mercoledì 2 novembre 2016

IL MANTRA DEL REFERENDUM COME OCCASIONE UNICA ED IRRIPETIBILE

Avrete tutti notato che i sostenitori del sì dicono sempre che se vincesse il no, per trent'anni almeno ci dovremo dimenticare qualsiasi ipotesi di modifica della costituzione. Nessuno può ignorare questa frase che è ormai diventato un vero e proprio mantra, nessuno di loro si sottrae a dirlo, magari in un momento di difficoltà. 

Quando non si sa più che replicare alle ragioni del no, rimane la scialuppa di salvataggio della occasione unica ed irripetibile per modificare il testo costituzionale.

Ora io dico, ma cosa intendono dire costoro con questa formuletta?...

Innanzitutto, cambiare la costituzione è in sè una espressione che non ha un senso specifico. Fa parte dell'evidente abuso che questo gruppo dirigente raccolto attorno a Renzi fa del termine "cambiare" e derivati, come se la categoria del cambiamento sia in quanto tale suscettibile di giudizio. 


La costituzione va cambiata se tale cambiamento corrisponde ad un miglioramento, e le decisioni in proposito si assumono proprio in funzione della specifica natura delle modifiche proposte.

Una volta tuttavia che abbiamo fatto questa precisazione, salta anche la possibilità di fare previsioni sull'ipotesi di futuri e non meglio specificati cambiamenti, perchè non vedo come fosse anche tra pochi mesi un'improvvisa e condivisa esigenza di cambiamento non dovrebbe trovare la possibilità di sfociare in una modifica. 

Torniamo così alla domanda iniziale, ma con questo mantra, cosa costoro intendono?
 

Non avrei dubbi, essi intendono semplicemente dire che il loro specifico tentativo di distruggere la nostra residua sovranità nazionale fallendo oggi, non potrebbe essere replicato mai più, respingerlo ora, ci garantisce che esso non potrà mai più essere ripetuto.

L'occasione unica ed irripetibile non riguarda la costituzione, riguarda invece loro, c'hanno provato, e gli è andata male, ed ora dovranno ritrarsi sconfitti e darsi alla fuga dallo scenario politico.

2 commenti:

  1. Io noon sono così ottimista. Certo, una vittoria del NO segnerebbe una sconfitta probabilmente definitiva per questo gruppo di potere. Ma questo gruppo è solo un'avanguardia locale di un movimento molto più ampio e potente. Il NO farebbe quindi cambiare lo scenario politico italiano ma non le tendenze che lo governano.
    Quindi ci riproveranno, con altri metodi e altre facce.
    E noi? Dovremo combattere, come sempre: questa volta come ogni volta.
    http://www.pleonastico.it/blog/difendere-la-costituzione-no-difendere/113996

    RispondiElimina
  2. In realtà, credo che siamo d'accordo, neanche io sono troppo ottimista.
    Nel caso specifico, mi mettevo nei loro panni, perchè penso che per questo gruppo di potere sia davvero l'ultima spiaggia, e capisco che invece le ultime frasi possano essere lette come se la vittoria del no, fosse la vittoria definitiva, cosa che non penso neanche lontanamente. Anche perchè la perdita di sovranità è già in misura significativa alle nostre spalle e quindi va anche ripristinata.
    Non conoscevo il blog, ora ne approfitto.

    RispondiElimina