domenica 18 maggio 2014

PERCHE' MI ASTERRO' DAL VOTO. PRIMA PARTE

A una settimana dalle elezioni, si moltiplicano gli appelli al voto, e il web non fa eccezione.
Così, ho pensato di non fare eccezione neanche io, e quindi nel mio piccolo anch'io faccio un mio appello per gli elettori. 
Nel mio caso, tuttavia, l'invito è quello di astenersi dal voto. La cosa a qualcuno potrebbe apparire stravagante, astenersi classicamente significa non scegliere, e quindi perchè mai tifare per una mancata scelta? 

Il punto è che invece astenersi è una scelta, costituisce una precisa scelta, ed è ciò che tenterò di argomentare nel seguito. 

Il presupposto tuttavia è che ciò che ci sarebbe da votare non sia votabile da una persona sensata. Apparirà esagerato, presuntuoso, iperbolico, ma davvero considero che chiunque decida di deporre una scheda compilata nell'urna la prossima domenica, compie una scelta insensata. 

Vediamo, facciamo una rapida analisi delle liste in lizza. 

Vogliamo votare forse per la ditta Alfano-Casini? C'è qualcuno che possa trovare un motivo anche modesto di appeal in una simile lista, in questa lista di tartufi di seconda scelta, di politicanti in attesa di compiere le loro piccole, meschine furbizie da quattro soldi, barcamenandosi nei marosi di questo circo in cui in verità sono abituati a recitare la parte dei cani ammaestrati? Ma che cosa vota chi vota simili personaggi, quale visione del mondo, quale idea di società, di risoluzione dei problemi collettivi possono mai proporre simili nanetti della politica? Prima bocciatura.

Passiamo ora alla seconda. Vediamo, vogliamo votare il trio Lescani La Russa-Crosetto-Meloni? Ma costoro non erano forse strettissimi collaboratori di berlusconi, separatisi per iniziativa dello stesso Berlusconi? Lasciamo perdere l'argomento sui loro rapporti col fascismo, non mi pare in definitiva il punto fondamentale (si parla troppo di fascismi europei, sembra che li si voglia proprio evocare quando non mi pare che godano di tutta questa popolarità). Eppure, perfino in ambienti sedicenti di sinistra, e quindi in termini politici tradizionali agli antipodi, se ne parla, e sapete perchè? Perchè sono contro l'euro, ma su questo magari ci torniamo in seguito. 

C'è chi si butta sulla Lega, ignorando tutte le schifezze che vengono da questo movimento (a partire dalle questioni legate all'immigrazione), ma la lega ha assoldato tra le sue fila Claudio Borghi, uno dei divi assoluti del fronte antieuro. Rinviamo la discussione su questo aspetto che coinvolge un po' tutti i partiti. 

Andiamo ora dalla parte opposta dello schieramento politico, dove troviamo la lista Tsipras. Questa lista impersona perfettamente la confusione totale che domina incontrastata a sinistra. Vediamo, si sono messi assieme i resti sempre più funerei di quanto rimane delle piccole formazioni della sinistra, Rifondazione e SEL, nata appunto da una scissione da Rifondazione, ma ora pronti a stare nella stessa lista, senza tuttavia avere neanche accennato ad un percorso di superamento delle motivazioni che hanno a suo tempo portato alla scissione. Ci sta anche Ingroia, rimasto nel frattempo solo con i suoi familiari, e ci sta anche ALBA, quel meraviglioso movimento inventato da un gruppo di intellettuali DOC, che pretende di non guidare ALBA (ma ancora aspetto che qualcuno fuori da questo gruppo manifesti un'idea). e che ha contribuito fattivamente al disastro della lista Ingroia ed al suo insuccesso nel raggiungere il quorum. Oggi, le motivazioni sprezzanti verso i partitini non hanno proibito ad ALBA di essere della partita. Il punto centrale sulla compagine a base della lista è tuttavia un altro, ed è costituito dalla presenza di esponenti liberali, a partire dalla giornalista Barbara Spinelli. Che c'entrerà mai la Spinelli con gli altri, in cosa consiste questa alleanza così eterogenea? Ma come, la lista Tsipras è quella di più Europa, un'altra europa, ma nello stesso tempo più europa.  Qui, davvero siamo alla demenza. 
L'Europa è un'arena dove si combatte una guerra tra le differenti nazioni europee avendo l'accortezza di evitare l'uso degli eserciti. Che la guerra si combatta in un contesto non bellico, con armi potenti ma non distruttive come sono le bombe, è una cosa molto positiva ed importante. Tuttavia, esattamente quando sarebbe avvenuto che i popoli europei abbiano deciso di rinunciare alle proprie patrie individuali per formare una nuova supernazione? Si può davvero, qualcuno lo può seriamente pensare, superare una tradizione nazionale europea di svariati secoli perchè alla signora Spinelli e ai suoi accoliti piace cambiare la struttura statuale dell'europa? Ma chi può essere così mostruosamente presuntuoso da pretendere di dettare decisioni così' fondamentali a una platea di individui dell'ordine di svariate centinaia di milioni? 
Non dico, badate, che non si possa avere questo sogno nel cassetto, non nego neanche che si possa costituire una specifica organizzazione che persegua questo specifico obiettivo, ma almeno vogliamo guardare alla realtà effettuale di questa europa, di quella concretamente esistente, con le sue maggioranze politiche e con la sua struttura istituzionale? 
Mi spiace essere così diretto, ma la lista Tsipras è davvero la sede degli utili idioti, insiste nel rafforzare le strutture unioniste per saltare ad una struttura federale, e chi comanda sarà ben lieto di utilizzare questi idioti, questi analfabeti della politica per togliere ulteriori quote di sovranità alle singole nazioni. L'esperimento Tsipras costituisce un formidabile pericolo di rafforzamento di tutto ciò che in Europa c'ha soprattuto negli ultimi decenni portato al disastro in cui ci troviamo, e costoro si prestano ad assecondare i loro piani.  Terza bocciatura. 

Infine, in questa prima puntata, un rapido sguardo a FI. Qui, non credo di dovere spendere troppe parole, sia perchè il mio pubblico non ha bisogno di essere motivato a non votare Berlusconi, sia perchè ormai costui è costretto a giocare un ruolo subalterno, non gode in effetti di alcuna reale autonomia, saltella qua e là dicendo tutto ed il contrario di tutto perchè deve difendere il suo impero finanziario e pertanto non deve disturbare il piano del PD che d'altra parte ha tutto l'interesse a sostenerlo quel poco che basta perchè sopravanzi Grillo, ricostituendo il giochetto dei soliti due avversari che abbiamo giocato nel passato ventennio, una commedia che ha creato i disastri in cui ci troviamo. Quarta bocciatura. 
Bene, il post è già troppo lungo, rinvio l'esame di PD e M5S alla seconda ed ultima puntata, dove trarrò anche conclusioni generali.

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