venerdì 17 agosto 2012

LA LITANIA DI MONTI, UNA NUOVA FORMA DI BUFFONATA

Che qualcuno lo fermi, che la smetta una volta per tutte col pronunciare tali buffonate, la misura è colma, e solo una stampa ormai chiaramente di regime può riportare simili dichiarazioni senza trovarne motivo di dileggio e di condanna per un simile presidente del consiglio. 
Sì, mi riferisco proprio alla frase ormai ripetuta alla nausea che suona così: " Dobbiamo conquistare la fiducia dei mercati"...

Mi chiedo come sia possibile ascoltare simili scemenze senza suscitare reazioni di sdegno, possibile che in questo paese, non esista un organo di informazione disposto a fare ciò che "La Repubblica" ha fatto nei confronti di Berlusconi? Diciamocelo francamente, le buffonate di Monti, seppure pronunciate con aria grave e pensosa, non sono meno vomitevoli di quelle pronunciate a suo tempo da Berlusconi. Cambia l'espressione del volto, cambia il tono della voce, ma alla fine sempre di buffonate si tratta, evidentemente, questi sono i premier che ci meritiamo. Vorrei almeno evitare di dovermi sopportare politicanti da strapazzo che vedono differenze sostanziali tra i due, quelli delle buffonate derivate (una specie di titoli derivati?). 
Allora, Mariuccio Monti, te lo dico spero per l'ultima volta, i mercati se ne fregano dell'affidabilità, quelli sono squali che perseguono un unico e solo scopo, quello di fare soldi. In questa specifica fase, questa tendenza si è andata ulteriormente aggravando a causa della situazione di insolvenza tecnica di questi soggetti che influenzano così fortemente il mercato. 
Oggi, questi hanno un bisogno vitale di liquidità per sostenere quella immensa massa di titoli che essi stessi hanno creato, e affossando i titoli di stato italiani, conseguono il duplice obiettivo di lucrare maggiori interessi su BTP e affini, e di creare contrasti all'intenro dell'eurozona, tentando così di mettere alle corde la Germania che assieme a un gruppo di paesi nordici, è quella che più resiste all'immissione di liquidità. 
La Merkel, assieme all'establishment tedesco, persegue ostinatamente l'obiettivo di lucrare sul pagamento degli interessi tramite uno spread elevato, e nello stesso tempo non dovere interrompere il notevole surplus di bilancia commerciale con i paesi mediterranei, cosa potrebbe chiedere di meglio? Quando la corda a cui siamo legati si stringerà, alla fine non avremo altra strada che tagliarla, e la germania abbandonerà la moneta unica dopo avere spremuto da noi tutto ciò che poteva. Per questo, le polemiche sollevate da due parlamentari tedeschi contro Draghi non rappresentano nulla se non un tentativo di costoro di mettersi in mostra, alla merkel ciò che Draghi sta facendo va benissimo, permette anzi che la nostra agonia si prolunghi ancora permettendo loro di spremerci più a fondo. 
Poco importa in tutto questo che i tedeschi non comprendano che non potendo proseguire ad avere un consistente surplus commerciale verso il mediterraneo, la Germania sarà contagiata dalla nostra stessa malattia, perchè nessun paese europeo potrà mai competere con la Cina, e d'altra parte rifiutare di contribuire ad alimentare la liquidità globale, finirà con  l'affrettare il momento del redde rationem, del fallimento globale. 
Allora, o Monti è un mentecatto, o, come è più probabile, vuole dire che noi dobbiamo conquistare la fiducia dei tedeschi, in modo che costoro si rendano disponibili a permettere alla BCE di acquistare i nostri titoli. 
Anche in questo caso, la missione sembra disperata, perchè la Germania non ha tutti i torti a preferire l'uovo oggi che la gallina domani. 
L'importante è che Monti la finisca con questa litania dei mercati, sarebbe come fare del proprio nemico e del proprio carnefice un santo da venerare. Alla fine, quando qualcuno incensa il cattivo, è inevitabile concludere che questi sia suo complice.
Oggettivamente, nessun traditore della patria potrebbe fare di peggio all'Italia di un simile Presidente del Consiglio.

8 commenti:

  1. I mercati! Loro è la colpa. Così "tutti insieme" dobbiamo lottare per salvarci. Accantoniamo le divergenze (eufemismo) temporaneamente per raggiungere la salvezza. Un bel governo tuttinsieme per sconfiggere (o contenere)i mercati! Eh no, questa volta dovremo tutti fare tantissima attenzione perchè i "tuttinsieme" ci hanno portato fino qua, non posso essere la soluzione.

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    1. Scusa, ma dove avrei detto tutti assieme?
      Qui, quando si dice assieme, si dice di calarsi le braghe tutti assieme, mica di difendersi tutti assieme.
      Io dico l'opposto, facciamo fuori questi politicanti da quattro soldi, anche quelli che si nascondono dietro l'etichetta di comodo di "tecnici", ed a quel punto tentiamo di difenderci dall'esterno.
      Se come io credo la globalizzazione è il male assoluto, allora richiamarsi alla sovranità nazionale è doveroso. E non ti preoccupare, assieme non saremo mai, di gente disposta a vendersi ai cosiddetti mercati, ce ne saranno sempre a iosa: dobbiamo soltanto renderli inoffensivi.

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  2. Io sto capendo che ormai siamo in una via di non ritorno e che l'Italia, a causa del suo enorme debito pubblico, ha già perso la sua sovranità nazionale. Non abbiamo la forza di ribellarci a niente e a nessuno, siamo diventati inesorabilmente terra di conquista. Niente più potrà salvarci, ci siamo scavati la fossa con le nostre stesse mani con anni ed anni di malgoverno e con l'accettazione passiva di esso da parte del nostro popolo. Ci hanno illuso per decenni che ce la saremmo potuta cavare sempre e comunque, che saremmo sempre riusciti a tirar fuori il coniglio dal cilindro all'ultimo momento, perchè in realtà siamo superiori agli altri essendo fondamentalmente ricchi e creativi, e agli italiani è piaciuto tanto crederlo, anche se dentro di noi sapevamo bene che le cose non stavano così. Adesso ci siamo amaramente resi conto che era tutto un bluff, ma ormai è troppo tardi!

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    1. Permettimi di dirti che sbagli clamorosamente, il problema in cui ci troviamo è mondiale, ed al centro della tempesta non ci siamo nè noi nè l'europa mediterranea come a tutta prima appare, al centro ci stanno i paesi anglosassoni che hanno fatto bisboccia molto più di noi, nè intendono assolutamente smettere.
      L'Italia si potrebbe salvare se solo fossimo pronti ad accettare di essere un po' più poveri, ed isolandoci da questo mondo finanziario globale che è ormai chiaramente per chi non ha perso del tutto il senno, una gabbia di matti.
      Che ve ne sembra di un mondo in cui una qualsiasi agenzia di rating si alza la mattina e da' le pagelle agli stati, ti pare una cosa normale, non mostra con una evidenza assoluta che il mondo è impazzito?
      Usciamo dall'euro, diamo default, costruiamo un sistema protezionistico, magari con altri stati che volessero dividere la nostra sorte, e la salvezza viene raggiunta.
      Certo, se uno pensa che la felicità coincida con il possesso di un SUV o di uno yacht, allora sarà duro convincerlo che questa è la strada, ma per chi è disposto a vivere del proprio lavoro con i mezzi che la situazione consente, per costui il problema è solo liberarsi di questi pazzi criminali che hanno preso il controllo del nostro paese, e che ci ripropongono le solite ricette che non funzionano. L'ultima è del ministro Passera che vuole che scavino alla ricerca di combustibili fossili pure nel bagno di casa nostra: pazzi da legare!

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  3. Per me sarebbe facile perchè io già vivo del mio lavoro e sono stata educata a vivere addirittura al di sotto delle mie possibilità. Tutti in famiglia viviamo in maniera sobria anche se più che dignitosa, perchè a noi non interessa ostentare simboli di ricchezza. Quando parlo di un'Italia cacciatasi in una via di non ritorno ( convieni che se non avessimo il debito pubblico che abbiamo non saremmo così attaccabili) è perchè ormai facciamo parte di un ingranaggio più grande di noi e che la nostra classe politica, formata da ignoranti interessati solo al loro benessere, non è in grado di contrastare. Oggi, dopo aver scritto il commento precedente, su Class CNBC ( 507 di Sky) ho seguito un servizio in cui si illustrava un report fatto da Bank of America secondo cui, in base a delle formule matematiche, l'uscita dall'euro per l'Italia sarebbe addirittura meno negativa che per la Germania. Difatti sarebbe la Germania a venir penalizzata da un super marco, che ridurrebbe le sue esportazioni, mentre la svalutazione della lira permetterebbe all'Italia di riprendere una certa crescita. Se tutto ciò è vero e se la Germania dà credito a questo studio vedrai che farà di tutto perchè l'eurozona non si sfasci, perchè non avrebbe più i grossi vantaggi che sta traendo ora da questa situazione. A questo punto, come dici tu, l'Italia forte di questo dovrebbe far capire a tutti che è prontissima ad uscire dall'euro perchè chi crede di poter essere al sicuro, come la Germania, sarebbe molto probabilmente costretta a pagarne le conseguenze tanto quanto noi. E se la speculazione su di noi non termina, mi sono convinta anch'io che il male minore è proprio uscire dall'euro! Non possiamo continuare a vivere sotto ricatto, ma di certo per salvarci abbiamo bisogno di ben altra classe politica, ma saremmo mai in grado di averne una affidabile e responsabile?

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    1. Ornella, se ci pensi bene, in un ingranaggio ben più grande di noi siamo coinvolti sin dalla nostra nascita, basti pensare alla pochezza dei mezzi di un neonato rispetto a quelli dei suoi genitori. E' un meccanismo consueto con cui ogni civiltà si autoperpetua. Eppure, ci sono uomini che non si fanno intimidire dalle difficoltà di cambiare le cose, e ci riescono anche. In verità, anche la costruzione più poderosa ha sempre i piedi di argilla, ha sempre i suoi punti di fragilità. La forza della nostra società sta tutta in una certa ideologia, e quindi è proprio sul piano culturale che va condotta la battaglia decisiva.
      Poi, ti vorrei consigliare di diffidare di tutti i modelli matematici che possono essere stati elaborati, ciò che conta è che la Germania non intende recedere dalla sua politica, dire che domani si convincerà diventa un articolo di fede, meglio fermarsi alla constatazione dei fatti così come vengono proposti. Di fronte non ad una minaccia più o meno vaga, ma di fronte ad una decisione già assunta, la Germania farà le sue scelte, e personalmente credo che non torneranno indietro, fosse anche un errore clamoroso.
      Ancora una volta comunque, rischiamo di scambiare un effetto, la crisi dell'eurozona, con la causa (i titoli tossici), e di mancare ancora una volta l'obiettivo dell'uscita dalla crisi.

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  4. La maggior parte delle persone è abituata a vivere con quello (talvolta poco)che ha. Questo permette a quattro gatti di vivere alla grande. E' vero che il patto prevede qualche benefit (cellulari,tv,ecc)per i tanti che possono ottenere indebitandosi dai quattrogatti. Questo patto è saltato. Cionostante i quattro gatti non si rassegnano e poichè nella loro casa(Europa)abbiamo chiesto (?)di entrare e le regole le fanno loro, il cappio continua a stringersi per mantenere le loro rendite. Oggi, molti vorrebbero uscire dalla casa: a quelli che non volevano entrare da prima, si sono aggiunte persone che se ne sono convinte visti i risultati e il numero aumenta costantemente. Se la situazione è questa, il punto è come evidenziarla (alle prossime elezioni)per costringere i quattro gatti a rinnovare il patto oppure renderli innoffensivi. Quindi, prendendo spunto dalle tue ultime parole, la domanda è:come renderli innoffensivi?
    p.s.: accidenti "soltanto"? Hai detto niente

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    1. Aldo, però così anche tu rischi di sbagliare bersaglio. Dall'Europa alla fine si può uscire, ma il vero problema è difendersi in un mondo impazzito. La prima cosa da fare è proprio rendersi conto della follia che pervade il mondo, e che rende la globalizzazione una globalizzazione di follia.
      Uscire dall'euro non basta, essa dovrebbe costituire la premessa della dichiarazione di default e della costruzione di barriere doganali che consentano alla nostra notevole industria manufattiriera di sottrarsi a una competizione ormai insostenibile e distruttiva.

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