lunedì 18 marzo 2013

CIPRO, LA GABANELLI E L'EUROCRAZIA


Cara Gabanelli,
adesso, dopo i fatti di Cipro, lo dovresti avere compreso perfino tu cosa significherebbe eliminare il contante come tu hai ripetutamente proposto di fare.
In un post a suo tempo dedicato al tema, introducevo la metafora del bombardamento aereo per catturare un pericoloso boss mafioso. Insomma, per quanto possa risultare nobile la finalità di ridurre fortemente l’evasione fiscale, non è che ciò possa giustificare qualsiasi tipo di provvedimento, vanno sempre valutati gli effetti collegati, non possiamo concentrarsi su un unico aspetto soltanto perché è quello su cui ci sentiamo soggettivamente coinvolti, dobbiamo guardare con la massima attenzione l’intero quadro delle conseguenze che ciascun provvedimento porta con sé...
La più spiacevole delle conseguenze è il controllo sempre più stringente ed implacabile che poteri distanti, anonimi e magari perfino non legittimati democraticamente possono esercitare sulla nostra vita quotidiana. I ciprioti si sono visti da un giorno all’altro bloccati i loro conti bancari, ciò è tecnicamente possibile, come sarebbe possibile perfino una confisca totale dei propri risparmi, anche totale ed indiscriminata, una situazione che può essere metaforicamente rappresentata dal potente che premendo un unico bottone, può fare qualsiasi cosa delle nostre vite.
La tecnologia consente questa centralizzazione estrema che, tra l’altro, rende i nostri sistemi-paese estremamente fragili, questa dipendenza da dispositivi tecnologici remoti rende particolarmente semplice a chi volesse impadronirsi del potere, di farlo semplicemente conquistando uno specifico sito, magari neanche presidiato. Si presidiano infatti i siti di potere militare ed economico, trascurando tuttavia così che una qualsiasi centrale energetica ha ormai oggi una funzione strategica, bloccare una centrale ENEL per scatenare magari un gigantesco black-out bloccando ogni genere di comunicazione, e si tratta solo di un esempio.
Le scelte che c’hanno reso ormai così tanto interdipendenti (pensate soltanto al sistema di accensione dei motori a benzina delle automobili, una volta bastava sapere pulire aggiustare o tuttalpiù sostituire candele, puntine platinate e spinterogeno, oggi che tutto dipende da una centralina elettronica, siamo vincolati ineluttabilmente a rivolgerci all’officina autorizzata) sono state appunto assunte sempre con un punto di vista ristretto ad un’unica dimensione, senza cogliere l’intera complessità di qualsiasi scelta che ci tocca prendere nella nostra vita anche quando riguarda l’intera società.
Alla fine, di fronte a comuni cittadini disabituati a considerare criticamente cosa avviene attorno a loro da un sistema mediatico che intrattenendoci, ci distrae, alla fine anch’esso distratto ed inconsapevole, è estremamente agevole per un potere al contrario estremamente consapevole e determinato, appropriarsi di tutto, perfino della nostra stessa vita per scopi magari futili fino all’idiozia, ma pur tuttavia disastrosi per la stessa umanità.
Detto questo, rimangono molti altri aspetti inquietanti della vicenda cipriota. In sostanza, essa ci mostra come in Europa siamo del tutto indifesi.
Possiamo soltanto eleggere il nostro parlamento, con le gravi limitazioni connesse a un osceno sistema elettorale, il parlamento a sua volta da’ la fiducia al governo, ma niente vieta che l’iniziativa venga assunta dal Capo dello stato che se l’assume in stretto raccordo con gli organismi europei, in sostanza a nome dell’Europa.
In ogni caso, i governi che si sono succeduti hanno con estrema faciloneria ceduto poteri nazionali ad un’eurocrazia, quella stessa che oggi si accorge improvvisamente delel porcherie che avvenivano nel sistema bancario cipriota, e non trova di meglio che imporre confische di fondi a privati cittadini, visto che nel frattempo chi ha potuto (ed i ricchi possono sempre, chissà perché poi…), se ne andato a gambe levate, ritirando i propri depositi e disponendone il trasferimento verso lidi più tranquilli.
In sostanza, la cessione ad organismi transnazionali di alcune competenze, ha lasciato abbondanti spazi a fenomeni criminali quali quelli della mafia russa, nel caso specifico, ed interviene a danno ormai avvenuto addebitando il conto a cittadini inconsapevoli. E’ come se io avessi assoldato un custode, e questi si fosse distratto permettendo un furto, a seguito del quale lo stesso custode pretendesse che i danni vengano pagati dagli stessi condomini del complesso dove il furto è stato commesso. Si ha quindi la sensazione di essere prigionieri di un sistema che nello stesso che ci salassa, non è in grado di garantirci adeguata protezione, come se ci legassero le mani e poi rimanessimo preda del primo farabutto che ci incontra per strada. Sarebbe saggio, mi sembrerebbe più che ovvio, che come primo provvedimento, tagliassimo le funi che ci legano le mani, liberiamoci dei vincoli di un’europa ormai preda di una burocrazia che oltre ogni altra caratteristica risulta del tutto incapace di svolgere i ruoli che le spetterebbero.

1 commento:

  1. Gabanelli è una dei tanti portavoce "apparentemente di sinistra" di questo sistema europeizzante.
    Il contante non si tocca!

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