sabato 11 febbraio 2012

LA GERMANIA E LA GRECIA UTILIZZATA COME GRIMALDELLO CONTRO L'EURO

Vediamo di riassumere i fatti, tentando di conferire loro un minimo almeno di razionalità. 
Alla Grecia è stato dato un ultimatum: se vuole aperta una nuova linea di credito, deve operare dei tagli di bilancio. 
Bene, sappiamo tutti che senza i nuovi crediti erogati, la grecia va in default, come tutti sanno, anche se non tutti lo dicono, che i tagli già operati hanno danneggiato profondamente l'economia di quel paese e di conseguenza la sua possibilità di uscirne fuori e quindi anche di restituire i crediti ricevuti. 
Ergo, mi pare che siamo tutti autorizzati a considerare i tagli richiesti come un trucco perchè la grecia sia costretta a rifiutare i crediti proposti e che quindi la soluzione voluta sia quella del suo default. 
Nella stessa giornata di ieri, la Merkel ha dichiarato con grande fermezza che un default della grecia metterebbe seriamente in pericolo l'area dell'euro. Se due più due fa quattro, ciò può significare soltanto che le condizioni capestro richieste alla grecia servano infine a far saltare lo stesso euro. In  sostanza, la germania svolgerebbe un gioco molto sporco, in quanto, avendo già deciso di farla finita con la moneta unica, fa di tutto per attribuirne la responsabilità ad altri, tentando di presentarsi come una vittima e non come l'artefice del suo affossamento...
Maliziosamente, aggiungerei che il grande successo di Monti negli USA ha presumibilmente aumentato la fretta che la Germania ha di chiudere l'esperienza dell'euro. 
La cosa potrebbe però non riuscirle, per motivi che non sono in grado di comprendere appieno, i greci si stanno rivelando più masochisti del prevedibile, facendosi imporre condizini che si tradurranno in effetti più depressivi di quellio che avrebbe un fallimento conclamato, e senza le possibilità da questo offerte di potere poi risollevarsi rapidamente puntando sul fattore svalutazione e aumentata competitività deille proprie merci.
In ogni caso, se la germania ha deciso di non volere più l'euro, almeno nell'attuale configurazione, certo troverà il modo più o meno furbo per ottenere il proprio scopo, e mi sembrerebbe saggio che gli altri paesi e in particolare l'Italia si preparino alla nuova situazione, considerando anche che le modalità di uscita dall'euro non sono state previste e dovranno esse stesse essere oggetto di contrattazione tra gli stati.

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