Anche i giudici costituzionali incorrono nello stesso errore come tanti
parlamentari e lo stesso Mattarella, il che in tal caso non sorprende,
visto che si tratta di un past-giudice costituzionale.
Se la costituzione ha fissato due differenti meccanismi elettorali per le due camere, l'una per i maggiorenni, l'altra per gli ultra-25enni, l'una su unica base nazionale, l'altra su base regionale, ciò implica che la costituzione impone sistemi elettorali differenti...
I giudici ne sono
consapevoli ed infatti si limitano a dire che la legge elettorale non
deve ostacolare l'omogeneità delle maggioranze, ma questa è un'ovvietà.
Tuttavia, pare che continui a sfuggirgli che i padri costituenti
potrebbero avere, come io penso, previsto una differenziazione proprio
per evitare che si formassero maggioranze farlocche, proprio il
contrario di quanto sta a cuore a Mattarella, trovare con qualsiasi
mezzo una maggioranza che sia tale per entrambe le camere.
Al
contrario, chi volesse creare artificialmente una maggioranza, proprio
per le difformità di votazione, non potrebbe farlo e dovrebbe sforzarsi
di trovare intese più ampie.
Proprio allo scopo di evitare che mediante premi di maggioranza ed altri trucchetti, una minoranza si trasformi in maggioranza, la costituzione impone al contrario una differenziazione nei sistemi di voto per le due camere.
Come capite, non è roba da poco, costoro capovolgono il senso stesso delle norme costituzionali, e detto dal capo dello stato e dai giudici della consulta, entrambi istituzionalmente destinati a garantirne la sua difesa ed la sua attuazione genuina, tutto questo è di una gravità inaudita.
Bisogna che ricordiamo che difendere la costituzione significa non solo difenderla da meccanismi di revisione che la snaturino, ma anche da interpretazioni che ottengano per altra via lo stesso risultato di modificarne gli effetti.
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