In attesa di nuove informazioni sul sanguinoso attentato all'aeroporto
di Istanbul, vorrei notare come la grande stampa si sia scatenata in
un'operazione che è così inverosimile, da apparire di depistaggio.
In sostanza, vengono accomunati i passi di Ankara verso Israele e verso
la Russia, pretendendo che questi siano diretti nella stessa direzione.
A me pare un'operazione più che arbitraria, proprio incomprensibile...
Intanto, non mi risulta che la Russia ed Israele stiano dalla stessa parte negli equilibri geopolitici del mondo.
Non mi risulta altresì che gli atti concreti messi in atto da questi due paesi verso il califfato siano stati dello stesso tipo.
Per essere
più chiaro, mentre la Russia, bombardandoli senza pietà, ha costretto
gli USA ha finire la melina che andava avanti già da un anno di questa
finta lotta al califfato, e quindi la stessa decisione russa ha messo in
moto un meccanismo che ha davvero determinato un processo che credibilmente dovrebbe portare alla fine del califfato a
cui stavamo assistendo.
Ricordo che costoro sono arrivati al punto davvero penoso di attribuirsi tutti gli atti terroristici che avvenivano anche in assenza di una qualsiasi rivendicazione, il che già indica come stessero ormai alla frutta.
Al contrario, Israele non ha mai compiuto un unico atto concreto di lotta al califfato, anzi, quando i negoziati sul nucleare con l'Iran stavano per entrare nella fase finale di raggiungimento di un accordo, Netanyahu non ha esitato a deridere coloro che si preoccupavano del califfato, invece che dell'Iran.
Questa posizione di israele, almeno neutrale se non vogliamo dire di
appoggio occulto, è stata per tanti mesi condivisa con la Turchia.
Mi pare di dover concludere quindi che le presunte difficoltà diplomatiche tra israele e Turchia fossero sostanzialmente di facciata, perchè nelle questioni dirimenti i due governi andavano d'amore e d'accordo.
Pertanto, io lascerei da parte l'avvicinamento tra Turchia ed Israele, per un remoto episodio riguardante la flottiglia pro-palestinesi, affondata dagli israeliani, e mi concentrerei invece soltanto sui rapporti con la Russia che come tutti sappiamo erano davvero giunti a un livello quasi di confronto bellico.
Non sarà
quindi che sia questo riavvicinamento la causa degli attentati, e che
quindi sia proprio stato il Mossad a commissionarlo?
Una volta esclusi i curdi, sembra inverosimile che in questa fase il califfato abbia avuto la forza senza appoggi estranei di attuare un attentato così complesso, e che un aiutino gli sia venuto da un paese formalmente a lui contrario, ma che nei fatti ha sempre beneficiato della sua esistenza per i suoi fini geopolitici?
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