Alla fine, lì dove volevano portarci, siamo arrivati.
L'ultima dichiarazione di Monti, fumosa com'è nel suo consueto stile (stile che conosco molto bene dai miei colleghi più coinvolti nella politica accademica), risulta comunque inequivocabile nell'avere ammesso ciò che fino al giorno precedente aveva sdegnosamente rifiutato, che potrebbe darsi che un aiutino all'Europa l'Italia lo debba chiedere...
Gli ultimi andamenti dei mercati finanziari non dovrebbero lasciare dubbi su quale sia la loro dinamica, e soprattutto sembra molto significativo il forte incremento dei titoli azionari e il contemporaneo abbassamento dello spread osservato ieri.
Riassumiamo brevemente la situazione.
La grande finanza internazionale si è autocollocata in una situazione di fallimento, in quanto il suo patrimonio è in gran parte costituito da titoli bancari privi di qualsiasi valore intrinseco (i famosi titoli tossici ben rappresentati nel variegato mondo dei derivati). Per prolungare la propria agonia, deve andare a caccia di mezzi per potere fare fronte al pagamento periodico degli interessi che maturano via via su questi titoli, al rinnovo dei titoli in scadenza per potere riprendere il loro capitale facciale, e nel frattempo fare utili da distribuire ai criminali che li costituiscono e li guidano. Il loro mezzo fondamentale a disposizione sono i mercati finanziari, che tali banche utilizzano allo stesso identico modo di come uno stato belligerante usa i propri carri armati.
Essendo il fine la continuazione di questo gioco al massacro di impilare montagne gigantesche di cartaccia, la prima condizione è che gli stati creino liquidità sufficiente, anche se il livello di sufficienza, e quindi di richiesta, va aumentando costantemente nel tempo e presto sarà impossibile da realizzare.
Bene, USA e UK hanno bene assecondato questo gioco e non si sono certo sottratte alla creazione di moneta fresca, anzi è stata proprio la FED di Greenspan ad avere creato i presupposti dello scoppio della bolla del 2008 proprio attraverso un aumento vertiginoso della liquidità, quella stessa liquidità che viene invocata quasi da tutti (la voce di un premio Nobel per l'economia come Krugman si è levata a sostenere questa tesi) a partire dalla sinistra dello schieramento politico con la pretesa a mio parere incomprensibile che possa costituire la soluzione del problema (ne è stata la causa invece, traete voi stessi le conclusioni...).
Nel cercare per il mondo chi potesse creare tale liquidità, tali banche si sono incontrate con la assurda struttura della zona euro, in cui dominano da sempre i tedeschi e la loro scuola economica basata sul concetto di rigore.
E' inutile soffermarsi sulla autocontraddittorietà delle teorie tedesche, che basano tutto sulla contrazione della spesa in patria che garantisce loro un surplus commerciale con l'estero. I tedeschi dimenticano sempre che se il loro paese vuole realizzare un surplus, qualche altro deve necessariamente accumulare un deficit equivalente, e questo sistema non può tenere se non attraverso la leva del cambio: alla lunga, export ed import devono necessariamente equivalersi, se non si vuole distruggere l'economia mondiale.
Fatto sta, che sin dalla sua costituzione, l'euro si è basato sulla scommessa di tenere bassa l'inflazione (anche qui i tedeschi hanno barato perchè rispetto alla inflazione programmata del 2%, hanno realizzato inflazione attorno all'1%, un gioco sporco), e di tenere a freno i deficit dei bilanci statali. A questo fine, la creazione di moneta è stata molto contenuta, niente insomma a che vedere con i dollari stampati dalla FED dalla fine della seconda guerra mondiale in poi, un vero mare di banconote su cui galleggiamo, convinti che i dollari abbiano un grande valore, sono in realtà carta straccia anche loro. L'unica significativa eccezione è stata quella delle due emissioni di euro da parte della BCE a cavallo del 2011 e del 2012 a favore delle banche europee, per un importo complessivo vicino ai mille miliardi, una cifra di tutto rispetto, ma comunque ben lontana dall'importo di dollari stampati e che neanche si conosce con esattezza (forse per paura che si capisca quanto si tratti di cartaccia).
Questa iniziativa della BCE è stata molto gradita da questo fantomatico "mercato" (grande finanza internazionale in realtà), e ciò spiega il valore basso fino a 270 raggiunto dallo spread in marzo (altro che governo Monti e baggianate simili!), proprio perchè andava nella direzione da loro auspicata di immissione di liqudità nel sistema.
Dopo però la Bundensbank ha detto no, dopo avere rifornito la sua Deutschebank, non v'era più interesse a nuove immissioni di moneta.
I tedeschi sono come noto cocciuti, e in ogni caso hanno considerato che la continuazione dell'attuale fase con l'euro tuttora esistente, con l'attuazione di politiche di austerità nei paesi PIIGS che distrugge il mondo produttivo, era molto lucrosa per loro. Che le banche USA facessero pure il diavolo a quattro, per loro era tutta legna da mettere in cascina per periodi peggiori.
Bene, le banche USA hanno quindi attuato una tattica che mette in competizione oggettiva nell'eurozona i paesi deboli con quelli forti. Per loro, esiste un'alternativa tra due differenti ipotesi entrambe vantaggiose per loro.
La prima prevede che i tedeschi capiscono che per salvarsi devono salvare l'intera eurozona e non fanno tanto i difficili nella creazione di liquidità, l'ipotesi più lineare.
La seconda è che i tedeschi seguitino a puntare i piedi, ed allora saranno i paesi deboli a doversi piegare. Ma questi paesi non controllano i cordoni della borsa, e quindi ciò che possono fare è solo di continuare anzi ad intensificare le loro politiche di sottrazione di risorse ai loro cittadini tramite distruzione di capacità produttiva, smantellamento della spesa pubblica e dello stato sociale, e aumento della tassazione.
Ora, in base a quanto dichiarato giovedì da Draghi, sembra che possano nello stesso tempo ottenere entrambi gli obiettivi. Se un paese chiede un sostegno dall'Europa dei propri titoli, scatta una procedura che implica da una parte, una difesa della BCE che si tradurrà comunque in un modo o in un altro in creazione di liquidità, ma nello stesso tempo quel paese verrà messo sotto tutela, cioè cederà la propria sovranità a favore di organismi sovranazionali che decideranno come meglio depredarci senza dovere fare caso al consenso popolare.
La cosa è ormai chiarissima, ed è vergognoso il tentativo di tanta parte della politica e della stampa nostrana di nascondere tutto sotto il mito dell'Europa.
Si dice che se tu accetti di metterti assieme a qualcuno, è ovvio che gli devi cedere un po' del tuo potere decisionale, stiamo in Europa ed è normale che l'Europa ci dica cosa dobbiamo fare.
La menzogna si basa tutto sull'abuso del termine Europa, perchè qui io non vedo alcuna europa dei popoli, vedo una assenza degli organismi collettivi del sindacalismo europeo, vedo una latitanza indecente dei raggruppamenti politici europei che pure esistono ma non si capisce dove siano finiti. Accanto ad un parlamento dai poteri limitatissimi, nei fatti ridicolmente ridotti, tutti gli altri organismi sono costituiti con meccanismi per niente democratici. Qui, conta poco che si tratti di Europa, sistema solare, o Italia, conta quale sia il meccanismo decisionale, conta che questi stanno lì per fare gli interessi della grande finanza contro di noi. Gli esempi che fin qui abbiamo mostra con grande evidenza quale sia il disastro che lascia la guida dell'economia sotto l'egida del FMI, e non sarà diverso nel caso della BCE come non lo sarebbe anche se si trattasse della Banca d'Italia, ciò che importa è che non dobbiamo contare più niente, che siamo carne da macello.
Per questo, dobbiamo dire oggi no all'Europa, perchè si tratta non di quella sognata da Spinelli e dai grandi europeisti che c'hanno preceduto, è l'Europa dei banchieri che così possono disfarsi di quel minimo di democrazia che è rimasta nei nostri paesi.
Per questo, dobbiamo dire oggi no all'Europa, perchè si tratta non di quella sognata da Spinelli e dai grandi europeisti che c'hanno preceduto, è l'Europa dei banchieri che così possono disfarsi di quel minimo di democrazia che è rimasta nei nostri paesi.
Nessuno più nell'orizzonte delle forze parlamentari si oppone a un simile disegno, neanche Vendola che si iscrive al PD facendo finta di essere a capo di un'altra forza politica. E' il momento che la gente si organizzi in una nuova resistenza, che chi ne ha risorse e volontà indichi una strada da seguire, faccia da riferimento per l'esercito sempre più numeroso degli scontenti.
Se non organizziamo la resistenza per queste ragioni, quando mai la organizzeremo, possibile che accettiamo in silenzio di farci massacrare?
Se questa volontà degli USA che tutti devono
RispondiEliminaadeguarsi al loro sistema economico e assecondare le loro mire espansionistiche!Non finirà l'Italia come Gheddafi non c'é il petrolio-
Eg
Perchè la gente si organizzi dovrebbe avere consapevolezza e la cultura per comprendere tutte queste strategie della grande finanza internazionale! Tu dal cuor tuo l'altrui misuri e probabilmente non ti rendi conto che la quasi totalità del popolo italiano non riesce neanche a seguire i tuoi ragionamenti. E comunque molti hanno paura che l'uscita dall'euro sia un salto nel buio, ed io sono convinta, pur essendo scontentissima, che di salto nel buio si tratti! Io non ho le tue certezze e non sono per niente convinta che da soli, senza l'ombrello dell'euro, le cose andrebbero meglio. Non mi rassereni affatto quando mi dici "il sole continuerà a sorgere, il melo continuerà a dare i suoi frutti" quando falliremo. o quando parli di ritorno ad una più ecologica società del baratto, anzi mi angoscio ancora di più e cerco, finchè posso, di tenermi ancorata all'euro, alla faccia della perdità di sovranità!
RispondiEliminaOrnella, poi magari ci torno, ma ti rispondo solo per dire che la società del baratto non mi piace per niente, la citavo al contrario come una prospettiva gravissima che tuttavia non si può escludere data la sostanziale ignavia di chi governa il mondo, in grado solo di assecondare "i mercati".
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