lunedì 20 giugno 2016

I RISULTATI DEI BALLOTTAGGI DI IERI

Sui risultati dei ballottaggi di ieri, sarò lapidario.
Sorprenderò probabilmente qualcuno, ma non sono contento dei risultati, a causa del caso Milano. 
 
Il risultato di Milano è ciò che fa la differenza. 
 
Poteva essere una sconfitta del PD renziano, ed invece è stata una vittoria dei 5S. E Bologna conferma che il centrodestra perde dappertutto, e il M5S vince dappertutto, e si può dire che la sorte del PD dipende da chi si trova di fronte.
Ancora, la conferma arriva da Napoli, dove De Magistris vince facilmente, ma se si calcola l'aumento vertiginoso delle astensioni rispetto al primo turno, raccoglie gli stessi voti di allora, confermando ancora che chi fa la differenza è sempre e soltanto il M5S.
 
Ad alcuni apparirà come una differenza incomprensibile, ad altri piacerà (i sostenitori del M5S). A me invece sembra un elemento decisivo, non è il PD che si scioglie al sole, ma si è creata un'opinione vasta ed abbastanza stabile orientata verso i 5S.
 
A me, non l'ho mai nascosto, seppure fa comodo questo successo perchè è uno strumento utile per sgretolare il potere piddino legato al potere globale, il M5S non piace, e più parlano questi grillini e più mi rafforzo nel giudizio critico verso costoro.
 
Ieri è stato il turno della trionfatrice a Roma, che ha detto le due cose a mio parere più stupide che avesse a disposizione.
 
L'una è che ciò che è successo a Roma e Torino è che abbiamo due sindaci donne, e l'altra il ringraziamento ai due garanti del M5S, Grillo e Casaleggio.
La prima affermazione è identica a quella che avrebbe fatto una qualsiasi piddina doc, e vedi l'elemento di novità, e nel merito è difficile capire per una persona di media intelligenza che importanza possa avere il sesso di appartenenza.
L'altra affermazione è un riconoscimento di questa autorità a cui evidentemente ella si sente soittoposta, e che sarebbe potuta essere accettata da una candidata, ma non può assolutamente essere accettata da un sindaco, cioè da una figura istituzionale che ormai deve sentirsi sottoposta innanzitutto alla legge.

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