Non avrei voluto scrivere post sulla politica interna, non posso minimamente convenire con gli entusiastici commenti di tanti blog che frequento verso Fini: è la storia di uno scontro politico tra due persone che non stimo e che vedrei volentieri starsi entrambi a casa propria, e mi rifiuto di affidare, come fa il PD, le sorti della politica a simili personaggi.
Ciononostante, le notizie che ho sentito questa mattina mi impongono di occuparmi della faccenda mio malgrado. Dunque, la grande trovata di Berlusconi starebbe nel coinvolgere il Presidente della Repubblica nella questione della permanenza di Fini alla presidenza della camera. Come si capisce, questo appellarsi al Capo dello Stato, fa parte di un attacco a Fini a seguito delle note dichiarazioni di questo, invero estremamente critiche e taglienti, anche azzeccate aggiungerei, su Berlusconi. Ora, ciò che io non capisco, è la forma che secondo questi dovrebbe assumere la contestazione a Fini.
Togliamo subito di mezzo il coinvolgimento di Napolitano. Cosa possa fare questi a proposito della presidenza della camera rimane un mistero. Possibile che nello staff dei collaboratori più stretti del premier siano così ignoranti di diritto costituzionale, da non comprendere come le Camere legislative dispongano della massima autonomia di funzionamento da qualsiasi altro potere, tanto da avere un proprio autonomo bilancio, un proprio sistema autonomo di sicurezza e così via? Possibile che essi ignorino che le forme in cui il Capo dello Stato può esercitare la sua influenza sul potere legislativo siano dettagliamene specificate nella costituzione (messaggio alle camere e scioglimento delle stesse per indire nuove elezioni), proprio a rimarcare che sono le uniche permesse, e tutte le altre del tutto proibite?
Il metodo di contestazione alternativo che posso immaginare è la continua gazzarra nel corso delle sedute della camera, ma dubito che vogliano arrivare a tanto. Intanto, Fini da presidente può espellerli quando crede, e poi sarebbe un modo di paralizzare l’attività del Parlamento: sarebbe lo stesso governo la prima vittima, non potendo procedere alla sua attività.
Il motivo poi addotto per giustificare l’estromissione di Fini, sarebbe che egli, da leader di un nuovo raggruppamento politico, non garantirebbe più la neutralità delle sue funzioni. Con il che, Berlusconi ammette che la nomina di Fini alla presidenza della camera serviva a pensionarlo, a toglierli ogni residuo rilievo politico. Non sarà invece che sin dal sorgere della cosiddetta seconda repubblica, si decise che la prassi prima esistente, di attribuire questa carica secondo criteri di garanzia e neutralità, andava superata, che ormai, in regime maggioritario chi vinceva si prendeva tutto? In ogni caso, Berlusconi può solo ammettere di essersi sbagliato a far eleggere Fini a quello scranno: ora a Fini non può far niente, può solo allontanarsi, ove lo ritenga, dalla politica attiva, ammettendo la sua incompetenza ed inadeguatezza.
No, non credo che Berlusconi abbia fatto una mossa efficace, come sembra credano alcuni dei suoi collaboratori anche in ambito giornalistico. Mi pare piuttosto che egli si dibatta in una situazione da cui non sa più come uscire. Da una parte, Bossi non è disposto a dargli più niente, e pretende che si vada ad elezioni che le proiezioni gli danno per molto favorevoli alla Lega, dall’altra non riesce, neanche se si sforza, a perdere la maggioranza e quindi la fiducia del Parlamento. Come farà a dimettersi ed ad ottenere da Napolitano nuove elezioni? Dimettersi può in qualsiasi momento, ma non ha alcun motivo accettabile per fare sciogliere le camere, visto che la maggioranza di governo esiste e resiste. Presumibilmente, Napolitano sarebbe costretto dal dettato costituzionale a dare un mandato esplorativo a qualcun altro, che potrebbe costituire un governo che andrebbe a firmare nelle mani del Capo dello Stato. Altrettanto presumibilmente, questo governo non otterrebbe la fiducia del Parlamento, ma esso sarebbe comunque regolarmente insediato, e potrebbe gestire la fase elettorale. Siamo certi che Berlusconi voglia e che comunque gli convenga cedere ad altri la gestione della fase elettorale, e risultare egli l’artefice dello scioglimento del Parlamento con la sua decisione di dimettersi pur conservando la maggioranza? Insomma, questa campagna per le dimissioni di Fini appare come un’arma spuntata: il cerino gli rimane ancora in mano.
Hai perfettamente ragione. Credo che il busillis in cui si dibatte da domenica sera Mr. B sia: "Debbo fare qualche cosa. Ma cosa??" Perché i suoi fans si aspettano - dopo lo strappo di Mirabello - che l'uomo del fare agisca, che gliela faccia pagare a quel traditore giuda di Fini. Per cui ritengo che l'ascesa al colle sia, come spesso accade per le sortite berlusconiane, uno specchietto per le allodole del PdL. Della serie "ghe pensi mi'". Ma senza cavare un ragno dal buco e - anzi - facendo la figura dell'ignorantone (qual è, lui e i suoi consiglieri) in diritto costituzionale. E del pugile messo all'angolo cui, in ogni caso, non conviene gettare la spugna.
RispondiEliminama berlusconi l'ha mai letta la costituzione???? si intende di diritto parlamentare o costituzionale, anche uno studente di giurisprudenza alle prima armi sa che non è di certo nè lui nè il presidente della repubblica a poter "deporre" un presidente della camera, vedo un futuro minaccioso e totalitario
RispondiEliminaInsomma, in una partita a scacchi Fini a detto" Scacco al re" ma per lo scacco matto bisogna aspettare che la pedina la muova Berlusconi
RispondiEliminaHa detto con la acca. Scusami prof.
RispondiEliminaLa cosa infinitamente ridicola ed esilarante è che Bossi ha detto, riguardo a Fini," Chiederemo di SPOSTARLO" Che significa "spostarlo"? Fargli fare l'usciere di Montecitorio? Sai chi mi ricordano Berlusconi e Bossi nella loro volontà di andare al Quirinale? Totò e Peppino a Milano: " Escusmi, noio volevan savuar, per andare dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare?" Ah Ah Ah
RispondiEliminaIl giorno dopo, la fregnaccia "Chiederemo a Napolitano di spostarlo" si è già sgonfiata...e, come dice Fini, penso che i due andranno da Napolitano con calma e senza parlare di questa bizzarra richiesta...farebbero una figura assai misera...
RispondiEliminaluposelvatico
Vedo dai commentio che siamo tutti d'accordo, ma, scusatemi, devo necessariamente dare la mia preferenza al simpatico commento di Ornella: il raffronto con "Totò, Peppino e la malafemmina" è azzeccatissimo.
RispondiEliminaSoprattutto, questi devono essere sommersi da un mare di ironia, bisogna toglier loro quell'aura di potenti che li circonda, magari malvagi, ma in ogni caso pericolosi perchè potenti. Diciamolo infine, questi sono dei poveretti prigionieri del loro stesso ruolo, e bisogna pensionarli al più presto, incapaci come si sono dimostrati, perfino di portare a termine i loro più loschi e dannosi affari: due inetti che stanno a un posto di comando, a cui risultano del tutto inadeguati, ignoranti e rozzi come sono.
Grazie per aver apprezzato così tanto il mio commento. Mi sento un po' come una alunna che ha ricevuto un buon voto dal suo prof preferito, ed è una sensazione piacevolissima, anche perchè mi fa tornare indietro, tanto indietro, con gli anni!:)
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