Carissime/i,
ci aspetta un 2016 tutt'altro che tranquillo.
L'impero USA è in una fase di pieno declino, e tenta le strade della confusione mediatica, delle alleanze variabili e di quelle occulte, ed infine della forza bruta.
Sarà un declino lungo e distruttivo.
Il capitalismo si sta sempre più avvitando su sè stesso, mostrando la natura strutturale della crisi economica che ormai imperversa in gran parte del mondo dal lontano 2008.
Purtroppo, l'imbambolamento mediatico funziona molto bene, e la generazione dei giovani, di quelli attorno alla trentina, ha interiorizzato un sentimento di impotenza, di imbattibilità fino alla immortalità della struttura di potere del mondo, e mentre i potenti si suicidano in modi che potremmo definire stravaganti, le persone assistono senza avere la più pallida idea di quanto ci si trovi in una situazione rivoluzionaria, della controrivoluzione degli avversari.
La vera illusione è oggi credere che tutto possa rimanere com'è, tutto sta cambiando, ma soggettivamente ci si è convinti che ciò che sta cambiando tempestosamente non possa cambiare, una specie di allucinazione collettiva.
Io tuttavia voglio rinnovare, la sollecitazione ai giovani soprattutto, a farsi artefici del proprio destino, a costruire istanze collettive in grado di opporsi alla distruzione che è rimasto l'unico orizzonte di chi oggi comanda, a salvare non il pianeta che non corre alcun pericolo, ma il nostro habitat umano, cioè noi stessi.
Questa è la forma in cui io mi sento di farvi i miei più sinceri auguri per il nuovo anno.