giovedì 29 agosto 2013

GRANDE CONFUSIONE SOTTO IL CIELO SIRIANO

Due anni e mezzo fa, cioè quando esplodeva la protesta nel mondo arabo, dissi su questo stesso blog che questo incendio non sarebbe stato facile da spegnere, che, indipendentemente da chi prevalesse nell'area dell'insurrezione, vi era all'interno una molteplicità di ispirazioni molto eterogenee tra loro e questa mancanza di una direzione chiara avrebbe di per sè creato difficoltà a chi domina il mondo, gli USA ed i suoi alleati.
A distanza di tanto tempo, gli eventi di oggi, soprattutto quelli in Siria ed in Egitto, sembrano pienamente confermare quella diagnosi (che del resto non era esclusivamente mia, naturalmente)...
Vedo polemiche furiose che si sviluppano nel web a proposito di queste questioni con posizioni opposte che si confrontano veementemente (per esempio qui) dove la sostanza della polemica è stabilire quale sia la posizione reale degli USA su Siria ed Egitto. Mi chiedo come sia possibile che ad entrambi i fronti contendenti non venga in mente che gli USA non sappiano che pesci pigliare, che siano in difficoltà nel decidere la strada da intraprendere a causa della impossibilità di trovare un adeguato rappresentante dei propri interessi in loco. Del resto, la confusione non è prerogativa esclusiva dell'occidente, anche l'Arabia Saudita come esempio significativo sembra manifestare elementi di incertezza, come risulta dal fatto che in Siria appoggia gli insorti mentre in Egitto appoggia i militari contro i fratelli musulmani. E' chiaro che i fratelli musulmani non coincidono con gli insorti siriani, ma entrambi sembrano avere una prevalenza dell'elemento musulmano, e così questa posizione opposta in queste due situazioni a mio parere esprime non una chiara linea politica, ma soltanto l'affidarsi ad elementi contingenti, al fatto magari che in Siria l'Arabia Saudita conduce in maniera significativa il gioco tra gli insorti, mentre dentro i fratelli musulmani egiziani l'Arabia Saudita non ha influenza alcuna. 
La titubanza dell'amministrazione USA che si è prontamente contagiata ai precendetemente baldanzosi governi dell'UK e della Francia, mostra appunto l'incapacità di esprimere una politica credibile nell'area. 
Questa inceretezza rimane per me un elemento prezioso da cui dobbiamo partire per cambiare le cose anche a casa nostra.

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