebbe bene che il Direttore Ezio Mauro chiarisse questi aspetti.
Perché a me, guarda caso, sembra invece che l’ultimatum riguardi l’Italia, che le minacce, qualunque esse siano, siano rivolte al nostro paese, ch ci può rimettere non è Berlusconi, ma tutti quanti noi. Poiché a Repubblica non si saranno improvvisamente istupiditi, dobbiamo supporre che un titolo così assolutamente mendace rispetto ai fatti, trovi giustificazione in un tentativo di renderci complici di Sarkozy e della Merkel: tutti gli Italiani che sono contro Berlusconi, dovrebbero sentirsi alleati di questi due grandi statisti (sic!).
Secondo me, la Repubblica dovrebbe rettificare, dovrebbe fare pubblica ammenda di questo vergognoso modo di riportare gli avvenimenti, al di fuori di ogni etica professionale dei giornalisti: sempre più giù questo quotidiano, un giorno qualcuno dovrà ricostruire di quanto questo gruppo di potere abbia influenzato l’Italia.
Eppoi, rimane ancora da chiarire in cosa consista questo famoso ultimatum. Per me, è solo un urlo di disperazione, perché la verità nuda e cruda è che, come è sempre da mondo e mondo, il creditore non ha alcun potere su un grosso debitore: qualunque danno gli voglia fare, sarà trascinato nella vicenda risultando anch’egli pesantemente danneggiato. In verità, l’unico potere non sta nel suo ruolo di creditore, ma, quando c’è, nella forza e nella minaccia di usarla. Non è ciò che fanno gli strozzini? Mandano i loro scagnozzi a terrorizzare il debitore, fino ad esercitare violenza fisica su lui stesso o sui suoi più stretti familiari. Nel caso degli stati, è il ricorso alla guerra, che d’altra parte è quasi sempre dovuta ad interessi economici di vario tipo.
Io invece vorrei chiedermi se la Merkel sia meglio di Berlusconi. Magari la sera ella non si intratterrà con giovanetti, ma come cancelliere è penosa, non sa cosa sia il ruolo di statista, con le sue incertezze, i suoi colpevoli ritardi, è difatti la principale responsabile dei guai in cui l’Europa oggi si trova. Bastava dare il proprio assenso a coprire quei miserabili pochi soldi che servivano per coprire il buco greco, davvero un’inezia, e l’assalto all’Europa non sarebbe neanche iniziato, ma la Merkel aveva le elezioni regionali, e per qualche miserabile voto in più (che tra l’altro apparentemente non c’è stato), ha ritardato quel poco che ha trasformato un piccolo inghippo in una tempesta finanziaria di cui ancora non si vede la fine.
Ed anche Sarkozy non mi pare che possa esibire un grande curriculum di statista, anch’egli ripetutamente coinvolto in conflitti d’interesse vari, in una serie interminabili di contestate irregolarità. La verità è che le banche francesi sono pesantemente esposte sui titoli italiani, e lo spettro del loro fallimento si agita sulla testa di Sarkozy che prova a minacciare, ad irridere, ma in realtà ha una fifa boia della sorte propria e del suo paese, con le nuove elezioni presidenziali alle porte.
Questo servilismo della grande stampa italiana a questa classe politica europea che, aldilà di alcuni aspetti estetici, non mi sembra affatto meglio di quella italiana, questo continuare a caldeggiare le soluzioni proposte dagli USA che non risolvono nulla, e quelle che non si comprende quali siano dell’Europa è davvero il frutto di una classe dirigente che non è solo politica e che meriterebbe di essere messa alla porta, di essere quanto meno resa inoffensiva, invece che lasciata libera di gettar eveleno nelle menti già abbastanza confuse degli Italiani.
Di fronte a questi titoli, l’unica cosa che si può dire è “vergogna”.
Concordo. E aggiungo (come ho scritto in un post) che il mio metro di giudizio discrimina oggi tra chi è d'accordo e vuole applicare le misure previste dalla lettera della BCE (che esige la grecizzazione dell'Italia) e chi è contrario.
RispondiEliminaPer avere un nuovo governo telecomandato dalla nefasta trojka FMI-BCE-UE, tanto vale tenerci la porcheria che già abbiamo: NESSUNA decisione è meglio di QUELLE decisioni.
Luposelvatico.