Che ribellione dentro il PD, una ribellione che non potrebbe fare paura neanche al bimbo più codardo!
In questi giorni, andrà in scena l'ennesima farsa di coloro che d'ora in poi dovremmo definire "quelli del penultimatum"...
Come si sa, il passaggio di questa settimana alla Camera della nuova infame legge elettorale rappresenta ormai l'ultima occasione per bocciarla, dopo diventerà legge e bisognerà purtroppo applicarla anche se se ne verificasse l'eventualità, l'indomani (della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale).
Ora, i derelitti del penultimatum, questi resti indigeribili dei PD ex-DS non ancora pienamente riciclati a schiavetti di Renzi, hanno trovato una nuova inedita formula per mostrare di esistere e di non incidere per niente sulle decisioni politiche.
Cosa ti hanno pensato questi geni della politica? Che voteranno contro, ma, calma, non in parlamento, no, voteranno contro nella riunione del loro gruppo.
Avete capito che coraggio da leoni? Compieranno un atto puramente simbolico, in attesa di assecondare in aula la decisione del capo. In questo modo, riescono ad essere cento o forse più, visto che su una decisione del tutto ininfluente come questa, ci sta anche Speranza ed i suoi che hanno dimostrato da tempo di essere distinguibili da Renzi esattamente come lo è Orfini, cioè in misura nulla.
Dirò di più, a mio parere, questa decisione dell'inutile voto nella riunione del gruppo è stata concordata con lo stesso Renzi, a cui fa comodo avere suoi fedelissimi che fanno finta di volersi distinguere.
Il punto fondamentale rimane che questi dell'ex-DS. quelli che chiamano il partito "la Ditta", senza rendersi conto della gravità di accostare un'impresa politica ad un'impresa economica, non ne vogliono sapere di smettere di fare politica, anche se è ormai a tutti evidente che non esiste più un loro spazio politico.
Lo spazio politico glielo dava Berlusconi, ed era costituito dall'antiberlusconismo. esistevano in quanto esisteva Berlusconi, e si giustificava la loro esistenza politica come contrappeso al protagonismo del rivale.
L'inesistenza di tale spazio comporta di conseguenza la loro impossibilità di fondare una nuova forza politica in grado di raccogliere consenso, e quindi se vogliono continuare a sedere in parlamento, hanno una sola strada, piegarsi al capo che tutto può, anche candidarli alle prossime elezioni.
Tuttavia, se riflettessero meglio, potrebbero chiedersi perchè mai dovrebbero ricevere favori da chi li ha schiacciati. A mio parere, alla fine Renzi qualcuno di loro li inserirà nelle prossime liste elettorali, mqa a quel punto farà un'opportuna selezione, scegliendo ovviamente i più stupidi e servili. Questi inserimenti gli servirebbero a mostrare all'elettorato che egli è magnanimo verso gli sconfitti e non pratica la logica dell'asso piglia tutto. del resto, il livello dell'imbambolamento mediatico è così alto, che l'elettorato si berrà anche questa.
Il risultato finale è che le riforme passeranno, ed è da qui purtroppo che saremo costretti a ripartire.
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