Stavolta, la rubrica tocca dedicarla al PD, che si pone al centro del dibattito politico su due differenti fronti regionali, in Puglia e in Sicilia.
Riassumiamo brevemente i fatti della Puglia. Il governatore uscente Vendola intende ricandidarsi, e in una riunione regionale di una decina di giorni fa, il PD regionale appoggia la sua ricandidatura. A questo punto, il notabile di Gallipoli, tale baffino Massimo D’Alema, interviene pesantemente sulla vicenda, tentando di imporre una candidatura interna al PD. Il grande stratega delle strategie tutte miseramente fallite, l’immagine stessa di un ceto politico tutto italico, nello stesso tempo determinato nel rimanere al centro del potere, ed irresoluto sul come governare, lancia la sua ultima idea di strategia fallimentare: di certo, la notte invece di dormire, il baffino pensa su come mettere su la strategia peggiore possibile, tanto egli sa per esperienza diretta che in Italia non si paga mai per le proprie scelte sbagliate, anzi è già un titolo di merito essere riusciti ad imporre la propria strategia, e ciò indipendentemente dai risultati conseguiti. La presente strategia sta nel coinvolgere l’UDC di Casini in una trama di alleanze, proprio a partire dalle candidature alle prossime elezioni regionali. Questa strategia appare così irresistibile a baffino, che egli non considera minimamente i modi effettivi con cui Casini si atteggia. Egli ha già deciso di allearsi col PDL in Lazio sul nome della Pollastrini, esercita cioè in pieno il ruolo di battitore libero, o se preferite a tattica dei due forni. In Puglia poi, Casini probabilmente si chiamerà fuori se Vendola persevererà sulla propria candidatura, per evitare l’inevitabile tracollo che seguirebbe ad avere entrambe le candidature di Vendola ed Emiliano, un altro degli strani personaggi politici di questa nostra repubblica, che ancora qualche settimana fa sosteneva che non si sarebbe mai dimesso da sindaco di Bari, tradendo così i propri elettori. Ora però, che strano, è pronto a candidarsi come governatore in aperta contrapposizione a Vendola. Il risultato di questa strategia dalemiana sarà con tutta evidenza di restituire al PDL il governo della Puglia, pagando tutti interi i costi di questa proterva linea di stop a un ex-governatore che ha governato bene.
In Sicilia poi, siamo in attesa del Lombardo-ter, della terza giunta regionale a guida Lombardo, con una maggioranza inedita. Starebbero in giunta, oltre al MPL dello stesso Lombardo, i PDL di Miccichè e l’unico deputato dell’Apl di Rutelli. Si tratta di un’alleanza di minoranza, ma che potrebbe contare sull’appoggio esterno del PD, che lo ha accolto nella maniera più ipocrita possibile, dicendo che è finalizzato soltanto allìapprovazione di riforme. Solito destino minoritario e perdente del PD in Sicilia, una strategia che trovo stupida, prima ancora che sbagliata.
Nel frattempo, continua il solito valzer del PD con il PDL sul tema delle riforme, contiunua la contrapposizione apparentemente insanabile tra D’Alema e Franceschini. Speriamo solo che la crisi del PD sia così profonda che costringa queste mezze calzette della politica a ritirarsi a vita privata.
La "questione pugliese" da tanto tempo ha assunto i toni dei peggiori political-thriller. Ed ogni giorno che passa anziché tornare nei binari del buon senso, deraglia sempre di più.
RispondiEliminaTi dico solo che ho cominciato a trattare la tecnica inciucista in salsa pugliese nei primi giorni di settembre. Quasi quattro mesi fa. Con un articolo (L'oro blu della Puglia) che ora fortunatamente vedo girare parecchio in rete e che descriveva gli interessi misti di D'Alema e dell'UDC nel campo dell'acquedotto pugliese e del ruolo di "inciucista inconsapevole" di Antonio Di Pietro.
Certo, si trattava di ipotesi e congetture. Ma tutte basate su dati di fatto. Ed il fatto che il fronte politico "inciucista" si stia dimostrando reale e presente ogni giorno di più, mi rincuora assai, per l'idea di aver azzeccato un pronostico molto azzardato prima ancora che avvenissero le primarie del PD e tanto altro ancora...
E articoli come questo tuo di oggi mi confortano ancora di più perché vedo quanta attenzione e lucidità traspaiano da questo genere di analisi (che tanto per cambiare condivido al mille per mille)
@Alessandro
RispondiEliminaTi ringrazio soprattutto di avere richiamato la questione, evidentemente centrale dell'acquedotto.
D'Alema è il perfetto rappresentante dei peggiori vizi italici a livello politico (e non solo): pieno di sé, frequentemente sprezzante mentre parla del nulla in un irritante politichese, chiaramente interessato a mantenere soltanto i suoi privilegi e a fare i suoi interessi. A causa di gente come lui il centrosinistra è finito alla canna del gas, e lo scrivo con dispiacere.
RispondiEliminaNon credo che persone simili abbiano la dignità per ritirarsi a vita privata.
Saluti
Invece che fare programmi seri e scegliere i candidati migliori si fanno le scarpe tra loro..... su D'Alema ho detto tutto bene Romina prima di me.
RispondiEliminaLe continue divisioni interne ai grandi partiti mi fanno pensare che l' Italia non è fatta per il bipartitismo: siamo troppo individualisti; ognuno, se potesse, creerebbe un partito personale.
RispondiEliminaMa questo secondo me è il bello della democrazia in Italia:che non siamo abbastanza conformisti per accettare le opinioni della maggioranza (di governo, di partito...) senza discutere.
Io sono per il sorteggio... unico vero strumento di democrazia
RispondiEliminaMa perchè nessuno vuole le cariche pubbliche siano sorteggiate!
Io sono pronto... tocasse a me il ministro lo farei... lo fa Carfagna perchè non potrei farlo io?
mirco
Quello del pd i npuglia è un vero e proprio golpe. Il risultato che si otterrà, infatti, sarà quello di consegnare di nuovo la regione al centro-destra.
RispondiEliminaMagari fosse solo l'acquedotto il nodo centrale...ci sono i traffici illeciti, contrabando, droga, l'ilva...
C'è bisogno di una copertura politica che evidentemente Vendola non garantisce.
Da tarantino ho apprezzato il coragigo di vendola di affrontare il governo a muso duro per la questione diossina,
quello che sta succedendo ora è davvero deprimente.
@Romina
RispondiEliminaPurtroppo, malgrado l'evidente impopolarità di simili personaggi, il loro potere si mantiene ben saldo. Ciò dimostra come esistano delle forme di connivenza nelle stanze del potere, che determinano il reale governo del nostro paese. Per questo, insisto tanto sulle responsabilità della classe dirigente, e ritengo priva di fondamento la teoria che vorrebbe che essa sia espressione di un popolo di cui sarebbe fedele immagine. La mia personale lotta contro il PD, e in particolare verso una sua specifica parte, si iscrive proprio nel tentativo di far saltare vechi equilibri di potere che sono la vera fonte dei problemi italiani: in fondo il signor B., più che esso stesso una causa, ne è piuttosto un clamoroso effetto.
@Daniele
RispondiEliminaIl paradosso di tutta la faccenda è che tantissimi sono convinti che i problemi dell'Italia starebbe nel fatto che è spaccata in due, quando il problema è esattamente l'opposto, che stanno tutti nella stessa congrega, ognuno interpretando un proprio ruolo, ma sostanzialmente tutti interessati allo status quo.
@Paola
RispondiEliminaMa dai, interpretare la politica come un problema di litigiosità caratteriale: magari si discutesse davvero!
@Mirco
RispondiEliminaNon ho ben capito se vuoi fare ciò che fa la Carfagna o semplicemente farti la Carfagna... :-D
@Gigi
RispondiEliminaGrazie del tuo contributo, certe questioni come quella della diossina che tu citi, non le ho seguite: certo, ci sono grossissimi interessi in gioco, e l'acquedotto è soltanto uno di questi.
Carissimo, da pugliese ti faccio i complimenti per l'analisi lucida di una situazione che sta degenerando
RispondiEliminaNichi il Rosso ha il merito di dare voce a chi vuole ordine e ruoli sganciati da poteri e cariche, in difesa di un'idea che ha ancora un'identità che non si vuole prestare a giochi di potere che non portano niente alla base e agli elettori, se non confusione e demotivazione.
In Puglia sta provando a migliorare le cose ma pare che in Italia, anzi al Sud, non sia possibile sperare, ma è una persona testarda e pulita, quindi mi auguro che vinca la sua battaglia.
Emiliano lo conoscevo bene come magistrato e lo apprezzavo , ma come politico è deludente.
Io non ho invece simpatia per D'Alema e il suo modo di tirare i fili di questo teatrino che è il PD, senza nè capo nè coda, tranne "L'acqua" al suo mulino.
Veltroni ci ha provato a dare una svolta intellettuale alla sinistra italiana, ma la sinistra italiana è troppo "ignorante" e queste sono le conseguenze.
Casini? Solo casini e doppi giochi, ma è democristiano ergo...
Speriamo che l'anno nuovo porti idee nuove.
Fatto il commento adesso permettimi di introdurre nella tua rubrica seria e didattica il jingle degli auguri di buon anno che affettuosamente faccio a te, ai tuoi cari e alla tua bella testa e, come si dice da noi, "tante belle cose" per il nuovo anno.
Auguri anche ai tuoi ospiti.
vedo che sei sempre impegnato con le tue rubriche settimanali,ma da tempo ho deciso di non occuparmi + di politica.Son passatta x augurare bun anno a te e fam sperando che porti a noi tutti un pò di serenità :ne abbiamo bisogno!
RispondiEliminaa presto
Lella
Vincenzo, mi sono presa una pausa dalle faccende politiche italiche per non intossicarmi ulteriormente questi giorni di feste, passo pertanto solo per augurarti uno splendido 2010, soprattutto in salute e serenità!
RispondiEliminaHai letto l'amaca di michele Serra? Sono d'accordo con entrambi, ma sono qui soprattutto per un bacione da ultimo dell'anno
RispondiEliminaPerchè, cos'altro è la politica oggi in Italia?
RispondiEliminaDegli accordi sottobanco che avvengono nelle stanze del potere, alla maggior parte di noi cittadini, non è dato sapere con certezza, ma solo intuire.
Quello che volevo dire nel mio primo commento è che l'Italia è uno dei pochi paesi in Europa, se non l'unico, in cui si discute così tanto di politica.
Non è certo così in Inghilterra, né tanto meno
in Svezia, dove i cittadini sono talmente tutelati dalla politica che non sentono certo il bisogno di parlarne così tanto.
Quì da noi invece, ascoltando un qualunque talk show, si ha l'impressione di assistere a una specie di processo del lunedì dei tempi di Aldo Biscardi: i tifosi di B. da una parte e quelli di Tonino o chi per lui dall'altra.
E poi mi piace essere a volte una voce fuori dal coro: basta con critiche distruttive a destra e a manca, ormai tutti si adeguano a queste litanie e ci abbiamo fatto l'abitudine.
Chi si sente esperto in politica dovrebbe invece individuare le alternative valide e pubblicizzare e portare avanti le persone che meritano veramente invece di adagiarsi nei soliti tran tran che qualunque quotidiano di sinistra riporta.
Così si rischia di cadere nella rassegnazione e si finisce per convincersi che tutto questo "forse" un giorno passerà.
Spero di non essere fraintesa.
Adesso che ci penso... sulla questione Carfagna
RispondiEliminain effetti sono indeciso sul da... farsi!
2010 auguri di buon anno! mirco
@Luce
RispondiEliminaAppena in tempo per ricambiare, ma con sincerità gli auguri per il 2010, anche se Dalla dice molte cose vere in "L'anno che verrà" :)
@Lella
RispondiEliminaGrazie, molto carino da parte tua: ricambio sinceramente :)
@Ornella
RispondiEliminaGrazie, sei gentilissima: ne approfitto per farti gli auguri a mia volta, speciali perchè il velo di menzogne su Niky si disperda
@Antonella
RispondiEliminaBacione ricambiato: auguroni per un grande 2010 :)
@Paola
RispondiEliminaSDtavolta permettimi di limitarmi a farti i miei più sinceri auguri per il 2010 :)
Auguri... nella speranza che falliscano i progetti per il nucleare!
RispondiEliminaVengo dalla festa. Siamo tutti più buoni. Auguri anche a te.
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