mercoledì 4 agosto 2010

PD E CONSENSO

Ma mi chiedo dove si è mai visto un paese in cui chi sta al governo vuole andare alle elezioni, e chi sta all’opposizione non solo non fa nulla per suscitarle, ma addirittura immagina i tipi di inciucio più indecoroso all’unico scopo di rinviarle il più possibile. Bersani ha voglia di smentire, quella prospettiva che avanzavo nel post precedente, quello del governo Tremonti con l’appoggio anche del PD, fa evidentemente parte della sua strategia. Ora, io mi chiedo perché. Capisco bene la paura di perderle, una prospettiva non improbabile, ma neanche certa secondo il mio modesto parere, ma il punto sta nello stabilire se dopo un governo di durata ignota, ma certo non brevissima, le chances elettorali crescerebbero. Vediamo, seguiamo quanto il PD si proporrebbe di fare. Prima di tutto, la riforma elettorale. Peccato che non esistano due forze politiche che convergano su una stessa opinione, ed anzi nello stesso PD non riescono ancora a mettersi d’accordo tra loro stessi. Eppoi, sai che interesse della maggior parte degli elettori per questi temi istituzionali. Cos’altro? Certo, fare le stangate fiscali che ci sono imposte dalla cupola affaristico-mafiosa internazionale, tanto figurarsi se c’hanno gli attributi per scostarsi anche di pochissimo dagli ordini ricevuti. Eppoi, non so cosa pensano ancora di fare, salvare la legalità, ma più che mettere la magistratura in condizione di punire chi devono, cosa in fondo la politica può fare, e per giunta in un periodo di tempo comunque ristretto? Insomma, questi pensano davvero che gli elettori dovrebbero mostrarsi riconoscenti di fronte ad un programma di governo così entusiasmante (sic!), e capovolgere il vantaggio che secondo loro Berlusconi avrebbe oggi. Per me, è la reazione di chi è disperato, di chi deve onorare un debito e non ha i soldi, e rinvia, rinvia anche se sa che il domani non sarà più facile. La cosa che però mi sbalordisce davvero è il consenso che questa posizione del PD trova in vasti strati di elettorato di sinistra. Questa è l’Italia, una destra potenzialmente fascista, una sinistra senza attributi, sempre pronta ad assumere una posizione subalterna, e senza alcuna reale ispirazione democratica.

5 commenti:

  1. Già, ma qual è la terza alternativa? Io non la vedo all'orizzonte.L'hai detto: siamo certamente disperati:(

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  2. E poi questo fatto della "cupola affaristica internazionale" non mi convince!

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  3. Io per prima cosa vorrei che comunque cadesse il governo Berlusconi, e al più presto! Certo mi piacerebbe andare subito alle elezioni anticipate, ma vorrei anche che le varie opposizioni trovassero le strategie per impedirgli di rivincerle. E qui, per l'appunto, viene il bello, o meglio il brutto! Riusciranno i nostri a trovare la strategia giusta?

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  4. ho paura che nessun abbia seriamente intenzione di trovare una giusta strategia ma continui a pensare al proprio orticello ed aveva ragione il grande gobbo:il potere logora chi non ce l'ha, vedi i vari rutelli, d'alema etc..etc...

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  5. Purtroppo il tuo commento sul Pd è da sottoscrivere in pieno. Non hanno gli attributi anche perché, a mio avviso, ormai sono una casta autoreferenziale tesa a salvare se stessa e il proprio sistema di potere, cioè i propri interessi in determinati settori (qui, in Emilia, dispongo di un osservatorio privilegiato per vedere quanti interessi materiali hanno in campo).

    A me dispiace ammetterlo, si sa, perché sarei felicissima di vedere il Pd in grado di opporsi al pagliaccio lombardo e alla sua congrega. Però la dura realtà dei fatti non può essere elusa.

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