giovedì 18 giugno 2015

L'EUROPA ORA E' PROPRIO MORTA

Ancora qualche mese fa, si poteva dire che l'Europa fosse malandata, più o meno gravemente malata.
Oggi, dopo le vicende legate alle migrazioni da una parte, e quelle relative alla Grecia dall'altra, le cose sono profondamente cambiate, l'Europa non è più semplicemente malata, direi che sia proprio morta...

Diciamoci la verità, non si capisce più cosa possa tenere assieme questa compagnia. La UE è stata una creatura degli USA, ha svolto una preziosa funzione di collante per i paesi occidentali in tempi di guerra fredda, ha continuato a funzionare da supporto alla NATO anche nei tempi in cui gli USA sembravano essere gli unici padroni del mondo.
Ancora qualche settimana fa lamentavo l'incapacità degli europei di smarcarsi dagli USA, un impero ormai in evidente crisi di fiato. Ecco, ora sembra che se ne siano accorti, e che pertanto siano meno interessati a trovare quell'accordo che gli USA chiedono con tanta insistenza.
E' un momento di grandi cambiamenti, e ripeterò ancora una volta come nulla mi sembra più sorprendente dell'incapacità generale delle persone a rendersene conto. In queste ultima settimane, abbiamo assistito ad alcuni atti apparentemente incomprensibili. Una tra queste che ricordo distintamente fu la contraddizione tra quanto diceva il FMI e la commissione europea. Bene, tutti sintomi di una situazione in grande movimento che tende a suscitare incidenti di percorso.
Mi chiedo anche chi si renda conto di quanto sia irrispettoso da parte dell'Ungheria sparare questa iniziativa del muro verso la Serbia, in un momento in cui gli USA avrebbero tutti gli interessi a definire chiaramente l'ambito dell'area con cui confrontarsi che oggi non v'è alcun dubbio che sia la Russia.
 
La mia tesi è insomma che un vero progetto federalista europeo non sia mai esistito se non nella mente più o meno fantasiosa di qualcuno, e che l'unico cemento che tenesse assieme questi paesi fosse la comune adesione al blocco USA. In questa visione, ciò che oggi sta accadendo non presenta caratteri significativi di novità per quanto attiene la capacità e la volontà degli europei di stare assieme, ma ciò che invece è nuovo è l'ulteriore indebolimento del potere USA che mette tutti quanti in libertà, magari per alcuni libertà di manifestare i più espliciti caratteri xenofobi. 

La cosa paradossale in tutto questo è la paura degli europei di separarsi. Si potrebbe dire che un gruppo dirigente succube degli USA ha costretto gli europei a stare assieme, ed ora che i gruppi dirigenti non sono più interessati a questa unione, sono i popoli che sembrano non essere pronti ad un tale passo.
Sono rimasto molto colpito del fatto che in una situazione di questo tipo, col proprio governo frontalmente contrapposto alla dirigenza UE, ancora l'80% dei greci è disposto a quasi tutto pur di rimanere nell'eurozona. Qui, purtroppo si misura l'errore che poteva prima apparire un'abile mossa tattica di Syriza di volere contrattare condizioni differenti per rimanere comunque nell'eurozona, di non preparare il proprio popolo all'unica scelta che oggi possa apparire risolutiva.
L'Europa già da tempo è ben distante dall'essere il centro del mondo, e le vicende contorte e probabilmente dolorose che vedranno l'implosione della UE sono davvero una vicenda abbastanza locale. Rimarrà il segnale di un ulteriore indebolimento degli USA che ora puntano più che mai al TTIP per tenere legati a sè gli europei.
Nel frattempo, sottovalutare quanto accade a ridosso dell'Ucraina con questo fragore di armi, rappresenta un errore madornale perchè siamo davvero sull'orlo del baratro.
 
Un mondo sempre meno governato, sempre più vicino a un nuovo conflitto generalizzato, senza che i gruppi dirigenti siano in grado di formulare proposte in nessuno dei settori fondamentali in cui abbiamo suddiviso le attività di interesse sociale. E' proprio questa incontrovertibile incapacità di chi ha il potere di formulare proposte che abbiano una speranza ragionevole di essere risolutive a costituire il fattore di maggiore preoccupazione, come degli apprendisti stregoni, in grado di lanciare esperimenti pericolosi senza saperli poi governare.

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