Il filosofo Carl Schmitt sostiene che il rapporto "nemico-avversario" costituisce criterio costitutivo della dimensione del politico. Detto in altre parole, per qualificare una certa azione come politica, io devo essere in grado di definire chi sia il mio nemico.
E' in effetti una teoria interessante e suggestiva su cui dovrò ancora riflettere, ma in questa sede la assumerò come vera.
Bene, io riconosco come mio nemico politico l'Unione europea per ragioni che ho avuto modo di illustrare ampiamente in questi anni, ma su cui si può sempre tornare se fosse considerato utile...
L'intervento di ieri del commissario francese UE Moscovici ce lo ricorda, e questo è un punto che sarebbe errato trascurare o sottovalutare, perchè Moscovici ci ricorda che certe apparenti divisioni che pure appaiono sulla scena politica italiana costituiscono solo una variazione di secondaria importanza, come insomma i servi di un padrone potranno avere sesso, altezza, peso, carattere, colore degli occhi e così via differenti, ma sempre servi di quel padrone rimangono.
Visto che viviamo in una nazione che è prigioniera della UE, chi vuole evitare di apparire servo anch'esso della UE, deve dirlo chiaramente, deve come ho fatto io qualche frase prima, dichiarare che la UE è il suo nemico.
Non basta nella mia opinione essere contro il PD per essere contro la UE, perchè nella situazione data, la UE costituisce obiettivamente il nostro padrone e se vogliamo seguire Schmitt, a questo punto ci tocca intanto nominare senza dubbio nè titubanza alcuna, il nostro nemico. Se non siamo neanche in grado di fare questa semplice e netta affermazione, gli altri hanno il diritto di considerarci servi e complici più o meno sciocchi del padrone UE.
In realtà, questo è solo il primissimo passo, dichiarare urbi et orbi che la UE è il nostro nemico, poi bisognerà come passo successivo proporre una strategia adeguata da attuare contro la UE.
Tanto per esemplificare, se io sostengo che sono contro la UE e la mia arma per distruggerla è utilizzare la Cassa Depositi e Prestiti per fornire liquidità al mercato, come propone la LdP di Chiesa e Ingroia, faccio ridere i polli, e penso che sia lecito e opportuno sottrarsi a questo ruolo così ridicolo e inutile.
Se io sostengo che sono contro la UE e pertanto mi alleo con Berlusconi come fanno Lega e FdI, propongo i minibot e cose di questo genere, allora allo stesso modo dimostro di non essere all'altezza.
Purtroppo, un discorso analogo si può fare anche per le singole persone, se non siamo in grado di organizzarci, per crescere assieme costruendo uno strumento così forte e ben congegnato da affrontare una battaglia di queste immani proporzioni, in verità sono purtroppo anche come singolo individuo, un servo della UE.
Per queste ragioni, io credo che il riconoscimento della UE come nostro nemico ha come conseguenza che ci si ritragga dal chiacchiericcio litigioso che domina sui vari media, perchè anche questa campagna elettorale è in tutta evidenza un ulteriore mancato appuntamento coi compiti storici a cui saremmo chiamati.
La mia opinione, da catastrofista quale mi riconosco, è che tutto ciò non potrà che sfociare in una tragedia che forse coinvolgerà non solo la nostra, ma anche successive generazioni. Quando gli effetti tragici del nostro permanere nella UE e nell'ordine mondiale di cui costituisce un mattone fondamentale si manifesteranno, allora credo che smetteremo di essere servi, ma è un peccato che tutto ciò debba avvenire così in ritardo rispetto a quando sarebbe stato opportuno che avvenisse, in modo da prevenire la tragedia.
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