lunedì 31 ottobre 2016

LE DISASTROSE CONSEGUENZE DELLA FIRMA DEL CETA

Il CETA è stato firmato senza che ci sia stato chiesto alcun parere.
Eppure, assieme alla modifica costituzionale dell'obbligo di pareggio di bilancio, rappresenta la cosa più grave che sia mai stata approvata. 

In sostanza, siamo già da ieri un paese privatizzato, abbiamo già accettato senza che nessuno ce lo chiedesse, che la sovranità nazionale, ed i privilegi a questa connessi, venissero sacrificati sull'altare del mito del mercato globale come criterio di riferimento fondamentale della politica...

Vorrei chiedervi chi di voi sa che da ora in poi qualsiasi privato potrà portare il nostro stato davanti a un collegio arbitrale internazionale per contestare qualsiasi misura legislativa o amministrativa sia stata da questo presa e la decisione presa da tale arbitrato non sarà appellabile.
La cosa è doppiamente grave. Lo è nel merito, perchè ci toglie ogni possibile difesa da adanni ambientali. Per capirci, se oggi l'Italia stipula un contratto con una multinazionale per lo sfruttamento di una nostra risorsa e domani i progressi della tecnologia ci facessero scoprire che tale attività compromette l'ambiente e quindi le nostre condizioni di vita, la multinazionale ci può portare davanti a questo arbitro internazionale obbligandoci a rispettare i patti.
Lo è ancora di più dal punto di vista dei principii perchè mette un privato allo stesso livello di uno stato, e quindi rappresenta una forma di equiparazione che travalica la specifica questione degli arbitrati.
 
Questa elite internazionale che sta distruggendo il mondo intero, nel suo processo inarrestabile di declino, sta avvelenando i pozzi, lascia terra bruciata dietro di sè al puro scopo di mantenersi in sella un attimo più a lungo.

Tutto questo letamaio dfi diritto internazionale da loro ispirato rappresenta un pericolosissimo innesco per eventi bellici, quando uno stato si ribellerà a questi trattati capestro e la multinazionale troverà a disposizione uno stato che la vorrà difendere con esiti potenzialmente distruttivi.
 
L'umanità sta insomma facendo di tutto per spargere mine dappertutto rendendo la stessa esistenza di un futuro problematica per l'umanità intera nel silenzio sotanzialmente complice di intere generazioni di cittadini imbelli e soggiogati dall'ideologia imperante. 

Il terrore di affrontare decisioni drastiche, di imboccare scelte rivoluzionarie, nella convinzione di non potercela fare contro un potere imbattibile ed eterno, sta lasciando nelle mani di un gruppo dirigente che non sa più cosa fare per perpetuarsi, le proprie vite e quelle dei propri cari, come pure il destino di quelle specie animali che ormai sopravvivono soltanto per le cure degli umani. 

Che triste prospettiva, evidentemente l'umanità non è adatta a sopravvivere, costituisce un errore della natura, una parentesi che presto si chiuderà lasciando la terra a disposizione di specie meno autolesioniste.

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