venerdì 18 luglio 2014

LA GLOBALIZZAZIONE IMPOSSIBILE

La questione della globalizzazione veniva in primo piano nel precedente post, richiamata come strategia dell'avversario politico, di un potere finanziario mondiale legato ai grandi capitali.
Lì sottolineavo le difficoltà evidenti che questo processo incontra per espandersi, per conformare l'intero mondo a quest'ordine che deve far trionfare un unico mezzo culturale, quello occidentale a livello della sua evoluzione cronologica, centrato da una parte sul denaro e dall'altro su uno specifico modello di persona umana, presunta contro ogni evidenza sperimentale come libera e razionale.
Se il progetto è questo, ogni localismo, sia dal punto culturale, che dal punto di vista della struttura del potere, tipicamente quello ormai da tanti secoli centrato sugli stati-nazione, diventa un ostacolo pericoloso nel percorso vittorioso della globalizzazione, e quindi da abbattere con ogni mezzo.
Ebbene, proprio le vicende di queste ultime settimane, alcune proprio di ieri, sembrano clamorosamente confermare questo quadro, con un potere mondiale che si scontra con resistenze di ogni genere, ma che non esita ad usare anche i mezzi più crudeli e cruenti per andare avanti nel suo progetto...

Abbiamo così un mondo sempre più preda di conflitti armti che quasi sempre coinvolgono le popolazioni civili. Al momento, le situazioni più gravi riguardano l striscia di Gaza, l'Iraq e l'Ucraina.
Le prime due situazioni sono figlie della sconfitta storica che gli USA hanno subito in tutto il medio oriente, come pure in piena Asia, con un Afganisthan sempre più in fiamme, e avendo destabilizzao perfino l'alleato pakistano, la cui popolazione ha sempre più un atteggiamento di odio franco ed inequivocabile nei confronti degli USA, proprio un successone della politica USA nella regione.
L'Iraq, sempre più nelle mani di fanatici religiosi di ogni genere, potentemente finanzaiti da potenze islamiche opposte, chi dagli sciiti iraniani, chi dai sunniti sauditi, tanto per capirci, mostrano come l'invasione da parte degli USA abbia sortito l'effetto opposto a quello sperato, cosa che si può dire sostanzialmente per la Libia, sempre più tornata ai poteri tribali mescolati a quelli di origine religiosa. Mentre gli odiati dittatori Saddam e Gheddafi garantivano un certo livello di laicità ai loro stati, che in qualche modo richiamava il modello sociale occidentale, quelle popolazion i sono state regalate al peggio del fanatismo religioso e familista-tribale della tradizione secolare locale. Nello stesso tempo, Israele, forse l'alleato degli USA più fedele in assoluto, si sono sempre più allontanati, decidendo di condurre una propria strategia nella zona, sostanzialmente negando qualsiasi forma di mediazione a favore degli interessi nazionali, portati avanti nella forma della creazione di una propria egemonia nel medio oriente che non potrà mai essere accettata non tanto dai palestinesi, quanto dai potenti paesi islamici della zona.
in sostanza, gli USA, la enorme potenza globale, in medio oriente non conta più niente, non ha a chi appoggiarsi, nè più l'Arabia Saudita, divenuta ormai un finanziatore di chiunque vada contro gli interessi iraniani, nè come dicevo Israele.

Ma andiamo alla situazione forse più calda in assoluto, e che dovrebbe riguardarci in prima persona, anche se vedo ben poca attenzione a quegli eventi, dimenticando come se da Chernobyl arrivarono fin da noi le polveri radioattive dovute all'incidente nucleare nel 1986, qui con lo stesso vento arriverà tutto ciò che coinvolge quella zona ed è davvero un atto di profonda stupidità volgere il capo dall'altra parte.
Ieri in quella zona è stata scritta un'ulteriore pagina nell'escalation del conflitto, con l'abbattimento di un aereo civile con circa trecento persone a bordo,a quanto si sa tutte morte.
In attesa di prove sperimentali che possano attestare le responsabilità, dando per scontata la volontarietà (perchè errori di questo tipo sono con le tecnologie di oggi rasentano l'impossibilità) non possiamo che utilizzare il criterio del "cui prodest". 
Se consideriamo che un vero conflitto non sia nei programmi nè degli USA nè della Russia, non rimane che una scelta interna all'Ucraina, o da un fronte o dall'altro. Si capisce che per costoro, è importante rinfocolare il conflitto per costringere i loro sponsors ad appoggiarli più apertamente. 
Una responsabilità comunque possiamo già considerarla come certa al di là di ogni ragionevole dubbio, ed è quella delela autorità che hanno consentito che rotte civili passino proprio in un'area interessata da un conflitto armato con mezzi tecnologici rilevanti. 

Qui, non v'è alcuna volontà deliberata di uccidere qualcuno, qui vi è solo la prova che siamo nelle mani di gente incompetente, questo potere così forte dimostra di essere epricolso anche per via delle sue evidenti incapacità di garantire quel minimo di sicurezza che pure sarebbe facilissimo  ottenere. 

In ogni caso, è significativo che Obama abbi annunciato le nuove sanzioni alla Russia "a sangue freddo", senza cioè che esse siano collegate ad una precisa mossa russa sul campo. 
Naturalmente, Obama non è improvvisamente impazzito, gli è stato semplicemente ordinato da dietro le quinte di reagire alla startegia che Putin sta attuando, una strategia in effetti molto efficace, quella di fare terra bruciata attorno agli USA ed ai suoi alleati europei (ma su questo punto ci ritorno). 
Prima Putin si è coperto ad est, intrecciando rapporti sempre più stretti coi cinesi, poi è volato nell'America latina, un'altra vasta regione del mondo che ha dato un addio piuttosto brusco agli USA negli anni passati, e dove Putin tenta di allargare questo solco, sostituendosi sempre più agli statunitensi come partner commerciale, ma anche come potenza militare globale, in grado di garantirgli certi standard di sicurezza nazionale. 
Poichè gli USA considerano l'intera America come il loro cortile di casa, e finora hanno trattato le crescenti difficoltà nei rapporti in quest'area con l'idea che comunque alla fine sempre agli USA avrebbero dovuto rivolgersi, l'irrompere di un estraneo all'area così potente ha fatto saltare i nervi, lì quel gruppo finanziario-criminale che governa il mondo ha capito di potere riceverne danni enormi, probabilmente fatali al progetto di globalizzazione.
Come dicevo, chi governa il mondo è molto potente ma per certi aspetti sta sperimentando anche di essere impotente e proprio nel condurre a buon fine l'obiettivo strategico della globalizzazione. A ciò, esso reagisce nella maniera più brutale, sperando che la violenza pura sia un metodo efficace per superare gli ostacoli, e ciò malgrado le evidenze opposte: più tentano di imporsi militarmente, più ne subiscono un effetto contrario in termini di desiderabilità del modello di società proposto. 
Ciò che in tutto questo non si comprende, è il ruolo dei paesi europei (finiamo di citare l'europa come se esistesse un'entità europea unica, di questa non v'è in realtà traccia alcuna). Siamo rimasti solo noi, oltre Canadà ed Australia come nazioni di una certa rilevanza (il Giappone ha scelto una politica nazionalista ed isolazionista, non credo che sarebebro disposti oggi ad aiutare gli USA), accanto al potente alleato USA, malgrado non ne traiamo che danni e svantaggi. 

Quando i popoli europei si sveglieranno e finiranno di farsi colonizzare, a quando rialzeremo la testa e costituiremo davvero una politica comune, poco importa se come nazioni separate o federate? In un recente post, dicevo che vedo dei tentativi da parte della Merkel di volersi garantire un proprio spazio di autonomia. Forse, sarebbe il caso di investire su questi primi tentativi, nessuno che non sia uno sciocco farà compagnia al pazzo che si sta suicidando mettendosi una pietra al collo. Essere savi oggi è senza dubbio un atto rivoluzionario.

2 commenti:

  1. Leggo proprio ora che ci sono evidenze di una deviazione della traiettora di volo rispetto a quelle seguite nei voli precedenti. Proprio a causa di questa deviazione, l'aereo è finito nell'area più pericolosa, correttamente evitata nei casi precedenti. Naturalmente, a questo punto diventa fondamentale capire cosa abbia provocato questa deviazione, ma sembra abbastanza ovvio che sia dipeso dalle istruzioni da parte della torre di controllo di Kiev.

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  2. Questi esseri immondi sono disponibili ad ogni schifezza per raggiungere i loro obiettivi.

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