Ma che bravo tattico il nostro presidente Napolitano!
Prima di tutto, bella la mossa verso Berlusconi. Dopo avere quanto meno tollerato (io penso veramente che l'abbia incoraggiato) la mossa di Renzi di fare l'accordo preliminarmente con FI, ora stoppa Berlusconi e la sua influenza divenuta in questi giorni troppo invadente, con la scelta che formalmente ha fatto Grasso, saltando perfino il risultato del voto contrario da parte dell'Ufficio di presidenza del senato e che naturalmente è stato il punto scatenante, ciò che Napolitano non poteve tollerare. Con Berlusconi si tratta, anzi bisogna che egli appaia ancora come il vero leader della destra, ma non fino al punto di fare del senato ciò che egli vuole.
Dall'altra parte, stipula un patto con Renzi che prevede innanzitutto l'approvazione delle riforme istituzionali, ma quando si discute della stessa permanenza del governo Letta, allora non esita un momento dall'imporre uno stop anche da quella parte.
Così, con questa tattica dello "stop and go", Napolitano rimane il vero ed unico vero protagonista della scena politica nazionale.
Forse il presidente dovrebbe però spiegare come si possa nello stesso tempo forzare oltre ogni limite permesso una manovra per l'approvazione di riforme in senso decisionista, e nello stesso tempo nel quotidiano fare di tutto perchè la politica diventi uno stagno.
Tutto va finalizzato alle riforme chieste dal liberismo globale, il resto può attendere, perfino le sofferenze tanto evocate periodicamente con spirito compassionevole dallo stesso presidente che con l'altra mano non esita ad infliggerle con le sue scelte concrete.
Un vero capolavoro da parte dell'ultimo dei protagonisti della prima repubblica.
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