mercoledì 27 aprile 2016

COME RENZI SFUGGIRA' ALLA SCONFITTA AL REFERENUM COSTITUZIONALE SALVANDO LA FACCIA

Ma davvero voi credete che Renzi si dimetterebbe il giorno dopo aver perso il referendum costituzionale?
Io lo escludo tassativamente.
Che oggi lo dica, ha un triplice scopo...

Il primo è ridimensionare il formidabile insuccesso che subirà nelle prossime elezioni amministrative. Il primo scopo è appunto quello di depotenziare politicamente la scadenza cronologicamente più prossima, sulla base del fatto che egli è il premier e quindi il suo ruolo non è coinvolto da questo voto (veramente a me sembrava che egli fosse anche il segretario del PD, mi sarò distratto), e che ha esplicitamente dichiarato che egli affida la propria sorte politica al referendum.
 
La seconda motivazione per cui dice così, è che egli pensa di concentrare sulla sua persona il quesito, con una logica del tipo "o con me o contro di me" che sembra funzionare.
Funziona innanzitutto con i suoi avversari. Qui sul web ho incontrato tanti sostenitori del no che dicevano che questa occasione di fare un referendum su Renzi era una grande opportunità, seppure a me personalmente anche su un piano strettamente tecnico, questo discorso mi sembra sballato.
In assoluto, chi vuole Renzi sarebbe ben più motivato ad andare a mettere il suo sì che non chi vuole mandarlo a casa mettendo nell'urna il suo no. Le motivazioni in positivo sono sempre più forti di quelle contro. 

C'è però una motivazione ancora più forte, di evitare come la peste una discussione di merito che ci porterebbe a cosa si intenda con costituzione democratica, di come essa sia correlta col concetto di sovranità nazionale e di come Ue ed euro sia incompatibili con la nostra costituzione. Sono tutte discussioni che vengono accuratamente tenute fuori dal circolo mediatico, e in occasione del referendum potrebbero spuntare fuori: è fondamentale che rimangano confinate in sedi accessibili a poche persone, perchè il piano fondamentale di cui questa revisione costituzionale è parte importante deve andare in porto in sostanziale silenzio. 

La domanda tuttavia rimane: come fa Renzi a contraddirsi così clamorosamente?
 

La mia opinione è che egli formalmente non si contraddirà.  
Il giorno dopo andrà al Qurinale a rimettere il mandato nelle mani di Mattarella, ma a questo punto, come in un gioco per bambini stupidelli, Mattarella lo pregherà di restare per il bene del paese, magari in due successivi passaggi, l''uno per l'ordinaria amministrazione ed in seguito a consultazioni che saranno ovviamente inconcludenti, fino alle successive elezioni del 2018.
Renzi non può formalmente fare nulla se non piegarsi al volere del capo dello stato che è l'unico ad avere il potere dello scioglimento delle camere.


Si tratterebbe di un giochetto elementare, basta che il patto Renzi - Mattarella tenga: c'è qualcuno che ha dubbi che terrà?

2 commenti:

  1. Tiene tiene...
    A livello tattico il buffone è bravo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ne sono quasi certo, era in effetti una domanda retorica.

      Elimina