Con la sentenza del Consiglio di Stato sembra chiusa la querelle sulle elezioni regionali. Potrebbe essere un’occasione perché questo blog si distanzi un po’ dall’attualità politica, puntando su temi più generali, di cui finisco col parlare altrove. Partirà infatti alla grande la campagna elettorale, e nei blogs prevarranno i toni polemici, cose viste e riviste, e di cui si intravedono le prime tracce, ad esempio a proposito del giudizio su Napolitano. Ci saranno appelli al voto, il boia a chi molla da una parte, e l’invito più o meno esplicito all’astensione dall’altra. Sembrerebbe che stavolta l’elemento fondamentale che influenzerà i risultati sarà la percentuale, data in crescita, dell’astensionismo degli abituali elettori del PDL. Le immagini, più delle parole, ci rinviano un premier stravolto, sempre più aggressivo, addirittura feroce. Più di qualsiasi sondaggio, questo signor B. fuori di sé più di quanto sia mai stato, senza l’abituale tendenza allo scherzo, alla voglia di mostrarsi tranquillo e sicuro, ci parlano di una difficoltà del PDL proprio quando il risultato stesso delle elezioni del 2008 sembravano preconizzare un regime difficilissimo da scalzare. Il signor B. tenterà di ribaltare questa situazione, e ciò dovrebbe farci preoccupare data la sua insensibilità democratica e il basso livello, sia intellettivo che morale del gruppetto di fedelissimi che lo circonda.
In ogni caso, tutto ciò che è avvenuto in questi due ultimi anni alla politica ed alla società italiana lasceranno conseguenze non facilmente rimarginabili. Due anni terribili in cui abbiamo avuto una crisi economica terribile: del PIL e della sua decrescita non me ne potrebbe fregare di meno, ma non posso rimanere impassibile vedendo la disoccupazione galoppante, e non oso immaginare cosa potrà avvenire se la cassa integrazione non riuscisse più a coprire e tamponare l’effetto della perdita dei posti di lavoro. Abbiamo avuto la prova provata di un premier che utilizza aerei militari per portarsi ragazzine a Villa Certosa, dove trascorrere vacanze di Natale, e le foto che sono circolate non lasciano dubbi ed ambiguità sulle attività lì programmate. Abbiamo verificato che per una donna, purchè giovane ed attraente, è possibile violare la riservatezza che ci si aspetterebbe per la dimora del premier. Gli scandali si sono succeduti a ritmo galoppante, coinvolgendo le più alte cariche della Protezione civile. Infine, il bruttissimo pasticcio delle elezioni, come dire: è ufficiale, in Italia il rispetto delle regole è un optional, preferibilmente riservato ai pirla che ancora ci credono.
Come potremo un giorno rialzarci da tutto ciò? Come potremo uscire da queste situazioni di illegalità diffusa in presenza di un’opposizione palesemente non all’altezza dei suoi compiti? Mi convinco sempre più che la gente merita di avere un’alternativa credibile anche a livello elettorale, che qualche forma di aggregazione tra persone per bene e alieni dalla religione del mercato debba realizzarsi, e che ci dovrà essere qualcuno componente di tale aggregazione che si esponga, che scommetta sulla propria elezione. La sostanziale uniformità nelle politiche concrete tra governi di centro-sinistra e centro-destra ha tarpato le ali nella aspirazione della gente ad occuparsi di politica, a ritenersi in grado di potere influenzare i modi della convivenza sociale. Chi ne è in grado, deve dare alla gente una possibilità, oppure dovremo tacere per sempre.
Tu lo sai, io un pensierino su Cucinotta for president l'ho fatto, per cui comincia ad organizzarti per le prossime politiche e vedrai che in tanti ti seguiremo. :)
RispondiEliminaIl dopo che sta per arrivare è preoccupante. Quando salterà il tappo berlusconiano (in tutti i sensi) si aprirà la cloaca e tutto il pattume che è rimasto nascosto sino ad ora sarà evidente a tutti, anche ai più distratti. Per quel che riguarda la tua domanda retorica (chi pagherà il conto?) è ovvio che lo pagheranno gli stipendiati in primis e poi i piccoli commercianti ed artigiani, le caste si salveranno come sempre.
RispondiEliminaIo spero sono che il collasso del tappo porti con sè anche la possibilità che qualcuno in gamba possa emergere a dare nuova speranza per una ricostruzione che ci attende, lenta, lunga e dura.
Speriamo, chè i danni fatti in questi ultimi 20 anni sono enormi, molto superiori a quanto possiamo immaginare, tra l'altro ci sarà pure da ricostruire un tessuto democratico che quasi non esiste più.
ciao, silvano.
Siamo davvero vicino al collasso e non so dire se ci arriveremo prima o dopo la caduta del Premier
RispondiEliminalascio un saluto speranzoso... buon tutto!
RispondiEliminamirco
@Ornella
RispondiEliminaNon si sa se trascorreranno i tre anni teorici senza elezioni, visto che potremmo avere lòe elezioni anticipate. Se però si rispettasse la scadenza teorica, sarebbe un'occasione preziosissima per prepararsi a dovere. Io sono pronto a fare la mia parte, ma come ho già detto altre volte, vedo per me un ruolo dietro le quinte. Non amo la notorietà, amo il mio anonimato, e del resto non avrei l'energia per affrontare la politica attiva: è una cosa da giovani. Guardo con un misto di sorpresa e disprezzo tutti questi vecchi che occupano il proscenio, e non ho alcuna intenzione di aggiungermi a costoro. Comunque, ti ringrazio della stima che non smetti di manifestarmi.
@Silvano
RispondiEliminaParadossalmente, proprio a causa della gravità della situazione, sono convinto che bisogna puntare in alto. Peggiore è la sistuazione di partenza, più utopia è possibile infondere nella gente.
@Daniele
RispondiEliminaPenso che la caduta del signor B. dovrebbe avvenire all'interno di un movimento di opposizione in forte crescita. Le condizioni attuali mi sembrano tristemente ben differenti.
@Mirco
RispondiEliminaGrazie del tuo saluto che ricambio affettuosamente :)