mercoledì 18 agosto 2010

MARONI SI DIMETTA

Una breve premessa: non mi farò contagiare dal virus Cossiga che sta infestando il settore dell’informazione. Vi dirò brevemente che non mi unisco al coro di riconoscimenti pelosi che gli vengono tributati in occasione della sua morte. Penso piuttosto che si tratti di un uomo piccolo piccolo, ma molto furbetto, che ha saputo scalare la carriera politica fino a raggiungere il colle più alto, e quando si rese conto, ancora relativamente giovane, che gli toccava fare il pensionato, decise di capovolgere il suo atteggiamento verso la politica, passando di colpo dal conformismo democristiano più bieco a un ruolo sui generis di Pierino, che fa finta di dire tanto, ma in realtà non dice niente di niente. Certo, conosceva i polli nostrani che, da una parte tremavano all’idea che prima o poi qualche segreto trapelasse dalle sue parole, e dall’altra potevano improvvisamente innamorarsi come tanti oggi s’innamorano di Fini in maniera del tutto insensata.

Le vicende su cui invece vorrei soffermarmi, credo che siano ben note a tutti, due ministri dell’attuale governo hanno rilasciato a Ferragosto dichiarazioni di una gravità inaudita. In particolare, ritengo che la presenza di Maroni alla guida del Ministero dell’Interno sia da considerare del tutto inopportuna. Maroni infatti ha riinterpretato la costituzione a suo modo, spalleggiando il collega Alfano che blaterava di costituzione, apparentemente ignorandone del tutto l’articolato (avrà letto solo le prime parole del primo articolo???). Ora, tutti dovrebbero sapere che lo stato di diritto esiste proprio in virtù dell’autorità della legge, il fatto cioè che un testo scritto promulgato dall’autorità legislativa abbia in sé stesso, e non nell’interpretazione del potente di turno, la propria indiscussa autorità. Se i politici di maggioranza conoscessero l’abc istituzionale, essi non avrebbero pronunciato le idiozie che hanno di fatto pronunciato. Nello specifico caso di Maroni, la situazione è particolarmente delicata, a causa del suo ruolo istituzionale. Maroni sta a capo delle Forze dell’ordine, e dovrebbe garantire proprio il rispetto di quelle stesse leggi a cui non riconosce autorità alcuna (un testo scritto o ha una sua indiscussa ed indiscutibile autorità, oppure, se si riconosce che vada piegato a una prassi comunque instauratasi, allora in tal caso, non ne ha alcuna). Ciò si tradurrebbe nella possibilità che Maroni utilizzi le sue prerogative, e si tratta di prerogative di alto livello, per far rispettare la legge come egli pensa sia meglio. Io non mi sento più sicuro, in presenza di un ministro della polizia che fa di questi distinguo. Se egli interpreta come gli aggrada la costituzione, allora chi mi garantisce che allo stesso modo non interpreti a suo modo anche le leggi, comprese quelle che riguardano le libertà personali fondamentali? Io credo che sarebbe sensato, se non addirittura dovuto, chiedere le dimissioni di Maroni da ministro.

Detto ciò, continuo a ritenere politicamente inopportuno, se non addirittura suicida, questo dibattersi della sinistra nelle proprie stesse difficoltà, chiedendo tempo ed ossigeno prima di affrontare nuove elezioni.Come elettore, non posso esimermi dal ritenere incomprensibile un’opposizione che non voglia neanche provare a cambiare a proprio favore la composizione del parlamento. Si sono lette molte cose in questi giorni. Qualcuno si è spinto fino ad evocare un nuovo CLN. Ebbene, proprio da coloro che siedono in parlamento, questo evocare un clima di pericolo per la democrazia non lo accetto. Non che io non creda che ci sia questo pericolo, anzi penso che già oggi di democrazia ce n’è ben poca, ma è paradossale che questi pericoli si evochino soltanto al momento delle elezioni, cioè in uno dei momenti decisivi di democrazia. Qualunque sia l’opinione che abbiamo dell’elettorato, e il mio è certo uno dei più critici, non mi sembra saggio fargli intendere che prima di consultarlo, ci sia bisogno di sbrigarcela noi a sistemare le cose. Ciò è tanto più vero nello stato di sbandamento in cui versa la sinistra, che non ha grandi probabilità di riuscire a condurre in porto nessuno dei progetti pre-elezioni che si prefigge, a partire dalla stessa legge elettorale, e semmai dovrà accollarsi qualche provvedimento economico di lacrime e sangue che il progredire della crisi imporrà. Riservi alle elezioni tutti gli sforzi che qualcuno vorrebbe piuttosto dedicare a snervanti e probabilmente infruttuose trattative interpartitiche per la costituzione di questo nuovo governo.

15 commenti:

  1. .. e meno male non volevi parlare di Cossiga!!! e condivido in pieno. Il tempo è galantuomo alla fine

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  2. Voglio rimarcare, così terra terra senza la pretesa di saper dire cose che invece vorrei dire, che a quella conferenza di quei due - a proposito attenti a loro - ciò che mi dava il voltastomaco era il ghigno beffardo stampato in faccia del leghista.

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  3. Sono sarda, e se da un lato apprezzo commossa l'attaccamento mostrato da Cossiga verso la nostra terra d'origine, non nascondo che spesso mi sono vergognata delle sue esternazioni, come quando ha invitato il ministro degli interni ad infiltrare dei provocatori nei cortei studenteschi al fine di poter poi picchiare brutalmente i manifestanti. Basta questa sua ultima esternazione per squalificarlo come politico e come uomo, a meno che non lo si voglia giustificare con la sua precaria salute mentale.
    Riguardo al resto, mi pare mill'anni che arrivi metà settembre e che si esca da questa situazione d'impasse, con la speranza che le cose prendano una direzione giusta! Ma ho fortissimi dubbi, perchè non conosco politici che mettano il bene del Paese al primo posto rispetto ai propri interessi personali. :(

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  4. Inchino Vincenzo, la tua analisi la condivido appieno, un servilismo mediatico che ha rovesciato la storia come un calzino nascondendo i buchi.
    Sono agnostica, ma per una volta vorrei che l'inferno esistesse, sarebbe il suo eterno domicilio.

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  5. @Antonella
    Però non ho titolato su di lui, ma tanto oggi tira Cossiga, non c'è nulla da fare... :-D

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  6. @Aldo
    Forse trattasi di paresi facciale :-D

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  7. @Ornella
    Non so se a metà settembre tutto si chiarirà, potrebbero rimanere incerte come in effetti desiderebbe Fini...

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  8. @Tina
    Eh, ci fosse l'inferno sarebbe superaffollato, insomma come le carceri italiane... :-D

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  9. con maroni finalmente ci sono retate e sequestri contro la mafia e si sono fermati gli sbarchi clandestini, cosa facevano i ministri dell'interno prima di lui?

    tutto si ferma proprio ora che si avviava il federalismo. se ci sara' una campagna elettorale sara tra chi vuole ancora l'assistemzialismo per il sud e chi vuole un equita dei benefici e di chi paghi per quelli.
    paura di rimanere a piedi da bologna in giu senza i nostri soldi eh?

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  10. @lenny
    Non mi pare che entri minimamente nel merito delle mie osservazioni. Parli del federalismo fiscale, come se si trattasse del problema dei trasferimenti. Si tratta di due questioni ben distinte, tanto che ad esempio i trasferimenti potrebbero cessare senza bisogno di attuare il decentramento fiscale, che costerà parecchio, visto che ogni ente territoriale dovrà aspprontare i relativi uffici. La Lega fa appositamente confusione tra questi due questioni, per potere attuare il proprio clientelismo, piazzando le sue clientele in tali nuovi uffici, a carico dei contribuenti. La Lega si avvia diventare la moderna DC, facendo gravare sulla collettività i legami clienterali che gli occorrono per mantenere il suo ceto politico, divenuto addirittura familiarista, come mostrato dal caso del "trota" che il padre tenta di piazzare ai vertici della sua Lega: siamo tornati alla monarchia ereditiera.

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  11. Io mi vorrei soffermare un attimino ancora su Cossiga e citare ancora una volta l'articolo di Eugenio Scalfari che lo definisce un eterno malato, e precisamente un ciclotimico che cioè alternava momenti di grave depressione ad altri di grande euforia,che si manifestava in un narcisismo sfrenato.
    Sulla furbizia avanzerei qualche dubbio dato che a ricoprire quelle cariche è stato spesso chiamato senza quasi volerlo,nei momenti di maggiore scontro tra le varie correnti DC, proprio perchè lui non apparteneva a nessuna corrente e serviva ad attutire lo scontro interno per qualche mese.
    Questi incarichi di forte responsabilità costituirono per lui motivo di grande sofferenza (vedi ad esempio caso moro) che cercava di nascondere indossando le maschere più disparate.
    Ho sempre intuito questa sua malattia e nutrito grande pena per quest'uomo.

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  12. @Paola
    Opinione rispettabile la tua, ma allora ne dobbiamo concludere che siamo stati per decenni nelle mani di uno psicolabile, e che la DC era perfettamente compatibile con tali psicolabili: riscriveremo la storia della repubblica italiana. Che poi la DC risolvesse i propri dissidi interni affidandosi al primo psicolabile di passaggio, che si sacrificava a questo ruolo, è francamente difficilmente credibile. Forse più semplicemente Cossiga era abbastanza furbo da piazzarsi al punto giusto di compromesso tra le due fazioni in opposizione tra loro. Io rimango affezionato alla mia opnione, che mi pare più aderente ai fatti ed anche più consona a una DC che abbiamo sempre immaginato come una formazione politica estremamente sofisticata, e certo incompatibile con personaggi di dubbio equilibrio psichico.

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  13. Concordo ion toto sul tuo post. Per quel che concerne la riottosità dell'opposizione nel volere le elezioni anticipate, nasce dal fatto che non hanno nè un programma nè una formazione politica credibile e temono, paradossalmente forse neanche a torto, di perdere ancora votando a breve. Ecco perchè vorrebbero un Governo di transizione.

    Hai ragione, credo che anche quel poco di democrazia che resta sia in forte pericolo dato lo stato di caos e di confusione politico e sociale in cui riversa il Paese.

    Situazione, quella attuale, molto fluida e quindi foriera di cambiamenti anche forse importanti ma bisognerà vedere in quale direzione...

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  14. @Daniele
    Diciamo che un po' di coraggio nei politici di sinistra non guasterebbe...

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  15. Voglio che tu sappia che il furto d'identità di cui apertamente parla Antonella Salera nel suo cesso di blog, E' UN REATO grave e odioso. Mi auguro che tu nei tuoi prossimi commenti da lei ne tenga conto.

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