La settimana scorsa, il papa ha salvato la stampa italiana che ha trovato nel suo viaggio in Brasile ispirazione per gli articoli giornalistici.
Ora che il viaggio si è felicemente concluso, bisogna affidarsi alle disgrazie quali le stragi dell'autobus che ha costituito uno spunto ecxcellente per titolare le prime pagine.
Tuttavia, la politica, interna, neanche a dirlo, monopolizza ancora la stampa, e chi troviamo ancora a dettare i tempi della politica e della comunicazione? Il tanto vituperato Berlusconi, come se il problema fosse quanto egli venga vituperato,e non, come qualsiasi manuale di comunicazione suggerirebbe, il fatto stesso di trovarsi al vertice della scena mediatica...
Il fallimento globale delle banche viene ignorato, sventolando stupidamente l'aumento del PIL degli USA (a botte di 85 miliardi di dollari l'anno stampati dalla FED!), la crisi economica interna che ci attanaglia, tutto viene ignorato perchè oscurato dalla sorte personale di un individuo di cui francamente non me ne frega nulla, come del resto non me ne frega nulla della sorte dello stesso governo. Lì, chi comanda non è Letta e i suoi ministri, ma Napolitano: finchè c'è lui, non vi può essere novità alcuna e probabilmente neanche salvezza alcuna dalla distruzione della nostra economia.
Insomma, ogni giorno mi da' ulteriori conferme del livello infimo di questa stampa, ben peggio degli stessi politicanti (e non è certo facile fare peggio di loro!).
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