domenica 9 febbraio 2014

L'INCOMPRENSIBILE OSTINAZIONE DI CUPERLO

Devo dire che quanto rimane (e non è poco) del PD pre-Renzi mi preoccupa davvero. Sentire Cuperlo dalla Annunziata ieri, è stato per me uno spettacolo sconvolgente...
Mi ha colpito la sua disperazione, quel difendere una politica ormai pluridecennale che c'ha portato al disastro in cui ci ritroviamo, in un modo così dogmatico, così pieno di luoghi comuni, eppure così determinato, pieno di certezze completamente campate in aria, smentite dai fatti e riproposte per l'ennesima volta, come un medico che ha definito per il suo paziente una terapia visibilmente errata e devastante per la salute del paziente, e che invece pretende che essa è quella giusta, ed anzi incrementa le dosi dei farmaci accelerando la morte del paziente. 
Tutto nelle parole di Cuperlo è una conferma pedissequa delle scelte politiche sin qui fatte, compresa quella determinante di accodarsi a Napolitano, e questa è davvero la cosa che più mi sorprende. 
Napolitano nell'ordine, ha evitato che si tenessero elezioni anticipate certamente trionfali per il PD a dicembre del 2011, imponendo il pessimo governo Monti che ha logorato il PD impedendogli nel 2013 di ottenere la maggioranza al senato, ha fatto fuori Bersani, non concedendogli contro ogni prassi di presentarsi per chiedere la fiducia al parlamento, ha imposto un calendario che prevede esplicitamente la revisione della costituzione. 
Ebbene, Cuperlo, una delle maggiori vittime di questo corso di Napolitano, sembrava ieri un pappagallo di Napolitano, anch'egli ponendo al centro delle sue iniziative politiche proprio la revisione della costituzione, senza badare ai danni che quest'obiettivo portato avanti così perentoriamente, va determinando a livello delle sorti del suo partito, ma soprattutto alla paralisi decisionale dovuta a quel governicchio Letta messo su da Napolitano alla meglio, tanto per tirare avanti con la legislatura fino al compimento del processo di revisione costituzionale.
Mi chiedo davvero come sia fatta la psiche di costoro, come possano baciare la mano e continuare a servire un padrone per loro così patrigno come Napolitano. Fortuna che sulla scena si agitano ormai tante forze che a quest'ordine non ci stanno, compreso Renzi che almeno a livello di messaggi sembra denotare una certa impazienza il cui esito oggi non è ancora decifrabile. 

Siamo davvero messi male, un disegno chiaramente funzionale a forze estere, misteriosamente portato avanti da alte figure istituzionali, non trova ancora una opposizone sufficientemente ferma e forte, e prima che si spalanchi l'abisso del big bang finanziario globale, ci sarà tutto il tempo di distruggere il tessuto produttivo della nostra povera nazione.

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