giovedì 1 marzo 2018

CHI VOTARE?

E' inutile girarci attorno, il voto in queste elezioni può essere decisivo solo se dato alla coalizione di centrosinistra, o ai 5S, o a FI/Noi e l'Italia o a FdI/Lega.
La scelta di votare le formazioni minori è naturalmente rispettabile e del tutto lecita, ma oggettivamente si pone su un piano differente, non quello di definire una maggioranza, ma più che altro come un'alternativa all'astensione, cioè un voto esemplare, non finalizzato a ciò per cui è stato creato, stabilire cioè a chi spetti governare, ma dimostrativo...

Impostata così la questione, è chiaro che scelta di primo livello sarà quella di concorrere col proprio voto a stabilire la maggioranza che governa.

C'è tuttavia una condizione necessaria per adire a questa opzione,e cioè riconoscere che votare una delle forze principali abbia concrete possibilità di fare raggiungere determinate condizioni, e che comunque, anche se non riuscisse, non potrebbe determinare danni.

Chi mi conosce sa già che non potrei mai votare nè per il centrosinistra, nè per Berlusconi per motivi che sarebbe superfluo qui specificare.
In sostanza, non mi rimarrebbe così che votare o i 5S o il duo Lega/FdI.
Per i 5S, è presto detto, qualunque voglia avessi avuto di votarli, Di Maio ha scientificamente distrutto questa voglia, come se questo dovesse costituire il fine della sua azione.
Capisco che io non sono certo un target elettorale così decisivo e così rappresentativo, ma rimane il fatto che tutte le dichiarazioni di Di Maio convergono nel rendere i 5S sempre più distanti da me.

Vediamo adesso l'altra opzione, votare FdI/Lega, così centriamo la questione fondamentale che si pone ai sovranisti. Visto che una lista sovranista non siamo riusciti a farla, e qui sarebbe fuori luogo parlare del perchè, allora l'alternativa credibile che rimane è o votare a destra, sulla base delle posizioni più critiche verso la UE, o passare all'altro livello, astenendosi o votando una formazione minore.

Provo ad elencare le motivazioni contro il voto a una di queste due formazioni del cdx.

La prima potrebbe essere che le dichiarazioni che si sono succedute nel tempo da parte di costoro sono state ben lungi che univoche rispetto all'atteggiamento da tenere verso la UE.
Su questo però, sembra ragionevole dire che comunque la Lega sarà sempre meglio del PD che si mostra ultraeurista.
C'è però una seconda obiezione che riguarda la plausibilità dell'ipotesi che costoro raggiungano la maggioranza.
Che la coalizione di cdx stia davanti nelle previsioni, credo che sia dato per scontato da tutti. Alcuni pensano anzi che il cdx possa da solo conquistare la maggioranza assoluta dei seggi.

Tuttavia, qui sorge un problema grande come un macigno,e tale problema si chiama Berlusconi.

Non ci potrebbe essere alleato più infido di costui. A uno che come egli ha fatto, nello stesso momento in cui formalizza la formazione della coalizione con due partiti notoriamente eurocritici, fosse anche in forma molto blanda, si precipita a Bruxelles per rassicurare non lesinando certo dichiarazioni di ultrafedeltà alla UE, come si può fare affidamento? Se davvero Berlusconi intende prendere istruzioni dalla Merkel come risulta dai suoi atti concreti, sarebbe evidentemente ingenuo credere alla regola che chi prende un voto in più comanda nella coalizione (a parte che una cosa del genere sarebbe senza senso alcuno).

Se i suoi interessi stanno dalla stessa parte degli interessi della UE, nessuno può avere dubbi che egli distruggerebbe la coalizioni convergendo verso le alleanze che oggi potrebbero apparire più improbabili. D'altra parte, la storia pregressa ci da grande evidenza della capacità di Berlusconi di raccattare maggioranze anche con sistemi approssimativi.

Alternativamente, si potrebbe davvero avere un governo di cdx, purchè si faccia quello che vuole Berlusconi, e francamente non mi pare che ci siano neanche da quelle parti politici così coerenti e così alieni da rifiutarsi certe ipotesi sapendo che ciò implica la rinuncia a stare al governo.
Se davvero si facesse un governo di cdx, in cui inevitabilmente sarebbe Berlusconi a comandare indipendentemente dal risultato elettorale, proprio perchè sarebbe l'unico ad avere alternative, si potrebbe avere una situazione paradossale, del tipo che nulla di nuovo si avrebbe nei rapporti con la UE, e nello stesso tempo si potrebbe avere la famigerata flat tax, visto che su questa non ci sono dissensi in tutto il cdx.

E' proprio questa prospettiva che a me appare disastrosa, di farsi attirare da qualche frase critica sulla UE e votarli, e poi contribuire col proprio voto a roba tipo la flat tax.

Per me, questo pericolo che non ritengo per niente peregrino, è il motivo fondamentale che mi fa passare a quella che ho chiamato scelta di secondo livello, forse il PC di Marco Rizzo, pur con tutti i suoi limiti che conosciamo.

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